(AGENPARL) – lun 09 settembre 2024 Progetti Speciali
27a Rassegna Contemporanea “Giuseppe Zanaboni”
Domenica 15 settembre 2024 Piacenza, Sala dei Teatini, ore 16
Omaggio ad Eleonora Duse
nel centenario della morte
Amari incanti – Ghisolabella e Ariel
Dramma d’amore e di sensi in tre Atti
di Claudio Saltarelli
© Edizioni Bastogi, Roma
Compagnia Teatrale Zelda
Orchestra Filarmonica Italiana
Camillo Mozzoni – direttore
Domenica 22 settembre 2024 Piacenza, Salone d’Onore di
Palazzo Anguissola-Cimafava, ore 16
Omaggio a Girolamo Parabosco e Giacomo Puccini
Prima parte
Impicci e contro-impicci
© Edizioni Bastogi, Roma
Commedia in IV Tempi
di Claudio Saltarelli, da G. Parabosco
Seconda parte
Il Conflitto
© Edizioni Bastogi, Roma
Commedia in due Tempi di Claudio Saltarelli
Compagnia Teatrale Zelda
Paola del Giudice – pianoforte e fortepiano
Chiara Cipelli – pianoforte e fortepiano
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DOMENICA 15 SETTEMBRE 2024 – ore 16
Piacenza, Sala dei Teatini
Omaggio ad Eleonora Duse nel centenario della morte
AMARI INCANTI – GHISOLABELLA E ARIEL
dramma d’amore e di sensi in tre Atti di Claudio Saltarelli
© Edizioni Bastogi, Roma
Selezione di brani:
dall’Atto I
Capitolo scenico II: Arte per amore, amore per arte
Capitolo scenico III: Il mio amore come folgore incessante
Capitolo scenico IV: Divina Pisa
Capitolo scenico V: Spinosi amori
dall’Atto II
Capitolo scenico I: M’inebrio del tuo respiro
Capitolo scenico II: Spasmi d’amore e tenaci incanti
Capitolo scenico IV: Les hirondelles tremblent
Capitolo scenico V: Tu, m’hai rapito l’istante!
Capitolo scenico VIII: Mi possiedi e mi precipiti!
dall’Atto III
Capitolo scenico I (Tableau dansé I): Babbaluci
Capitolo scenico II: Suprema, magica essenza…
Capitolo scenico III: Traditori, usurpatori!
Capitolo scenico VIII: Ma vie: fumoir de joie éternelle
Capitolo scenico IX: Orrido mio seme, disgregati!
Capitolo scenico X: Colloquio con la Testimone Velata
COMPAGNIA TEATRALE ZELDA
Laura Cavinato, Valerio Mazzucato,
Marica Rampazzo, Filippo Tognazzo – attori
ORCHESTRA FILARMONICA ITALIANA
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Camillo Mozzoni – direttore
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ATTO I
Capitolo scenico II: Arte per amore, amore per arte
[1894, Venezia, la mansarda, affittata da Eleonora Duse, di Palazzo Barbaro-Walkoff, sul Canal
Grande. Notte. Lampade liberty dai soffusi colori disegnano la stanza di melliflui amplessi. Un grande
letto damascato.]
Con: Eleonora Duse e Gabriele d’Annunzio
Capitolo scenico III: Il mio amore come folgore incessante
[1895, settembre, un anno dopo;Venezia, la stessa mansarda di Palazzo Barbaro-Walkoff, sul Canal
Grande, affittata da Eleonora Duse. Giorno.]
Con: Eleonora Duse e Gabriele d’Annunzio
Capitolo scenico IV: Divina Pisa
[1896, gennaio, Pisa, per strada, all’uscita dal salotto del musicologo Carlo Placci, notte. Da lontano
s’intravede uno scorcio limitato di piazza dei Miracoli; fa freddo e copiosamente arrivano in scena
banchi di nebbia. Flebili e gelide sono le luci.]
Con: Eleonora Duse, Giulietta Gordigiani e Gabriele d’Annunzio
Capitolo scenico V: Spinosi amori
[1896, luogo imprecisato; il camerino di un teatro.]
