Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, ha recentemente annunciato che la sua rielezione, (e perchè no ance a vita) è una possibilità concreta, e il suo mandato di presidenza potrebbe trasformarsi in un’epopea senza fine. Tra le polemiche, i colpi di scena e la gestione ineguagliabile delle proteste, sembra che Bach sia pronto a dimostrare che le Olimpiadi non sono solo uno spettacolo sportivo, ma anche un palcoscenico per il caos organizzativo.
L’apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 ha già scritto una nuova pagina di storia, e non nel senso che ci si aspetterebbe. La cerimonia ha visto una parodia dell’Ultima Cena che ha fatto sobbalzare il Vaticano, il quale ha espresso un profondo “dolore” per l’interpretazione artistica che ha, secondo alcuni, “offeso” molti credenti. È chiaro che l’intento di Bach è stato quello di creare un evento che non solo segnasse un punto di svolta nella storia delle Olimpiadi, ma che fosse anche degno di un’immediata condanna internazionale.
Ma le polemiche non si sono fermate qui. Il presidente Bach è stato travolto da un mare di critiche quando ha dovuto difendere la decisione controversa di permettere a pugili con presunti cromosomi XY di competere contro avversarie donne. Imane Khelif, la pugile algerina che ha battuto l’italiana Angela Carini in meno di un minuto, ha scatenato un’ondata di indignazione. Il CIO ha dovuto emettere una rettifica riguardante le informazioni sui test biologici, mentre Bach ha dichiarato che la partecipazione olimpica era “un trionfo della meritocrazia”. Chissà, forse il prossimo passo sarà una serie TV sulle disavventure del CIO, con Bach nel ruolo di protagonista in un dramma sportivo.
Non meno drammatico è stato la “scarsa qualità” dell’acqua della Senna, che ha deciso di unirsi al club delle controversie olimpiche con livelli di batteri da far impallidire anche i più navigati esperti di biologia marina. Ma non preoccupatevi: gli organizzatori sono rimasti ottimisti, le condizioni meteorologiche hanno trasformato la Senna in un’immensa piscina olimpica da sogno.
Ma la protesta più spettacolare è arrivata direttamente dagli atleti del Settebello. Prima della partita contro la Spagna, valida per la classifica dal quinto all’ottavo posto, la nazionale italiana ha messo in scena una clamorosa protesta: la squadra si è voltata di spalle alla giuria. Un gesto simbolico che, sebbene non abbia alterato l’andamento del torneo, ha sicuramente attirato l’attenzione e messo in evidenza il loro scontento per la gestione della controversia.
E poi c’è il Villaggio Olimpico, che non solo è eco-sostenibile, ma ha dato ai suoi atleti una nuova definizione di “esperienza all’aperto”. Con gli atleti costretti a dormire all’aperto per evadere dall’incredibile miseria delle loro sistemazioni, potrebbe essere il nuovo trend per una nuova serie televisiva “Campeggiatori in cerca di una sfida olimpica”.
Infine, il 70enne Bach, che ha dato il via a una carriera presidenziale da record, ha confermato che le elezioni per il suo successore si svolgeranno nel 2025 “in un modo o nell’altro”. Naturalmente, la proposta di modificare la Carta Olimpica per garantire la sua rielezione a vita è il prossimo passo naturale. Perché, in fondo, se un presidente può gestire polemiche artistiche, problemi di qualità dell’acqua e controversie sul pugilato, perché non potrebbe gestire la presidenza olimpica fino alla fine dei tempi?
Con tutte queste sfide e successi, sembra che il CIO sia sulla buona strada per dimostrare che le Olimpiadi sono l’epicentro non solo del grande sport, ma anche del grande spettacolo delle polemiche. E chi meglio di Thomas Bach per dirigere questa sinfonia di caos olimpico?