
(AGENPARL) – gio 25 luglio 2024 *IL VOLTO AFFASCINANTE DELLA MATEMATICA*
*A PECHINO PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE AL PROF. ANDREA
D’AGNOLO*
L’International Congress of Basic Sciences (ICBS)
che si è recentemente tenuto a Pechino, ha conferito ad *Andrea D’Agnolo*,
docente del Dipartimento di Matematica “Tullio Levi-Civita” dell’Università
di Padova, il *Frontiers of Science Award in Mathematics 2024*.
*Il lavoro che gli è valso il prestigioso riconoscimento, intitolato
Riemann-Hilbert correspondence for holonomic D-modules, è stato realizzato
in collaborazione con il professor Masaki Kashiwara dell’Università di
Kyoto.*
Per la selezione del 2024 sono stati scelti lavori di ricerca sia pura che
applicata, in 44 aree dei tre campi delle scienze di base (matematica,
fisica teorica e informatica teorica).
«Gli operatori differenziali appartengono all’Analisi, e consentono di
studiare fenomeni evolutivi, come ad esempio il moto dei corpi – *spiega il
prof D’Agnolo* –. I fasci perversi appartengono alla Topologia, e
codificano figure geometriche non necessariamente lisce, come una
circonferenza, ma con eventuali spigoli o cuspidi.
Stabilire una corrispondenza tra questi rami di Analisi e Topologia
significa stilare un dizionario tra i due linguaggi. E ciò consente di
sfruttare gli strumenti di una disciplina per affrontare problemi
dell’altra. Ricostruendo ad esempio le leggi del moto dallo studio delle
traiettorie.»
Sentir parlare di operatori differenziali non è di facile comprensione per
chi la matematica la mastica poco o a livello scolastico, e questo il prof
D’Agnolo prova a spiegarlo con un “parallelo ironico”: «Una cosa che ho
osservata è che la matematica si appropria di termini usati nella lingua
corrente, assegnando loro altri significati. Ne risultano così frasi
surreali. Ad esempio, il lavoro premiato riguarda la “corrispondenza” tra
“operatori differenziali” e “fasci perversi”. Ma non si tratta di un
“carteggio” tra “addetti alla raccolta differenziata” e “figuri
dell’estrema destra”, oggetto magari di qualche indagine su di un traffico
illecito di rifiuti. Come dicevo, il lavoro fornisce invece un vocabolario
da usare come ponte tra due discipline matematiche, ognuna con i suoi
strumenti e il suo linguaggio.
È un po’ come per le culture italiana e cinese. Con un buon dizionario si
può godere gli uni della letteratura o della filosofia degli altri.»
*Andrea D’Agnolo, veneziano, classe 1966, dopo un dottorato a Parigi
rientra in Italia ed è **Professore ordinario nell’Università di Padova dal
2002.*
*È Socio dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, e Caporedattore
dei Rendiconti del Seminario Matematico dell’Università di Padova.*
*Le sue ricerche portano sull’Analisi Algebrica: D-moduli, teoria dei
fasci, analisi microlocale, trasformazioni integrali, quantizzazione. *