Con: Arrigo Boito, Eleonora Duse
ATTO II
Capitolo scenico I: M’inebrio del tuo respiro
[1896, Roma, una stanza di hotel sommersa da bauli sigillati e gran confusione.]
Con: Eleonora Duse, Arrigo Boito
Capitolo scenico II: Spasmi d’amore e tenaci incanti
[1897, un’altra stanza d’albergo in un imprecisato luogo. Uno scrittoio pieno di carte e lettere. Un
telefono.]
Con: Eleonora Duse, Matilde Serao, Edoardo Scarfoglio, un Concierge, un Sarto
Capitolo scenico IV: Les hirondelles tremblent
[1899, luglio, Marina di Pisa, la Casa delle Rondini; un porticato esterno d’una casa rustica. Tralci
di viti scendono dal cannicciato che ne è ricoperto, s’insinuano fra i pochi pertugi lasciati liberi e vi
fanno entrare anche qualche sottile raggio di sole. Un tavolo sbilenco con qualche sedia impagliata.
Tutto è estremamente mediterraneo.]
Con: Eleonora Duse, Gabriele d’Annunzio
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Capitolo scenico V: Tu, m’hai rapito l’istante!
[1900, Milano, Stazione Centrale, nei pressi di un binario. All’alba, poche persone. Andirivieni di
addetti.]
Con: Eleonora Duse, Gabriele d’Annunzio
Capitolo scenico VIII: Mi possiedi e mi precipiti!
[1902, Trieste, una sala di una cioccolateria alla moda, ora poco frequentata, meravigliosamente
affrescata.]
Con: Eleonora Duse, Gabriele d’Annunzio
ATTO III
Capitolo scenico I (Tableau dansé I): Babbaluci
[Luogo e data imprecisati; si suppone il 1902. Un labirinto di siepi di Bosso che costruiscono un
intricato intreccio nel quale è facile perdersi.]
Con: Renata Anguissola, Eleonora Duse, Gabriele d’Annunzio
Capitolo scenico II: Suprema, magica essenza…
[1903, Nettuno, estate. Uno slargo sabbioso, un tavolino, un parasole. L’orizzonte infinito col mare
alle spalle.]
Con: Eleonora Duse, Gabriele d’Annunzio, Alice Nielsen, Renata Anguissola
Capitolo scenico III: Traditori, usurpatori!
[1904, marzo, Genova, il salotto d’una stanza d’albergo. Fra i tanti oggetti anche un tavolino per il
gioco delle carte. Dopo la rappresentazione di “La Figlia di Jorio”. ]
Con: Eleonora Duse, Matilde Serao, Gabriele d’Annunzio
Capitolo scenico VIII: Ma vie: fumoir de joie éternelle
[1921, Gardone, in quello che diverrà Il Vittoriale. Una stanza piena di cineserie, con luci soffuse, con
sbuffi di fumo qua e là: un vero fumoir d’oppio.]
Con: Le Visitanti, Gabriele d’Annunzio, Luisa Baccara
Capitolo scenico IX: Orrido mio seme, disgregati!
[1922, agosto, Gardone, una stanza poco illuminata di quello che diverrà Il Vittoriale.]
Con: Gabriele d’Annunzio, Renata Anguissola
Capitolo scenico X: Colloquio con la Testimone Velata
[1924, Gardone, Il Vittoriale, l’Officina, lo studio di d’Annunzio.]
Con: Gabriele d’Annunzio, Amélie Mazoyer, Eleonora Duse
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DOMENICA 22 SETTEMBRE 2024 – ORE 16
Piacenza, Salone d’Onore di Palazzo Anguissola-Cimafava
Omaggio a Girolamo Parabosco e Giacomo Puccini
Impicci e contro-impicci
© Edizioni Bastogi, Roma
Commedia in IV Tempi di Claudio Saltarelli, da G. Parabosco
(tratto da Maneggi femminili di C. Saltarelli
© Edizioni Bastogi, Roma, 2023)
Selezione di brani:
Tempo I – Quadro I e II (dalla Giornata I, Novella VI)
[Italia, nel secolo XVI.
