
(AGENPARL) – gio 13 giugno 2024 Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
COMUNICATO STAMPA
I Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale restituiscono nove cinquecentine
alla Biblioteca “Ludovico II de Torres” di Monreale
Il 15 giugno 2024, alle ore 10.30, presso la Biblioteca “Ludovico II de Torres” di
Monreale, il Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC)
di Palermo restituirà 9 libri di grande valore storico e culturale, risalenti al XVI
secolo e trafugati negli anni ‘80 del secolo scorso.
Alla cerimonia di restituzione saranno presenti:
– il Procuratore Capo della Repubblica di Palermo;
– il Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, titolare del procedimento;
– l’Arcivescovo di Monreale;
– il Direttore della Biblioteca Torres di Monreale;
– il Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di
Palermo;
– il Comandante del Gruppo Carabinieri di Monreale;
– il Comandante del Gruppo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma;
ed altre Autorità civili, religiose e militari.
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
Nucleo di Palermo
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L’esito positivo dell’attività d’indagine è il frutto del coordinamento della Procura
della Repubblica di Palermo e della costante collaborazione esistente tra il Nucleo
Carabinieri TPC di Palermo e la Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale, che
aveva già condotto, nel 2023, al recupero dal “Getty Research Institute” di altre 61
cinquecentine.
Le 9 cinquecentine, oggetto di furti avvenuti negli anni ’80 all’interno della
predetta Biblioteca, sono state individuate dai Carabinieri per l’Arte sui siti web,
durante il monitoraggio quotidiano dei siti internet.
Gli ulteriori approfondimenti, sviluppati mediante la collaborazione dell’Arma
territoriale, certificavano che l’Ufficio Esportazione delle antichità e degli oggetti
d’arte della Sicilia della locale Soprintendenza non aveva mai rilasciato alcuna
autorizzazione per l’esportazione dei beni librari. A seguito della Rogatoria
Internazionale avanzata dalla Procura della Repubblica di Palermo, i responsabili
dell’Università “U.C.L.A.” di Los Angeles riconoscevano la validità della
rivendicazione e restituivano spontaneamente i libri.
Alcune cinquecentine costituiscono delle vere e proprie rarità, mentre altre sono
esemplari unici al mondo, relativi alla Battaglia di Lepanto, quali:
– “Lettera del reuerendissimo Monsignor di Nicastro Nuntio di N.S. in Venetia sopra
la gran vittoria riportata contra Turchi: con la indulgencia concessa da N.S. Pio V
nella Chiesa di Aracaeli per tal vittoria – Venezia 1571”;
– “Avvisi particulari ultimamente mandati dal magnifico M. Antonio Egiptio
maiordomo dell’illustrissimo & eccellentissimo signor Paulo Giordano: ne quali si
narra la felice e gloriosa vittoria, che per grazia di Dio hanno i signori generali della
Santa Lega contra il comune nimico del nome Christiano : con la esortatione fatta
a tutta l’armata christiana da vn venerando padre Capuccino, stando su l’albero
della Capitana con vn crocifisso in mano, Stampata in Fiorenza nel 1571”: Si tratta
del racconto di un testimone oculare della battaglia di Lepanto contro i turchi,
Antonio Egizio, Maggiordomo di Paolo Giordano Orsini, duca di Bracciano. Riporta
anche l’esortazione di un padre cappuccino ai soldati stando sull’albero maestro
con un crocifisso in mano. Il racconto si conclude con gli elenchi dei gentiluomini
fiorentini e veneziani uccisi nella battaglia, anche se Antonio Egizio rassicura il
lettore che Giordano è uscito sano e salvo dai combattimenti. Nota le migliaia di
vittime subite dai turchi e parla con ammirazione dell’oro – “piu di 50 milia ducati”
– trovato a bordo di una delle navi turche catturate dai veneziani dirette al porto di
Corfù”;
Riguardo alle descrizioni dei libri restituiti, la stessa “U.C.L.A.” indicava, in quasi
tutte le note di catalogazione, elementi che riconducono all’Arcivescovo Ludovico II
De Torres di Monreale, quali le manoscritture apposte sul frontespizio di ogni
esemplare e similari che tuttora si trovano nei libri custoditi presso la biblioteca
monrealese.
Tali contrassegni si trovano riportati esclusivamente sulle migliaia di libri che il
Cardinale portò da Roma a Monreale, contrassegnati con la propria firma,
accompagnati da una Bolla Pontificia di Papa Clemente VIII del 22 gennaio 1593,
che stabiliva l’inalienabilità a pena di scomunica latae sententiae (ossia la pena del
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diritto canonico, cui si incorre per il fatto stesso di averlo trasgredito) per chiunque
avesse sottratto un libro, anche se con l’intento di prenderlo in prestito o per poco
tempo o se ne fosse appropriato a qualsiasi titolo.
La Bolla Pontificia può essere ancora letta nell’epigrafe marmorea posta accanto
all’ingresso della Biblioteca.
Di fondamentale importanza si è rivelata la consultazione della “Banca dati dei beni
culturali illecitamente sottratti” del Ministero della cultura e gestita in via esclusiva
dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la più grande del mondo con
oltre 1,4 milioni di files relativi a beni da ricercare.
La collaborazione sinergica tra il Nucleo Carabinieri TPC di Palermo, l’Arma
territoriale e le Istituzioni civili e religiose ha permesso, ancora una volta, la
restituzione alla collettività di quelle opere che ne costituiscono l’identità locale.
Per ulteriori informazioni:
Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Palermo