(AGENPARL) – mer 11 settembre 2024 Reggio Emilia, 11 settembre 2024
“A Carpineti una frana estesa e pericolosa”
Il consigliere Giberti replica a Filippi: “Definirla ‘franetta’ irrispettoso anche nei confronti di
cittadini e imprenditori che subiscono i disagi: la Provincia, d’intesa col Comune, ha fatto
rapidamente quanto doveva, appena la Protezione civile stanzierà le risorse partiranno i lavori”
“La ricerca di visibilità mediatica in vista di una probabile campagna elettorale non
giustifica la superficialità con cui Fabio Filippi – che essendo ingegnere non dovrebbe
essere del tutto ignorante della materia – si è espresso a proposito della frana che a fine
giugno ha comportato la chiusura di un tratto di Sp 76 nei pressi del Castello di Carpineti.
Definirla “franetta”, limitandosi ad una sbirciatina data forse dalla strada, è francamente
irrispettoso non solo dei tecnici della Provincia, da subito messisi al lavoro per affrontare
l’emergenza, ma anche degli stessi abitanti e degli imprenditori che da oltre due mesi
devono sopportare i disagi della chiusura di questo tratto stradale. Chiusura che,
ricordiamolo, comunque non isola né il Castello di Carpineti, né le abitazioni o le attività
economiche nei suoi pressi, che restano comunque raggiungibili attraverso la Sp 76 dal
versante proveniente dalla Fondovalle del Secchia.
Questa frana – a cui, per altro, se ne è accompagnata un’altra più a valle – purtroppo non
si risolve con “pochi di giorni di lavoro”. Fosse stato così, lo avremmo già fatto – come
accaduto in altre zone – non avendo ovviamente la Provincia alcun interesse a tenere
chiuse le proprie strade. In realtà gli studi geotecnici e morfologici – che l’ingegner Filippi
evidentemente ignora, ma che la Provincia ha subito commissionato stanziando
nell’immediatezza 80.000 euro di risorse proprie – hanno evidenziato l’instabilità sia
della sommità sia delle pareti laterali del canalone da cui si è staccato il materiale
scivolato sulla Sp 76. L’intervento da realizzare è dunque ben più complesso del semplice
sgombero della sede stradale, che ovviamente avremmo già realizzato: si tratta infatti di
mettere in sicurezza una parte ben più ampia del versante, nonché di intervenire in
corrispondenza del Castello di Carpineti per regimare le acque che, scendendo,
contribuiscono ad attivare la frana.
A rendere impossibile la riapertura della Sp 76 non è dunque “la mancanza di generiche
garanzie sulla sicurezza”, come afferma Filippi, ma il giusto scrupolo che non consente
alla Provincia – per altro in piena sintonia con il Comune di Carpineti – di riaprire una
strada sotto una frana che ad ogni temporale (e l’ennesimo allerta meteo di questa
estate è stato emesso proprio oggi) potrebbe riversare una enorme quantità di materiale
su chi transita.
Chiarito ciò, alla Provincia non può essere nemmeno imputato alcun ritardo
nell’affrontare anche questa emergenza: i nostri tecnici si sono infatti attivati
immediatamente rendicontando danni alla Regione per oltre 6 milioni di euro sulle
strade provinciali ed inserendo entrambi gli interventi necessari sulla Sp 76: uno da
450.000 euro, appunto nei pressi del Castello, un altro da 250.000 euro più a valle.
Interventi che, per ridurre i disagi, dovranno ovviamente essere eseguiti insieme.
Reggio Emilia, 11 settembre 2024
L’ordinanza del capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile che approva i primi
interventi urgenti è stata firmata il 13 agosto e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale il 24
agost0. Con la Soprintendenza abbiamo condiviso la tipologia di intervento da
effettuare nei pressi del Castello di Carpineti, la nostra progettazione è in via di
ultimazione e le schede di entrambi i lavori sono già state inviate all’Agenzia regionale di
Protezione civile. Non appena ci saranno assegnate le risorse, i cantieri potranno dunque
partire.
L’intero iter, come la Provincia è da sempre abituata a fare con tutti i Comuni, è stato
condiviso in ogni passaggio con il sindaco di Carpineti.
Nico Giberti
Consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture
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