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(AGENPARL) – mer 24 aprile 2024 SASSARI
COMUNE DI SASSARI
4/5 maggio 2024
guida ai monumenti
http://www.monumentiaperti.com
5 Maggio 2024
SASSARI
Monumenti Aperti
Comune di Sassari
Assessorato alla Cultura
Monumenti Aperti, 1997 – 2024
MONUMENTI APERTI 2024
4/5 MAGGIO
NURACHI
PORTO TORRES
QUARTU SANT’ELENA
SAN GAVINO MONREALE
SAMASSI
SASSARI
SANT’ANTIOCO
11/12 MAGGIO
ARITZO
ARZACHENA
CARBONIA
DECIMOPUTZU
DORGALI
ESCALAPLANO
IGLESIAS
LUNAMATRONA solo domenica 12
ORISTANO
SAN SPERATE
SANLURI solo domenica 12
SESTU
VILLACIDRO
VILLAPUTZU
18/19 MAGGIO
ALGHERO
CHIARAMONTI
ITTIRI
NUXIS
OVODDA solo domenica 19
PABILLONIS
PLOAGHE
SERRAMANNA
SIMALA
TRIEI
25/26 MAGGIO
ARBUS
CUGLIERI
GAVOI
GONNOSFANADIGA
GUSPINI
MONASTIR
MONTELEONE ROCCA DORIA
NURAMINIS
OLBIA
SAMATZAI
SARDARA
SARROCH
SETTIMO SAN PIETRO
SIDDI
TERRALBA
USSANA
VILLASIMIUS
VILLASOR
12/13 OTTOBRE
BITONTO
19/20 OTTOBRE
FERRARA
AGGIUS
AGLIENTU
BADESI
BORTIGIADAS
CALANGIANUS
LUOGOSANTO
LURAS
SANTA TERESA DI GALLURA
TEMPIO PAUSANIA
TRINITA’ D’AGULTU E
VIGNOLA
VIDDALBA
26/27 OTTOBRE
CAGLIARI
1/2 GIUGNO
ARDAULI
BALLAO
CARLOFORTE
ELMAS
GENURI
NEONELI
PADRIA
SEGARIU
STINTINO
TEULADA
TUILI
foto: Giacomo Brini – nella foto: Teatro Comunale Abbado di Ferrara
Ventottesima edizione
Ormai il traguardo dei trent’anni di vita è sempre meno
lontano. Nel 2024 Monumenti Aperti celebra la sua
XXVIII edizione e il trend fa registrare un segno “più”
nell’Isola: più Comuni (circa 80 quelli che aderiscono
alla rete del progetto), più nuovi ingressi (sono 11), fra
Nord e Sud della Sardegna. Ciò significa più scuole,
più associazioni, più studenti e volontari coinvolti. Più
comunità. Continua, quindi, la crescita di partecipazione e consapevolezza, si allargano i confini di conoscenza delle bellezze del nostro patrimonio culturale.
“Spazi per i sogni”, il tema di quest’anno. Perché ogni
comunità crea, conserva e tramanda, racchiude tesori
da scoprire: un museo, un sito archeologico, una villa
antica o un palazzo storico, un’architettura moderna.
“Sogni”, appunto, che sono stati costruiti e si sono realizzati, e che sono diventati memoria ed eredità culturale. Da trasmettere alle giovani generazioni, il grande
motore, l’anima di Monumenti Aperti, il più importante
– crediamo di poterlo affermare – percorso di educazione al patrimonio che è nato e si svolge nella nostra
regione. Una buona pratica che nel tempo ha attecchito
anche in altri territori nella Penisola. E le prospettive
ci incoraggiano, nel medio e lungo periodo, perché
Monumenti Aperti fa segnare un altro “più”: aumenteranno significativamente le regioni attrici, grazie a un
progetto nazionale in rampa di lancio. Tutto questo – è
più di un auspicio, un passaggio fondamentale concreto – non potrà che sfociare in modo definitivo nella costituzione della Fondazione di Comunità di Patrimonio
denominata proprio come il progetto che ci appartiene.
