
L’Afghanistan ha dovuto affrontare una serie di inondazioni improvvise mortali che hanno devastato il paese negli ultimi giorni. L’ultima tragedia ha colpito la provincia di Faryab, uccidendo 66 persone e provocando una vasta distruzione.
Ciò segue inondazioni simili che hanno causato la morte di oltre 50 persone a Ghor e oltre 300 a Baghlan, tutte nell’ultimo mese.
Queste inondazioni arrivano dopo un periodo di siccità e hanno paralizzato il settore agricolo dell’Afghanistan, la spina dorsale dell’economia nazionale, dove l’80% fa affidamento sull’agricoltura per la sopravvivenza.
Più di 1.500 case sono state distrutte, lasciando intere comunità sfollate. Gli sforzi di salvataggio sono ostacolati dalle infrastrutture danneggiate, facendo temere che il bilancio delle vittime continuerà ad aumentare.
Il Programma alimentare mondiale (WFP) ha dipinto un quadro cupo, con video online che mostrano la forza distruttiva delle inondazioni. La situazione umanitaria esistente è stata notevolmente peggiorata, lasciando molti afghani in difficoltà per sopravvivere.
Anche se l’Afghanistan sperimenta regolarmente inondazioni primaverili, quest’anno l’intensità non ha precedenti. Con risorse e preparazione limitate, l’Afghanistan deve affrontare una sfida enorme per riprendersi da questa serie di disastri.
