
(AGENPARL) – mer 12 giugno 2024 *Assemblea Confcommercio: terziario motore economia. Delegazione
Potenza, *quota
del 17,8% dell’intero settore terziario nella produzione del Valore
Aggiunto regionale
* Il terziario è sempre più il “motore” dell’economia, dell’occupazione,
della crescita locale ma le “nubi” che si addensano – calo consumi e
desertificazione commerciale in medio e piccoli centri, su tutti –
richiedono un maggiore protagonismo delle imprese del terziario per
determinare scelte coraggiose. E’ il messaggio lanciato dall’assemblea
nazionale di Confcommercio, alla quale ha partecipato una folta delegazione
di Confcommercio Potenza, aperta dalla relazione del Presidente Carlo
Sangalli e caratterizzata da un appassionato intervento del Presidente
della Repubblica Sergio Mattarella.*
L’assemblea – sottolinea il Presidente Confcommercio Potenza Angelo
Lovallo, che ha guidato la delegazione – conferma la vitalità del terziario
anche nella nostra regione dove il rapporto di Banca d’Italia presentato
ieri attesta una quota del 17,8% dell’intero settore terziario nella
produzione del Valore Aggiunto regionale, con 2 miliardi 350 milioni (più
6,6% in un anno) di cui il 50% prodotto direttamente dal commercio che da
solo cresce in un anno dell’11,4%. Anche la quota del 23,4% di imprese del
commercio lucane considerate da Bankitalia “ad alta crescita” è un
indicatore significativo dell’impegno “oscuro” di imprese familiari e ditte
individuali. Questo – aggiunge Lovallo – non significa affatto che il
terziario non debba affrontare le turbolenze degli altri comparti e non
risenta la congiuntura comunque negativa: nel 2023 l’economia lucana ha
rallentato per effetto dell’indebolimento della domanda interna e del ciclo
economico globale. Il ruolo economico e sociale del commercio, dei servizi
di prossimità, sempre più, come ha denunciato il Presidente Sangalli, si
scontra col preoccupante fenomeno delle chiusure delle attività nelle
città, dai centri storici alle periferie. Il rischio di desertificazione
commerciale – che a Potenza nell’ultimo decennio ha raggiunto il 13,7% in
meno di esercizi commerciali – è alla fine una ferita per l’idea di
cittadinanza. Secondo il capo dello Stato, *“le luci dei negozi sono
preziose anche per la sicurezza, danno vita a centri storici e quartieri
periferici, sono luoghi d’incontro e di amicizia” *e dunque *“la perdita di
110mila attività negli ultimi anni ha effetti che si riverberano
sull’intera società”.* È importante, dunque, *“la riflessione avviata da
Confcommercio ne**l progetto Cities:** sarebbe grave rassegnarsi al declino
e bisogna evitare nei borghi lo spopolamento di persone e negozi perché la
bellezza e la cultura italiane hanno bisogno di luoghi vivi, visto che
danno un contributo sostanziale al ‘senso dell’Italia**’”. *
*Produttività, occupazione, crescita* è d’altra parte il “circuito” che
Confcommercio ha tenuto ben presente anche nel rinnovo del contratto
collettivo nazionale del terziario. Il presidente di Confcommercio ha
quindi lanciato un appello a *“proseguire nella riduzione del cuneo fiscale
sul costo del lavoro”* e a *“valorizzare la sinergia tra welfare pubblico e
welfare contrattuale e aziendale”*, aggiungendo la necessità di *“più
formazione e di più lavoro, anche con la programmazione di adeguati flussi
di immigrati”.*
Su un piano più in generale, Sangalli ha poi evidenziato che, nonostante la
produttività stagnante e le condizioni della finanza pubblica, il nostro
Paese *“ha recuperato, in termini economici, ciò che sembrava impossibile,
cioè i nove punti di prodotto lordo persi nel solo 2020, andando persino
oltre di quattro punti e mezzo rispetto ai livelli pre-pandemici”. *Un