
(AGENPARL) – mer 29 maggio 2024 GIUSTIZIA, M5S: CON SEPARAZIONE CARRIERE SI COMPLETA DEMOLIZIONE ASSETTO COSTITUZIONALE E DEMOCRATICO
ROMA, 29 maggio – “Con il Ddl governativo sulla separazione delle carriere si completa il progetto di demolizione del nostro assetto democratico previsto nella Costituzione: dopo il premierato che annulla Quirinale e Parlamento, compiendo un impressionante accentramento di potere sul capo del governo, dopo l’Autonomia che sbriciola i principi di giustizia sociale sanciti dalla Carta, arriva il colpo finale all’ordine giudiziario. Ogni anno sono una manciata i magistrati che cambiano funzione, il passaggio da un ruolo all’altro purtroppo è già ampiamente limitato. La verità è che stanno portando a compimento il disegno di sottomissione dei Pm al potere politico. Il perchè è presto detto: la migliore garanzia per i diritti di indagati e imputati è proprio nell’unitarietà tra giudici e pm, con la pubblica accusa immersa nella cultura della giurisdizione e incaricata di lavorare anche o innanzitutto per accertare l’estraneità degli indagati. Separando i Pm da questo ambito, si finisce per creare una sorta di super-poliziotto incaricato solo di sostenere l’accusa. Sarebbe l’esatto opposto di quello che vogliono il governo e i sedicenti ‘garantisti’. Ma ecco il punto centrale: chi darà indicazioni ai nuovi super-poliziotti? La politica. Il capogruppo della Lega Molinari pochi giorni fa se l’è fatto scappare. Il disegno del centrodestra è quello di estendere l’influenza della politica sui Pm e ridurre i magistrati a meri funzionari esecutori, come dimostra la proposta del sorteggio integrale. Avremo quindi definitivamente una giustizia debole con i forti e spietata con i deboli. Gli imputati senza santi in paradiso troveranno una pubblica accusa meno garantista, mentre si chiuderebbe uno o entrambi gli occhi per i reati dei colletti bianchi”.
Lo affermano i rappresentanti del M5S nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato Stefania Ascari, Anna Bilotti, Federico Cafiero De Raho, Valentina D’Orso, Carla Giuliano, Ada Lopreiato e Roberto Scarpinato.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle