
(AGENPARL) – lun 07 ottobre 2024 Cia: “Più Impresa” (Ismea), da giovani e donne domande per oltre 170
milioni di euro di investimenti
Un piccolo passo avanti verso il ricambio generazionale e il rafforzamento
della presenza di giovani e donne alla guida delle aziende agricole lucane.
Lo sostengono Cia-Agricoltori Potenza e Matera, Agia (Associazione Giovani
Imprenditori) e Donne in Campo riferendo che è stato chiuso il
portale ISMEA per la presentazione delle domande alle agevolazioni di Più
Impresa, la misura che finanzia progetti di sviluppo di giovani o donne che
subentrano nella conduzione di un’azienda agricola esistente o intendono
ampliare la propria impresa.
Il portale ISMEA ha registrato domande per un valore di oltre 170 milioni
di euro di investimenti da realizzare, a fronte di uno stanziamento di 60
milioni. Le richieste riguardano per il 56% progetti di imprenditoria
giovanile e per il restante 44% iniziative di imprenditoria femminile.
Veneto, Piemonte e Trentino-Alto Adige sono le regioni maggiormente
rappresentate, davanti a Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia e Toscana, seguite
dalle altre regioni. Le domande saranno istruite secondo l’ordine
cronologico di presentazione, dopo la preliminare verifica di ricevibilità.
In attesa di conoscere da Ismea i risultati in dettaglio, Cia e
Associazioni Agia e Donne in Campo ricordano che le aziende con capoazienda
di età fino a 40 anni censite dall’Istat nella nostra regione ammontano a
3.436 con poco più di 78mila ettari di superfice agricola utile in totale
mentre sono circa 6mila le aziende a titolarità femminile. Numeri – si
sottolinea – che rappresentano una buona base di ripartenza per assicurare
il ricambio generazionale in agricoltura specie se il raffronto è con altre
regioni come Toscana ed Emilia da cui ci distanziano un migliaio di aziende
under 40 in meno. Quanto al titolo di possesso di terreni, sempre delle
aziende con titolari sino a 40 anni, 1.789 con terreni di proprietà, 1.631
con terreni in affitto. Il censimento Istat rileva anche la propensione dei
giovani imprenditori agricoli lucani verso un modello gestionale più
moderno rispetto al passato per una serie di attività connesse, tra le
quali l’agriturismo, la trasformazione diretta dei prodotti, l’agricoltura
sociale, la fattoria didattica e la produzione di energia rinnovabile
solare. Inoltre, il capo azienda giovane ha un titolo di studio più elevato
della media (solo uno su cinque non va oltre la licenza elementare,
rispetto ai tre su cinque tra i capo azienda over 40) e frequenta corsi di
aggiornamento (il 46,5% ha frequentato almeno un corso di formazione; fra
gli over 40 il 27,2%). Sono invece 300 le nuove imprese agricole ammesse a
partecipare alla seconda fase del bando Primo Insediamento giovani in
agricoltura, nell’ambito del Complemento di Sviluppo Rurale Basilicata
2023-2027 (concluso a maggio).
Per Cia il limite di “Più Impresa” (Ismea) è che i fondi sono limitati e
che le richieste sono così elevate creando un clima di *competizione* fra i
candidati, che dovranno dimostrarsi preparati e in grado di presentare
progetti solidi e ben articolati. Per molti, questa potrebbe essere
un’opportunità unica per dare vita a un’impresa agricola, contribuendo al
contempo alla crescita del settore e all’innovazione. La scadenza per la
presentazione delle domande ha, senza dubbio, acceso l’interesse della
comunità imprenditoriale, e ora la sfida sarà quella di dare seguito a
queste aspirazioni professionali con un adeguato supporto organizzativo e
finanziario.