Il fronte di una ridente costruzione con le persiane scintillanti, la cui loggetta è abbellita da fiori.
Esternamente, sulla parte destra della scena, alcuni folti cespugli, di varie altezze.
Fioca luce esce dalle finestre.
È’ notte fonda. Cantano i grilli il caldo estivo.]
Con: Gualtiero della Volta, uno scaltro giovine amante;
Lucrezia, la bella amante;
Nicolò degli Adorni,
l’inconsapevole marito dell’amante;
una Vecchia astuta
Tempo II (dalla Giornata II, Novella XV)
[L’interno della povera, piccola e ingrigita abitazione della vecchia astuta, tutta piena di pentolacce
annerite, tavoli malconci e azzoppati, sedie dalle improbabili sedute prive di paglia, sgangherati
quadretti con effigi sacre alle pareti.
Il tutto con un senso di abbandono e disperazione all’ambiente.]
Con: Gualtiero della Volta, uno scaltro giovine amante;
una Vecchia astuta;
Polissena, la figlia della vecchia
Tempo III (dalla Giornata I, Novella VIII)
[L’interno d’un buio, antico studio d’un notaro, ricco di drappi e pesante mobilia, con enormi poltrone,
come troni.
Pile di carte e grandi libri sulla scrivania.
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Un polveroso luogo dove avvengono traffici non del tutto leciti.]
Con: Gualtiero della Volta, uno scaltro giovine amante;
Messer Faletro, un notaro
Tempo IV – Quadro I (dalla Giornata I, Novella IX)
[L’interno d’una lurida bettola illuminata da candele sparse.
L’ambiente è pieno di tavolacci e sgangherate sedie dove diverse persone, visibilmente alticce,
festeggiano, sparpagliate ai vari tavoli. In primo piano, ad un tavolo, è Gualtiero con un vecchio
ubriaco.]
Con: Gualtiero della Volta, uno scaltro giovine amante;
Spugna, un vecchio ubriaco;
un Oste;
Vipera, moglie del negromante
Tempo IV – Quadro II (dalla Giornata I, Novella IX)
[L’interno buissimo di uno studio di negromante, stracolmo di ogni bizzarria, con grandi drappi alle pareti.
Un tavolino con un’enorme poltrona, sopra il tavolino una testa di morto rinsecchita.]
Con: Gualtiero della Volta, uno scaltro giovine amante;
Maestro Nebbia, un negromante;
Vipera, moglie del negromante
Il Conflitto
© Edizioni Bastogi, Roma
Commedia in due Tempi di Claudio Saltarelli
Selezione di brani:
Parte I, Premessa
[1908, Torre del Lago, l’attracco del Lago Massaciuccoli nei pressi di casa Puccini.
Autunno, è mattina presto, il sole sta timidamente alzandosi, gorgoglia il lago e gli animali che vi
abitano. Folate di nebbia avvolgono il tutto.]
Con: Giacomo Puccini, Doria Manfredi
Parte I, Intermezzo, “Le Maschere al crepuscolo”
[Lo stesso luogo di prima.]
Con le maschere: il Bene, il Male, il Fato
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Parte I, Frammento I
[La parte esterna del capanno/locanda ritrovo di cacciatori di Giulia Manfredi nei pressi del lago
Massaciuccoli.]
Con: Giacomo Puccini, Giulia Manfredi
Parte II, Frammento I
[A velario chiuso, nel breve spazio del proscenio.]
Con: Elvira Bonturi Puccini, Doria Manfredi
Parte II, Frammento II
[1909, la villetta nei pressi del lago. Da lontano se ne vede la sagoma e davanti sono delle piccole
erbe spontanee di lago che nascondono una stradina.
Come nella Parte I, Frammento II]
Con: Fosca Gemignani, Guelfo Civinini, Doria Manfredi, il Bene, il Fato, il Male
Parte II, Frammento III
[1909, l’interno della casa di Torre de Lago.]
Con: Elvira Bonturi Puccini, Fosca Gemignani, Giacomo Puccini, Doria Manfredi
Stretta
[Torre del Lago, l’attracco del Lago Massaciuccoli nei pressi di casa Puccini.]
