
(AGENPARL) – mer 28 agosto 2024 Comunicato Stampa
28/8/2024
Scuola
ALI-CONFCOMMERCIO, ALLARME CARO SCUOLA NON RISOLVE IL PROBLEMA
CODACONS: REAZIONE CORPORATIVA, INVECE DI POLEMIZZARE I LIBRAI FERMINO LA CORSA ALLE NUOVE EDIZIONI DEI LIBRI SCOLASTICI
La reazione dei librai italiani, che contestano chi denuncia gli aumenti dei materiali per la scuola invece di riconoscere una situazione ormai insostenibile per le famiglie, rappresenta la classica difesa corporativa di chi, per principio, non intende mettersi in discussione.
Torna ad attaccare il Codacons dopo le parole del presidente di Ali-Confcommercio, che ha parlato di un modo di fare “semplice e puerile” e di un “male italico di lamentarsi senza voler in realtà risolvere il problema” in riferimento alle realtà – associazioni dei consumatori in primis – che denunciano gli aumenti.
Altro che “puerile”: denunciare i prezzi alle stelle dei materiali scolastici è il primo dovere di chi tutela i consumatori, e fa specie che i librai non si accorgano, da questo punto di vista, dello sforzo richiesto ai genitori. Invece di polemizzare con chi denuncia come stanno le cose, i librai farebbero bene a intervenire sui problemi più evidenti: prima di tutto, fermando la frenetica pubblicazione di nuove edizioni dei libri scolastici, testi che le famiglie sono costrette a riacquistare a fronte di aggiunte minime o modifiche esteriori.
Mentre infatti sta per abbattersi sulle famiglie italiane la consueta “stangata” di settembre legata all’acquisto di libri e materiali scolastico, con un esborso che può arrivare a 1.300 euro a studente, ci saremmo aspettati un’autocritica su questi comportamenti – che contribuiscono a ingigantire lo sforzo economico dei cittadini e di cui pagano il prezzo le famiglie degli studenti, costrette a rinunciare alle soluzioni al risparmio (come mercatini dell’usato e scambi).
Per questo l’Associazione ha depositato una denuncia in Procura per truffa, con la richiesta di sequestrare i libri scolastici presentati come “nuovi” e verificarne il contenuto, e torna a chiedere ai librai – invece di polemiche strumentali e corporative – un impegno serio per fermare il meccanismo delle nuove edizioni, di cui fanno le spese solo i consumatori.