Prosegue, dunque, il nostro lungo cammino. Come quei
Cammini che amava calcare Linetta Serri, scomparsa recentemente, a cui vogliamo dedicare questa edizione
della manifestazione. Per dieci anni costante punto di
riferimento nella nostra associazione, ha portato in dote
statura intellettuale, spessore umano, passione civile,
insieme al suo bagaglio di esperienze e competenza:
insegnante, rappresentante delle istituzioni regionali,
sindaca del suo paese d’origine, Armungia, presidente dell’Anci Sardegna, sempre al servizio dei cittadini
e delle comunità. Un esempio per Monumenti Aperti.
Da seguire e non dimenticare.
Massimiliano Messina
Presidente Imago Mundi OdV
scuola di libertà
Monumenti Aperti Sassari
Informazioni utili
Fotografa il QR Code e naviga su
http://www.monumentiaperti.com
In copertina: Palazzo Ducale, Sala Giunta
La sala, comunicante con la stanza del Sindaco, è caratterizzata
dal caminetto in marmo con motivi classicisti. La sala Giunta presenta una volta affrescata e pareti tappezzate di colore rosso sulle
quali sono esposte pregevoli opere pittoriche raffiguranti San Gavino (XVII secolo) e l’Arrivo del simulacro della Vergine accolto dai
consiglieri civici a Porto Torres (XVII) secolo.
Foto di copertina e dei monumenti
Archivio fotografico del Comune di Sassari
Impaginazione: Enrico Porceddu (zicodesign.it)
Copertina: Daniele Pani
Codice ISBN 978-88-6469-102-2
LEgENdA
Sito accessibile ai disabili in autonomia
Avvertenze
Eventi (concerto, spettacolo o mostra)
Per maggiori informazioni
http://www.comune.sassari.it
http://www.turismosassari.it
facebook.com/turismosassari
instagram.com/turismosassari
Il tag ufficiale della manifestazione è #monumentiaperti24
Punto Informazioni Monumenti Aperti
Sabato 4 e domenica 5 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 sarà presente in piazza d’Italia l’Infopoint
dove si potranno ricevere informazioni sui monumenti,
sugli eventi e sui percorsi di visita.
Visite guidate con servizio di interpretariato LIS
(Lingua Italiana dei Segni)
In collaborazione con l’Ente Nazionale per la protezione
e l’assistenza dei Sordi ONLUS – Sezione provinciale di
Sassari. Sabato 4 maggio incontro in piazza Castello alle
ore 18. Domenica 5 maggio incontro in piazza d’Italia
alle ore 15 e 18.
ELENCo dEI SItI ALLE PAgINE 10-11
MAPPA dEgLI ItINErArI AL CENtro dEL LIBrEtto
orario delle visite nei siti
Salvo diverse indicazioni i monumenti saranno visitabili
sabato 4 maggio dalle 17 alle 21 e domenica 5 maggio
dalle 10 alle 21.
Gli orari sono indicati in ogni pagina della guida.
Nelle chiese le visite verranno sospese durante le funzioni religiose.
gli orari di apertura di alcuni monumenti potrebbero non coincidere con quelli della manifestazione. gli
orari speciali sono indicati in corrispondenza delle
singole schede.
Bus turistico
Bus turistico scoperto gratuito (28 posti)
Tour panoramico di 50 minuti
Sabato 4 maggio: ogni ora dalle 17 alle 20
Domenica 5 maggio: ogni ora dalle 10 alle 13
e dalle 17 alle 20
Partenza da piazza d’Italia.
La guida turistica a bordo illustrerà ai passeggeri la storia
e le tradizioni della nostra città.
In collaborazione con l’Azienda Trasporti Pubblici di
Sassari
Imago Mundi OdV
Monumenti Aperti Sassari
Monumenti Aperti 2024
Eventi
SABAto 4 MAggIo
ore 16 – Piazza Castello – Raduno degli studenti
ore 16.30 – Piazza Castello
Fanfara del 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari
dalle 17 alle 20.30 – Palazzo d’Usini
Biblioteca Comunale di Sassari
Intermezzi musicali – Studenti del Liceo Classico, Musicale e Coreutico “D.A. Azuni”
dalle 17 alle 21 – MUNISS
Museo di Ateneo dell’Università di Sassari
Via Piandanna 4
Laboratori di Entomologia, rivolto a curiosi di tutte le
età: “Insetti cibo del futuro?”
