
(AGENPARL) – gio 20 giugno 2024 L’ITALIA NON È PIÙ UNA E INDIVISIBILE: PRONTI PER IL REFERENDUM, ORA PIÙ CHE MAI C’È BISOGNO DI IMPEGNO CIVICO.
La destra ha approvato alla Camera il disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Un provvedimento che divide il Paese, allargando le disuguaglianze sociali. Una rottura dei principi costituzionali che creerà contrapposizioni tra le Regioni, danneggiando il Mezzogiorno. Proprio nel momento in cui la povertà è ai massimi storici, come testimonia il recente Rapporto Caritas. A fronte di una sempre più evidente crisi sociale l’autonomia differenziata segna un ulteriore indebolimento del welfare universalistico. Saranno i lavoratori, i pensionati e le fasce di popolazione più disagiate a pagare i costi di una legge iniqua.
La gravità di questa scelleratezza della destra è testimoniata dal fatto che di pari passo all’approvazione in parlamento, sotto lo sguardo del Ministro leghista dell’Economia e delle Finanze non sia stato previsto un solo euro di spesa per garantire gli stessi diritti essenziali ai cittadini da Sud a Nord (i LEP, livelli essenziali delle prestazioni).
I LEP devono essere adeguatamente finanziati ed effettivamente esigibili in termini qualitativi e quantitativi uniformi per ogni persona e su tutto il Paese. Ma il cammino per arrivare a questo risultato appare ancora molto lungo, a dispetto di una legge, quella sull’autonomia differenziata, approvata in fretta dal Parlamento in una notturna “seduta fiume”, pressocché in contemporanea alla legge sul Premierato. Espressione evidente di un patto scellerato tra le forze di maggioranza a danno dell’Italia e della Costituzione.
Tutto questo è avvenuto anche con la complicità dei politici che al Sud supportano la Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC. Sono loro i responsabili di tutto questo.
Ma questa non è l’Italia che vogliamo, come movimento che si riconosce saldamente nel campo progressista, come donne e uomini impegnati a vario titolo nelle istituzioni e nella società faremo la nostra per far si che attraverso il referendum popolare tutto questo sia fermato e l’unica bandiera che possa essere sventolata in Parlamento, nella casa di tutti gli italiani, sia il tricolore.
Sin da subito Visione Comune, avvertita la gravità di quanto accadeva, si è resa promotrice di un ordine del giorno in Consiglio comunale, contro l’autonomia differenziata, nel febbraio 2023. Ne è stata testimonianza la nostra partecipazione all’iniziativa promossa dalla CGIL e da tante altre associazioni a Bari “Una e indivisibile” lo scorso anno.
Non ci fermeremo, siamo a disposizione del movimento “La Via Maestra” e di tutti i movimenti e associazioni impegnati nella raccolta delle firme che porti al referendum per l’abrogazione della legge Calderoli.