Con tutti
Illustrazioni originali di Marta De Vincenzi
Audio e video ACID STUDIO
Mario Grosso – aiuto regista
COMPAGNIA TEATRALE ZELDA
Laura Cavinato, Valerio Mazzucato,
Marica Rampazzo, Filippo Tognazzo – attori
Paola del Giudice – pianoforte e fortepiano
Chiara Cipelli – pianoforte e fortepiano
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’O F I (O rches t r a
Filarmonica
Italiana) ha
alle spalle un
trentennio di
attività sia in Italia che
all’estero.
Caratterizzata da un
repertorio vastissimo che
include non solo proposte
melodrammatiche,
sinfoniche, cameristiche
e coreutiche, ma anche
produzioni meno mainstream e più contemporanee, OFI è caratterizzata soprattutto dalla poliedricità
delle sue interpretazioni.
Ad apprezzarla non vi sono infatti solamente i tradizionali “circuiti teatrali” italiani, ma anche spazi
e utenze più trasversali – in grado di apprezzare il contributo che un’orchestra di professionisti
garantisce a pressoché qualunque stile musicale.
La produzione sinfonica e lirica vantata da OFI è assai corposa, e comprende sia il repertorio popolare
italiano più conosciuto e consolidato, sia quello meno consueto composto da opere considerate
erroneamente “marginali”, o esecuzioni di titoli contemporanei – anche in prima mondiale. Vale
inoltre la pena menzionare che l’Orchestra Filarmonica Italiana ha sollevato particolare interesse, in
ambito discografico, con l’incisione di numerosi titoli inusuali e prestigiosi, tra cui quella di sei titoli
di opere buffe settecentesche fino a quel momento cadute nell’oblio.
All’estero, OFI è tra l’altro assurta agli onori della cronaca per una tournée di musica italiana in Belgio
e in Olanda, con l’obiettivo di diffondere la cultura nazionale con il consenso dello Stato italiano.
E così, accanto ad opere di fama assoluta come Aida, Falstaff, Il Trovatore, Le Nozze di Figaro, Il
Flauto Magico, Carmen e La Gazza Ladra (solo per citare una piccola parte del repertorio operistico
di OFI), spiccano composizioni più contemporanee come Il Cavaliere dell’Intelletto di Franco Battiato
e collaborazioni con rockstar del calibro di SerjTankian (già frontman dei System Of A Down e, nel
2011 e 2013, in tour in Italia con OFI per la promozione delle sue produzioni da solista) e con Mike
Patton con una tournée nella estate del 2011.
L’Orchestra Filarmonica Italiana ha, nel corso dei suoi trent’anni di attività, collaborato con direttori
di prestigio mondiale, tra cui vale la pena menzionare E. Müller, M. Viotti, N. Santi, S. Ranzani, P. G.
Morandi, D. Garforth, Y. Ahronovitch, C. Franci, G. Zanaboni, M. Rota, A. Vlad, M. Letonja, G. Veneri,
G. Taverna, G. Arena, F. Pantillon, W. Proost, (solo per citarne alcuni) e con interpreti di canto di fama
planetaria (M. Devia, R. Kabaivanska, G. Dimitrova, K. Ricciarelli, P. Ballo, J. Carreras, A. Bocelli, J.
Cura, R. Bruson, C. Gasdia, M. Malagnini e T. Fabbricini.
OFI, tuttavia, non si esime dall’accostarsi direttamente al pubblico con progetti che ne evidenziano
l’estrema duttilità e modernità, come la sua partecipazione, nel 2012, al Pavarotti International
assieme ad artisti del calibro di Zucchero, Jedd Beck, Elisa, Jovanotti, Bocelli ed Ennio Morricone, e
come quando si è impegnata nella formazione di un’orchestra di utenti della community di YouTube,
nel novembre 2008. Scelta dalla London Symphony Orchestra a rappresentare l’Italia assieme
OFI – Orchestra Filarmonica Italiana
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all’orchestra Nazionale della RAI di Torino e in compagnia dei più importanti organici da 23 Paesi del
mondo, OFI ha in quell’occasione messo a disposizione gli skill dei suoi musicisti per la creazione di
tutorial audiovisivi destinati al grande pubblico.