Dipartimento di Agraria – Università degli Studi di Sassari
ore 19 – Palazzo Infermeria San Pietro (giardino)
Largo Infermeria San Pietro
Monumenti Aperti in musica. Concerti per la cultura
Insieme Vocale Nova Euphonia
dalle 21 alle 23 – Scuola primaria di San donato
Percorso teatrale con il ricordo di Franco Enna, alcune
donne mitologiche sarde (Sa Coga, Sas Panas, S’Accabadora e le Janas) e gli antichi mestieri della vecchia Sassari.
Istituto Comprensivo San Donato
SABAto 4 E doMENICA 5 MAggIo
Sabato 4 maggio dalle 17 alle 21
domenica 5 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21
Casa del gremio dei Muratori, Corso F. Vico n. 14/A
Visita guidata a cura del Gremio dei Muratori
Sabato 4 maggio dalle 17 alle 20
domenica 5 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20
Palazzo dell’Università
Visite guidate ogni ora per bambini tra i 3 e gli 11 anni a
cura degli studenti dell’Università degli Studi di Sassari
– Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione. Al termine del percorso i bambini riceveranno
un attestato di partecipazione con l’augurio di essere
futuri studenti universitari.
Statua di giovane Bacco
esposta nelle Stanze del Duca
6 PalazzoImago
Mundi OdV
Ducale.
ore 18 – Palazzo dell’Insinuazione
“C’era una volta”
Performance di danza e canto sul mondo delle fiabe a
cura della Scuola di danza, musical e teatro Scarpette
Rosse® ASD e APS di Sassari diretta da Laura Deriu e
Margherita Massidda
Archivio Storico del Comune di Sassari
Monumenti Aperti Sassari
ore 19 – Palazzo dell’Insinuazione
“Se puoi sognarlo puoi farlo”
Presentazione del libro “Tutto si allena”, 30 storie di
persone che hanno cambiato la loro vita grazie a Camminata Metabolica® – Intervengono Claudia Arobba e
Roberto Biondi, trainers di Camminata Metabolica® per
Sassari e provincia.
Archivio Storico del Comune di Sassari
doMENICA 5 MAggIo
dalle 10 alle 14 – Palazzo d’Usini
Biblioteca Comunale di Sassari
Intermezzo musicale
Studenti del Liceo Classico, Musicale e Coreutico “D.A. Azuni”
dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19
Padiglione tavolara – Salone delle Botteghe
Laboratorio orafo in collaborazione con l’impresa artigiana Raffaele Pirisi di Fonni
Confartigianato Imprese Sassari
dalle 11 alle 13 – Biblioteca Universitaria di Sassari
Presentazione del libro di Antonio Arcadu e Daniele Dettori
“La festa della bellezza. La Cavalcata Sarda”
Fotografia a cura di Francesco Merella e Giuseppe Frigau.
L’opera ripercorre le edizioni susseguitesi di anno in
anno, ritrae i suoi protagonisti e porta in luce gli aspetti
meno conosciuti della manifestazione.
Biblioteca Universitaria di Sassari
dalle 17 alle 18 – Casa tomè
Intermezzo musicale
Scuola Civica di Musica di Sassari
ore 17.00 – Partenza dalla sede in via roma, con tappe
all’Istituto Comprensivo Farina – San giuseppe, Palazzo
della Provincia, Palazzo giordano-Apostoli, Palazzo Banco di Sardegna, piazza Castello, piazza Azuni e piazza
tola, duomo di San Nicola. Per terminare a Villa Sant’Elia “Villa La Mimosa”, dove si visiteranno le sale storiche.
“Corsa Futurista” VII Edizione – Sfilata di auto d’epoca
e personaggi con abiti che ricordano la fusione tra l’eleganza Belle Epoque e i furori utopistici delle avanguardie artistiche, con uno sguardo alle tendenze contemporanee. Quest’anno saranno presenti anche i bambini
delle classi quinte dell’Istituto Comprensivo Farina – San
Giuseppe, con abiti del 1930.
