
(AGENPARL) – lun 27 maggio 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Giudici (Uritaxi): “Chi vuol limitare il diritto allo sciopero è vittima
di analfabetismo costituzionale”*
27 maggio 2024 – “Chi in questo momento attacca il diritto allo sciopero
previsto dall’articolo 40 della Costituzione per tutti i lavoratori
italiani, compresi i tassisti, *rappresenta l’analfabetismo costituzionale
di cui sono vittime troppe lobby di questo Paese*. Parlo di lobby non a
caso, proprio come definiscono noi, ed anche in questo caso per
analfabetismo costituzionale, visto che il fondamento di assegnare a
“comunità di lavoratori” servizi pubblici essenziali è previsto
dall’articolo 43 della Costituzione. Questi ambienti, come le associazioni
dei consumatori, *’mostrificano’ sistematicamente i tassisti italiani che
da anni forniscono gratuitamente, a proprie spese, un’infrastruttura
tecnologica di interesse pubblico generale *- differentemente da esse, i
cui bilanci derivano grandemente da contributi statali – fatta di sistemi
di chiamata telefonica, di messaggistica e app, garantendo gli obblighi
pubblicistici, per i tassisti chiaramente diseconomici, che caratterizzano
il servizio pubblico: la tariffa amministrata, l’obbligo di prestazione, la
turnazione di servizio, la presenza territoriale.* Questi signori esaltano
l’arrivo di multinazionali che fanno lo stesso lavoro ma senza quelle
regole*. Come si chiama questa se non concorrenza sleale, regole diverse
nello stesso mercato, che proprio i consumatori dovrebbero combattere?
Queste multinazionali, appena arrivate, fornendo una semplice app – che
chiaramente non ha portata universalistica, cosa anch’essa che i
consumatori dovrebbero pretendere, e che invece non fanno – hanno praticato
un modello di business con cui speculano su tariffe e prezzi di viaggio, ma
mai nessuna associazione dei consumatori ne ha fatto un problema”, è quanto
dichiara *Claudio Giudici, presidente nazionale Uritaxi*, a proposito delle
dichiarazioni rilasciate dalle associazioni di consumatori riguardo lo
*sciopero
dei tassisti proclamato per i prossimi 5 e 6 giugno*. “Eppure – prosegue
Giudici – il servizio taxi italiano ha indici medi di gradimento sempre
superiori all’80% (anche quest’anno dell’84%). Lo hanno il servizio bus, di
metro, di car sharing, ogni altro servizio cittadino? *Facciano una seria
indagine demoscopica sul settore, invece che ripetere il solito mantra dei
tassisti brutti e cattivi*. Negli ultimi anni, l’Istituto Piepoli, Lab21.01
ed EMG-Adnkronos hanno condotto numerosi sondaggi, i cui risultati sono
sempre stati accolti con grande favore e resi pubblici. Nel marzo 2022 è
stato realizzato un sondaggio mai divulgato, chiaramente destinato a
sostenere il governo Draghi nel tentativo di smantellare il settore. Questo
sondaggio non merita neppure di essere menzionato, poiché né il committente
né la società di ricerca lo hanno mai reso pubblico, se non tramite un
altisonante comunicato stampa dai risultati negativi”.