In considerazione dei numerosi inviti dai maggiori enti lirici e teatri di tradizionale nazionali, della
partecipazione a svariate manifestazioni musicali trasmesse dalle reti RAI e dalla Rete Vaticana,
anche in mondovisione, e a progetti in internet, OFI rappresenta ad oggi una delle realtà orchestrali
di maggiore duttilità, qualità e flessibilità tra quelle presenti sul mercato.
a studiato
o b o e,
composizione e direzione
presso il
Conservatorio di Piacenza sotto la guida
di Francesco Ranzani,
Glauco
Cataldo
Giuseppe Zanaboni. Fra
i suoi insegnanti anche
Alberto Zedda e Roberto
Goitre.
Dopo aver vinto il concorso nazionale di oboe G. Prestini, il concorso internazionale per giovani
solisti Auditorium indetto dalla RAI e il Premio Ancona per la musica contemporanea (presidente di
giuria Goffredo Petrassi), ha intrapreso un’intensa attività concertistica che lo ha portato ad esibirsi
come solista nei più importanti centri musicali europei e per alcune fra le più importanti istituzioni
musicali italiane.
Pur dedicandosi principalmente all’attività solistica e cameristica ha collaborato a lungo, in qualità
di primo oboe, con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e con l’Orchestra Filarmonica della
Scala, vincendo inoltre i concorsi per il ruolo di primo oboe presso l’Orchestra del Teatro Comunale
di Bologna, del Teatro San Carlo di Napoli, del Teatro Regio di Torino e dell’Orchestra Sinfonica ATER
dell’Emilia-Romagna, suonando sotto la guida, tra gli altri, di Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli,
Gianandrea Gavazzeni, Lorin Maazel, Seji Ozawa, Kristof Penderecki.
Si è recentemente dedicato anche alla direzione d’orchestra, in particolare nell’ambito della
musica moderna e contemporanea alla guida dell’Ensemble ‘900 Musica, complesso con il quale
ha partecipato a numerosi festival e rassegne dirigendo inoltre l’Orchestra Filarmonica Italiana,
l’Orchestra Sinfonica di Pescara, l’Orchestra delle Marche e il Gruppo Strumentale V. L. Ciampi. Ha
svolto attività come coordinatore artistico, docente e direttore d’orchestra nell’ambito di vari corsi di
formazione orchestrale e cameristica co-finanziati dal Fondo Sociale Europeo, dirigendo concerti per
il Maggio Musicale Fiorentino, l’Istituzione Concertistica de L’Aquila e il Teatro Ponchielli di Cremona.
Nell’ambito della Stagione Lirica 2003 del Teatro Municipale di Piacenza ha diretto, in prima assoluta,
l’opera lirica Ancora Werther e Carlotta di Glauco Cataldo.
Camillo Mozzoni
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È titolare della cattedra di oboe presso il Conservatorio di Piacenza dove dirige anche il Laboratorio
di Musica Moderna e Contemporanea nell’ambito dei diplomi accademici di II livello. Con i complessi
del Conservatorio di Piacenza ha diretto varie produzioni fra le quali le opere El Retablo de Maese
Pedro di Manuel De Falla, Procedura Penale di Riccardo Chailly e Recital One for Cathy di Luciano
Berio
a compagnia
teatrale Zelda
nasce
dalla
collaborazione di un
gruppo di professionisti
hanno
voluto
condividere la propria
esperienza in un unico
progetto artistico e
imprenditoriale dedicato
alla produzione, gestione
e organizzazione di evenventi teatrali e culturali. Zelda crede che l’arte e la creatività siano aspetti imprescindibili dell’essere
umano e costituiscano un momento essenziale di riflessione, crescita e confronto fra individui e
comunità. Opera perciò per un futuro responsabile, equo, sostenibile e accogliente.
Collabora con continuità con fondazioni, festival, teatri ed università in progetti di ricerca, produzione
e creazione e conta ormai migliaia di spettacoli presentati nel circuito professionale. Dal 2021 è attiva
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