
In un momento di grande tensione geopolitica, i capi dei servizi segreti del Regno Unito e degli Stati Uniti hanno lanciato un severo monito: l’ordine mondiale internazionale è “sotto minaccia” come non accadeva dai tempi della Guerra Fredda. Sir Richard Moore, a capo del Secret Intelligence Service (MI6) britannico, e William Burns, direttore della Central Intelligence Agency (CIA) statunitense, hanno espresso queste preoccupazioni in un articolo pubblicato sul Financial Times.
I due leader dell’intelligence hanno sottolineato come l’attuale sistema internazionale, che ha garantito decenni di relativa pace, stabilità economica e crescita della prosperità, sia minacciato da diversi fattori destabilizzanti. In particolare, hanno evidenziato l’ascesa della Cina come la sfida geopolitica e di intelligence più importante del 21° secolo. Per affrontare questo pericolo, le loro agenzie si sono già riorganizzate, concentrando risorse e attenzione sulle attività cinesi in tutto il mondo.
Ma la Cina non è l’unico problema. I capi delle spie hanno anche puntato il dito contro la Russia, accusandola di condurre una “sconsiderata campagna di sabotaggio” in Europa. Sebbene non siano stati forniti esempi specifici, sono stati citati recenti episodi di sabotaggio e attacchi incendiari alle infrastrutture nel Regno Unito, in Germania e nei Paesi baltici. Questi eventi misteriosi sono stati collegati indirettamente a operazioni di intelligence russe, in quello che sembra essere un tentativo di minare la sicurezza e la stabilità del continente.
Un’altra rivelazione inquietante è legata a un presunto complotto russo per assassinare il direttore generale di uno dei principali produttori di armi tedeschi, un piano che, secondo le fonti, sarebbe stato sventato dall’intelligence statunitense. Questi eventi contribuiscono a una narrativa di crescente instabilità e incertezza in Europa, con la Russia che gioca un ruolo sempre più aggressivo dietro le quinte.
Nel loro intervento, Moore e Burns hanno anche discusso la guerra in Ucraina, sottolineando come le loro agenzie avessero previsto l’invasione russa e avvertito la comunità internazionale in anticipo. Uno degli strumenti chiave per fornire sostegno a Kiev è stato l’uso strategico della declassificazione delle informazioni sensibili, permettendo così all’Ucraina di prepararsi e mobilitare un sostegno globale contro l’aggressione russa.
Oltre all’Ucraina, le spie anglo-americane stanno lavorando per contrastare altre minacce globali. Tra queste, l’attuale conflitto tra Israele e Gaza, dove gli sforzi si concentrano sulla de-escalation, e il monitoraggio delle attività dell’ISIS, che continua a rappresentare una minaccia per la sicurezza internazionale.
L’allarme lanciato da Moore e Burns dipinge un quadro di crescente disordine geopolitico. L’ordine mondiale che ha garantito pace e crescita economica per decenni sembra sgretolarsi sotto la pressione di potenze autoritarie come Cina e Russia. La paura è che il mondo stia entrando in una nuova “Guerra Fredda”, dove lo scontro tra superpotenze non avviene solo sul piano militare, ma anche attraverso il sabotaggio, l’intelligence e la manipolazione economica.
La globalizzazione, una volta considerata un motore di stabilità, sta ora diventando un campo di battaglia, con le potenze che usano strumenti economici e tecnologici per affermare il loro controllo e destabilizzare gli avversari. Questo richiede un ripensamento delle strategie di sicurezza da parte di Occidente e alleati, che dovranno affrontare sfide sempre più complesse e interconnesse.
In un mondo sempre più incerto, l’avvertimento di Moore e Burns non deve essere preso alla leggera. La minaccia per l’ordine mondiale è reale e, come ai tempi della Guerra Fredda, richiede un approccio unificato e risoluto da parte delle democrazie globali per preservare la pace e la sicurezza.
Oltre al sabotaggio fisico, i due leader hanno evidenziato le minacce poste dalle operazioni di disinformazione russe contro le democrazie occidentali.
Hanno ribadito il loro impegno a resistere all’aggressione di Vladimir Putin in Ucraina “più che mai”, sottolineando che la Russia “non riuscirà a spezzare la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”.
“Nel 21° secolo, le crisi non avvengono in modo sequenziale,” hanno scritto. “Mentre concentriamo significative risorse ed energie contro la Russia, stiamo collaborando in altri scenari e aree per affrontare i rischi di instabilità globale.”