
(AGENPARL) – mar 16 luglio 2024 COMUNICATO STAMPA
Aree interne: Cia, Europa faccia sintesi su azioni e risorse per il rilancio
Dal presidente Fini l’appello al Consiglio Agrifish: “serve cambio di passo”. Avanti su giovani e
digitale
Roma, 16 lug – “Sul rilancio delle aree interne l’Europa dia un segnale netto entro l’anno. Al
Consiglio Agrifish chiediamo un cambio di passo decisivo rispetto al processo di semplificazione,
digitalizzazione e sviluppo di servizi e infrastrutture fondamentali per la tenuta e la crescita delle zone
rurali Ue”. Questo l’appello del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, che guarda
con interesse al dibattito in materia ripreso ieri dai ministri dell’Agricoltura riuniti a Bruxelles e che, in
questa settimana di prime nomine, auspica rinnovata centralità per il settore da tutte le istituzioni Ue.
“Bene che l’Europa torni subito a confrontarsi sul futuro dei nostri borghi -commenta oggi Fini-.
Altrettanto importante resta che stringa sugli obiettivi, snellendo dove possibile le procedure, accelerando
sulle misure e le risorse per realizzare i progetti su cui concordiamo tutti da tempo, a partire dal ricambio
generazionale nei campi”.
Secondo Cia, infatti, il circolo virtuoso per un’Europa migliore deve mettere al primo posto le aree
interne, che sono l’80% del territorio complessivo, ma che ospitano solo il 30% della popolazione, e la
vocazione agricola che le connota e le sostiene.
“Nei fatti, si dimentica troppo facilmente -aggiunge Fini- quanto il comparto agricolo sia cruciale,
soprattutto in questi zone a rischio spopolamento, contro il dissesto idrogeologico e nella tutela
dell’ambiente, per la sicurezza alimentare e la salvaguardia del patrimonio culturale, che deve tutto alle
comunità che resistono e ancora investono dove è sempre più difficile farlo, per l’inadeguatezza delle reti
fisiche e digitali, come dei servizi essenziali”.
I giovani, il motore per riavviare economia e sviluppo, ma non senza le giuste risorse e le mirate
valutazioni rispetto alle politiche più in linea con le esigenze di ciascun Paese.
“Ci auguriamo venga preservato il budget dell’ultima programmazione, sapendo già che serviranno
ancora più finanziamenti -precisa e conclude Fini-. Ben venga l’input per una Pac integrata, con altri fondi
Ue a disposizione. Abbiamo sentito parlare negli anni di patto rurale e piano d’azione, si faccia sintesi
sugli interventi che devono risposte a quasi 140 milioni di cittadini, quelli delle zone rurali europee”.