
(AGENPARL) – gio 01 agosto 2024 *Divampano le fiamme nella provincia di Taranto, coinvolte la città nel
quartiere di San Vito-Lama, Grottaglie e la Marina di Pulsano, dove un
incendio di vaste proporzioni riporta alla mente i ricordi drammatici del
giugno 2001. Le responsabilità, in corso di accertamento, sono
verosimilmente dolose. *
Come Segreteria Provinciale esprimiamo piena solidarietà agli abitanti
delle aree colpite, certi che questo evento tragico riguardi profondamente
tutte e tutti noi, consapevoli che sia un dovere degli organi di governo, a
tutti i livelli politici e amministrativi, attivare strategie concrete che
mirino a tutelare il verde urbano ed extra urbano, pubblico e privato, con
un’azione capillare non solo di controllo, ma anche di pianificazione
strategica ed educazione alla tutela dell’ambiente.
A giugno il Parlamento europeo ha approvato la legge sul ripristino della
natura che fisserà, per la prima volta in assoluto, obiettivi vincolanti
per ripristinare gli ecosistemi, gli habitat e le specie (comprese le aree
agricole e urbane). Il dato emerso dagli studi dell’Agenzia Europea
dell’Ambiente rivela che l’81 % degli ambienti naturali europei mostra uno
stato di conservazione inadeguato. Sarà determinante che questi indirizzi
vengano acquisiti al più presto dai Paesi dell’UE e che, come territorio,
si faccia sempre di più per essere al passo con le linee guida virtuose che
l’Europa ci indica.
Il territorio tarantino si distingue negativamente per i dati sul consumo
di suolo. In particolare, nella città di Taranto il dato risulta essere tre
volte superiore alla media nazionale, cinque volte superiore a quella
europea (fonte Ispra), nonostante la crescita dello spopolamento sia
costante (fonte Istat). Eppure, gli interessi speculativi di pochi, a
discapito dell’interesse della comunità, guardano ancora con bramosia a
quelle aree di terreno non edificate (su tutti, per cronaca recente, il
Comparto 32 e i lotti interclusi), in una città che si spopola, i cui
quartieri invecchiano anagraficamente e strutturalmente, dove il verde e il
blu pubblici sono fortemente penalizzati.
Risulta quanto mai urgente pensare a politiche di riqualificazione e
riutilizzo piuttosto che di ulteriore consumo di suolo e ad azioni
ulteriori di abbattimento dei fattori che concorrono all’incremento del
surriscaldamento globale. In un’area geografica come la nostra, che tende
alla desertificazione, anche un solo albero, anche un solo fazzoletto di
terra, risulterà vitale.
Una pineta che brucia diventa un monito, perché ci obbliga a ragionare su
un sistema più complesso, che è il Pianeta che ci ospita, e su come ci
stiamo adoperando per tutelarlo.
Possiamo avere a cuore le sorti del pianeta, se non abbiamo a cuore la vita
e la sopravvivenza anche di un solo albero?
*Francesca Razzato – Resp.le Sviluppo Strategico e Innovazione PD
Provinciale Taranto*