
(AGENPARL) – sab 06 luglio 2024 Saldi: previsioni Confcommercio-Federmoda
Secondo le stime previsionali di Confcommercio e Federmoda le famiglie
lucane che acquisteranno con i saldi saranno più numerose rispetto al 2023,
a fronte però di una minore capacità di spesa. “La proiezione resta
positiva: la spesa media per famiglia rimane intorno ai 200 euro e questo
ci fa ben sperare in uno sprint nei prossimi mesi”: spiega il referente di
Federmoda-Confcommercio Potenza Antonio Sorrentino. “Come ogni anno –
aggiunge – rinnoviamo l’appello ai cittadini a fare acquisti nei negozi di
fiducia, che seguono le regole e non propongono saldi improbabili e
continuano ad essere il presidio di attività di imprese di vicinato”. In
leggero aumento, secondo Confcommercio, il numero di famiglie che
acquisteranno a prezzi scontati (il 24% rispetto al 21% rilevato lo scorso
anno) ma con un potere di acquisto inferiore, in media sui 200euro (nel
2023 era di 213 euro). Il Presidente di Federazione Moda
Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, afferma: “Questi saldi rappresentano
per i consumatori un’opportunità da non perdere perché potranno acquistare
prodotti di moda e di qualità con un’ampia scelta visto che i negozi sono
particolarmente riforniti. Il comparto della moda si sta avviando verso
decisioni e scelte essenziali per il prossimo futuro in un rapporto di
filiera. È una data importante che coincide con un momento di difficoltà
per il fashion retail. Ogni giorno in Italia chiudono 24 negozi di moda e
ne riapre soltanto la metà e questo ci fa molto preoccupare. Sicuramente
operiamo in un mercato dove sarà necessario mantenere le stesse regole per
tutti”.
“Il dato nazionale indica un valore totale dei saldi estivi di circa 3,2
miliardi di euro, con un acquisto medio a persona di 92 euro – spiega il
presidente di Confcommercio Angelo Lovallo –proiezione che trova conferma
nel territorio provinciale, dove anche rileviamo una tendenza a spendere di
meno implicabile a più e vari fattori, inflazione e calo del potere
d’acquisto in primis, ma anche eccessivi ribassi fuori stagione e una
stagione estiva che ha tardato ad arrivare.
“La sensazione, confermata anche dai dati Confcommercio, è che ci sia tanta
voglia di acquistare, ma con un pizzico di accortezza in più – continua
Sorrentino di Federmoda-Confcommercio – i consumatori investono sempre di
più in capi destagionalizzati, ovvero nell’abbigliamento per tutte le
stagioni.
Come ogni anno Federmoda diffonde un vademecum con una serie di
suggerimenti. Quanto ai cambi, si ricorda la possibilità di cambiare il
capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla
discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato
o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In
questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della
sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o
la restituzione del prezzo pagato. A differenza degli acquisti nei negozi
fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare
cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un
vizio; prova dei prodotti: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità
del negoziante”. Per quanto concerne i pagamenti, le carte di credito
devono essere accettate da parte del negoziante; prodotti in vendita: i
capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di
moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro
un certo periodo di tempo”. Sull’indicazione del prezzo, c’è l’obbligo di
indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva
Omnibus, recepita dal decreto legislativo 26/2023, in base alla quale va
comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori
nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo
finale.