
(AGENPARL) – gio 25 luglio 2024 *Confronto fra la conferenza zonale dei sindaci del Valdarno e la
direzione dell’azienda Usl Toscana sud est*
/Rimane alta l’attenzione della Conferenza dei sindaci, su
sollecitazione della presidente Valentina Vadi, riguardo alla situazione
dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia e alle strutture territoriali.
Ancora molte le criticità presenti a partire dalla psichiatria, dal
pronto soccorso e dai cup/
Oltre tre ore di confronto fra la Conferenza zonale dei sindaci del
Valdarno aretino e la direzione dell’azienda Usl Toscana sud est per
fare il punto della situazione in relazione ai concorsi, alle assunzioni
di personale e alle manutenzioni dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia.
Dopo gli incontri dei mesi scorsi, rimane alta l’attenzione della
Conferenza, su sollecitazione della presidente Valentina Vadi, riguardo
alle problematiche ancora presenti per il presidio ospedaliero del
Valdarno e per le strutture territoriali.
Hanno partecipato alla riunione la direttrice sanitaria dell’azienda Usl
Toscana sud est Assunta De Luca, la direttrice amministrativa Antonella
Valeri,la direttrice dell’ospedale Patrizia Bobini, la direttrice della
zona distretto Valdarno Stefania Magi, la direttrice del dipartimento
servizi sociali Patricia Castellucci e il direttore infermieristico zona
distretto e presidio ospedaliero Valdarno Roberto Francini.
La presidente della Conferenza dei sindaci Valentina Vadi ha posto
all’azienda sanitaria una serie di quesiti specifici chiedendo risposte
o chiarimenti in merito.
La prima questione riguarda lo stato dell’arte e la tempistica dei
concorsi da primario per radiologia, chirurgia, pediatria. Per la
pediatria è risultata vincitrice l’attuale facente funzione, “per cui –
ha affermato la presidente – il personale in servizio si ridurrebbe di
un’ulteriore unità”. L’azienda Asl ha spiegato che sta pianificando il
reclutamento e che, da ottobre, si arriverà alla copertura del posto.
Per la radiologia il concorso si svolgerà il 28 di agosto mentre per la
chirurgia il 20 settembre. E’ stata poi richiesta l’autorizzazione per
il concorso di medicina d’urgenza. Entro fine anno, quindi, tutti i
concorsi per i ruoli da primario con la presa in servizio dei titolari
saranno completati.
La discussione si è poi spostata sulla psichiatria del Valdarno: a breve
altri due psichiatri lasceranno il servizio. La presidente ha quindi
chiesto a quali soluzioni la Asl sta lavorando perché il servizio possa
mantenersi poiché, “nelle condizioni che si verranno a creare non è in
grado di reggere”.
“Questa ulteriore notizia – sottolinea la presidente Valentina Vadi –mi
preoccupa molto perché la carenza di personale, ormai endemica, della
psichiatria in Valdarno compromette seriamente una zona che ha un bacino
di utenza molto esteso”.
Secondo quanto riferito dal direttore sanitario, da settembre la Asl
accederà ad una graduatoria e pubblicherà un avviso di reclutamento.
E’ stato poi richiesto l’aggiornamento sulla riparazione degli ascensori
in seguito alle segnalazioni dei cittadini. Un problema che crea disagio
e che già lo scorso anno si era presentato.
L’azienda ha rassicurato che un ascensore è stato aggiustato, mentre
l’altro sarà ripristinato entro fine agosto.
E’ notizia ormai diffusa che la responsabile dell’Igiene Pubblica
dell’Ospedale del Valdarno, la dottoressa Anna Lisa Filomena, lascerà il
servizio nei prossimi mesi. Entro agosto sarà bandito il concorso e a
settembre arriveranno due nuove figure professionali.
Riguardo alla questione del Pronto Soccorso, la presidente della
Conferenza dei sindaci del Valdarno aretino ha chiesto se è previsto un
piano di assunzioni, considerato l’aumento importante dei carichi di
lavoro con la chiusura del pronto soccorso del Serristori. Su 5
assunzioni che erano state ipotizzate dall’azienda, ne sono state
assicurate 3.
La presidente ha sollevato poi il tema dei Cup (centri unici
prenotazioni) territoriali. Senza comunicarlo alla Conferenza dei
sindaci né ai cittadini, dal primo agosto è prevista la riorganizzazione
degli orari agli sportelli di San Giovanni Valdarno e del fondovalle
riducendo le aperture pomeridiane.
La Conferenza ha dichiarato, compatta, che se l’azienda procederà in
questa direzione, uscirà con un comunicato a firma di tutti i sindaci
prendendo le distanze da “una scelta organizzativa che penalizza i
cittadini”. “Dopo la riorganizzazione dello scorso anno – ha dichiarato
la presidente – in cui i comuni più piccoli hanno visto tagliate
giornate di apertura dei cup a favore dei comuni più grandi, questa
nuova contrazione degli orari, che si giustifica solo come tagli di
spesa, è un ulteriore danno sulle spalle dei cittadini”.
Altro argomento particolarmente sentito è quello delle quote sanitarie
per le case di riposo. In Valdarno la lista di attesa di persone anziane
non autosufficienti è molto lunga: attualmente sono 53 le persone che
richiedono di avere una quota sanitaria da utilizzare in una Rsa.
A fronte di un aumento dei bisogni, ha chiarito la direzione aziendale,
non sono aumentate le risorse da parte della Regione e al momento non è
possibile far fronte alle richieste.
“Le situazioni più critiche – ha commentato al termine della riunione la
presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno aretino Valentina
Vadi – sono quelle della psichiatria, del pronto soccorso, dei cup e
della mancanza di quote sanitarie per anziani non autosufficienti. Ho
apprezzato la disponibilità della Asl al confronto e a calendarizzare
incontri periodici con la Conferenza dei sindaci del Valdarno. Tuttavia,
a mio avviso, dopo tre ore di riunione, le risposte fornite non sono
sufficienti rispetto ai bisogni sanitari e alle necessità di un
territorio che ha un bacino d’utenza di oltre 100mila abitanti. E’
necessario che l’azienda si muova con maggior incisività per garantire
la qualità dei servizi nell’ospedale del Valdarno e nei tempi necessari,
senza agire solo per tamponare le inevitabili emergenze, nel rispetto
dei cittadini e di chi, in ospedale, lavora ogni giorno. Sono necessarie
programmazione, organizzazione, attenzione e risorse economiche e umane
per l’ospedale del Valdarno e per le strutture territoriali comprese