
La giustizia civile in Italia non è solo un pilastro fondamentale per la tutela dei diritti e delle persone, soprattutto le più vulnerabili, ma ha anche un impatto significativo sull’economia del paese afferma il rapporto «La giustizia civile in Italia: durata dei processi, produttività degli uffici e stabilità delle decisioni» della Banca d’Italia. Numerose ricerche empiriche hanno dimostrato che un sistema giudiziario efficiente, garantendo la protezione dei diritti di proprietà e dei contratti, favorisce l’accumulo di capitale, il finanziamento delle imprese e l’allocazione efficiente delle risorse, contribuendo così alla competitività e al potenziale di crescita del territorio.
Valutare la qualità del servizio giustizia è tuttavia complesso, data la molteplicità delle dimensioni coinvolte e la difficoltà nel quantificarle. Un sistema giudiziario efficace dovrebbe essere in grado di fornire risposte tempestive, accurate e imparziali, caratterizzate da un’adeguata stabilità e prevedibilità per assicurare la certezza del diritto. Misurare tali parametri è tuttavia arduo, e la durata dei processi risulta essere l’indicatore più utilizzato per valutare il funzionamento dei sistemi giudiziari, data la sua facilità di misurazione.
In Italia, l’eccessiva durata dei processi rappresenta da tempo un punto critico del sistema giudiziario, con ripercussioni significative sull’effettività della tutela giuridica. È per questo che negli ultimi anni si è concentrata l’azione del legislatore sull’obiettivo di ridurre i tempi dei giudizi. Questo impegno è riflesso anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede una riduzione della durata dei processi civili del 40% entro giugno 2026.
Recenti analisi sul funzionamento della giustizia civile in Italia hanno evidenziato miglioramenti significativi nel corso dell’ultimo decennio. Il numero dei procedimenti pendenti si è ridotto considerevolmente, con una conseguente diminuzione del tempo necessario per la conclusione dei processi. Tuttavia, persistono disparità territoriali significative, con tempi medi più lunghi nel Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord. Queste differenze possono essere attribuite a una serie di fattori, tra cui la complessità del contenzioso, la mobilità dei magistrati e il livello di digitalizzazione degli uffici giudiziari.
Per affrontare queste disparità e migliorare complessivamente il funzionamento della giustizia civile, sono necessarie politiche mirate che tengano conto delle specificità territoriali e contestuali. È fondamentale non solo aumentare l’efficienza del sistema nel suo complesso, ma anche ridurre le disuguaglianze esistenti per garantire un’adeguata tutela dei diritti e condizioni uniformi per l’attività economica su tutto il territorio nazionale.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede investimenti mirati, tra cui il potenziamento dell’Ufficio per il Processo (UPP), che mira a migliorare la produttività degli uffici e la qualità del servizio giustizia attraverso nuove modalità di organizzazione del lavoro e una maggiore digitalizzazione. Inoltre, sono state istituite commissioni interministeriali per la giustizia nel Sud e nelle Isole, con l’obiettivo di proporre soluzioni specifiche per affrontare le sfide della giustizia civile in queste regioni.
Le politiche del personale sono anch’esse cruciali per migliorare il funzionamento della giustizia civile. È necessario non solo aumentare le risorse umane disponibili, ma anche garantire una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse e un adeguato adattamento alle evoluzioni normative e organizzative. In questo contesto, interventi come la rideterminazione delle piante organiche della magistratura possono contribuire a ridurre le disparità territoriali e a ottimizzare l’allocazione delle risorse umane.
In conclusione, per migliorare complessivamente il funzionamento della giustizia civile in Italia, è necessario un approccio integrato che comprenda politiche mirate, investimenti nell’infrastruttura tecnologica e umana, nonché una maggiore attenzione alle specificità territoriali e contestuali. Solo attraverso un impegno coordinato a livello nazionale e locale sarà possibile garantire un accesso equo alla giustizia e promuovere lo sviluppo economico e sociale del paese.