Club “Il Volante”
ore 17.45 – Palazzo d’Usini
Presentazione del libro “La Torres è per sempre” di Giovanni Tola
Biblioteca Comunale di Sassari
ore 19.15 – Cattedrale di San Nicola (scalinate)
Monumenti Aperti in musica. Concerti per la cultura
Corale Studentesca Città di Sassari
Imago Mundi OdV
MoStrE Ed ESPoSIZIoNI
SABAto 4 E doMENICA 5 MAggIo
Sabato 4 maggio dalle 17 alle 21
domenica 5 maggio dalle 10 alle 21
Palazzo ducale – Sala duce
Immagini e ricordi del concorso “Il balcone fiorito” nel
centro storico di Sassari. Il Garden Club, trent’anni a difesa
dell’arte e della bellezza: 1994 – 2024
Mostra fotografica
Comune di Sassari in collaborazione con Garden Club
di Sassari
Sabato 4 maggio dalle 17 alle 20 (ingresso gratuito)
domenica 5 maggio dalle 10 alle 20 (ingresso gratuito)
Padiglione Eugenio tavolara
“L’Onda Nuragica”
Arte, Artigianato e Design alla prova della Preistoria
Mostra a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca
Cheri – L’Onda Nuragica esplora l’influsso esercitato dalle
civiltà nuragica e prenuragica sull’arte e la cultura del Novecento e del contemporaneo in Sardegna, esaminando i riflessi del “discorso nuragico” in diversi ambiti della produzione
visuale. Fondazione Nivola e Comune di Sassari in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” – Direzione Regionale Musei Sardegna, l’Università degli Studi di Sassari, e il supporto della Fondazione di
Sardegna, di Bibanca e di ARS / Arte Condivisa in Sardegna
Sabato 4 maggio dalle 17 alle 20.30
domenica 5 maggio dalle 10 alle 20.30
Palazzo d’Usini
Esposizione della copia del 1481 de La Divina Commedia, con incisioni su disegni di Sandro Botticelli
Biblioteca Comunale di Sassari
Sabato 4 maggio dalle 17 alle 21
domenica 5 maggio dalle 10 alle 21
Santuario di Nostra Signora del Latte dolce
Esposizione dedicata alla storia del santuario con esposizione degli ex voto.
Associazione Nostra Signora del Latte Dolce
Sabato 4 maggio ore 18 inaugurazione
domenica 5 maggio dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 20
Biblioteca Universitaria di Sassari – Via Enrico Costa 57
Personale di pittura “Pensiero nomade” di Francesca
Soggiu. Nata a Sassari passa gradualmente dal figurativo all’informale, creando una realtà assolutamente
interiore. “Pensiero nomade” racconta i grandi temi
dell’attualità quali l’immigrazione, la guerra e la condizione femminile.
Biblioteca Universitaria di Sassari
Monumenti Aperti Sassari
Elenco dei monumenti
e degli itinerari
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
1 Palazzo Ducale
a – Le Stanze del Duca
b – Le Cantine del Duca
Cattedrale di San Nicola
Museo Diocesano
Chiesa di San Michele
Archivio Storico Diocesano
Chiesa di San Giacomo
Palazzo dell’Insinuazione
Archivio Storico Comunale “Enrico Costa”
8 Palazzo di Città – Museo della Città
9 Scuola Primaria “San Donato”
dENtro LE MUrA
10 Palazzo Infermeria San Pietro
11 Chiesa di Sant’Andrea
12 Fontana di Rosello
oLtrE LE MUrA
Palazzo Banco di Sardegna
Palazzo Segni
Museo storico della Brigata Sassari
Palazzo della Provincia
Palazzo Giordano Apostoli
Palazzo Fondazione di Sardegna
Biblioteca Universitaria
Casa Santi Angeli
Casa Cugurra
Scuola elementare di San Giuseppe
Villa Sant’Elia (Villa La Mimosa)
Padiglione “Eugenio Tavolara”
Polo museale Santa Maria di Betlem
Cripta della Chiesa di Sant’Agostino
CIttà E tErrItorIo, trA StorIA E NAtUrA
33 MUNISS – Museo di Ateneo dell’Università
degli Studi di Sassari
34 Chiesa della Madonna di Montserrat
35 Museo MAS.EDU
36 Santuario di N.S. del Latte Dolce
37 Chiesa campestre di Sant’Orsola
38 Chiesa di San Gavino Martire in Bancali
39 Chiesa campestre di San Francesco
40 Santuario prenuragico di Monte d’Accoddi
13 Palazzo Quesada di San Sebastiano
14 Palazzo d’Usini – Biblioteca Comunale
Casa Tomè
Palazzo dell’Università
Palazzo di Porta Nuova
Seminario Arcivescovile Turritano
Biblioteca Diocesana
ItINErArI
• Thàmus, Sassari museale e culturale
• Ville Liberty nel quartiere Cappuccini
• I sentieri rurali
• I sentieri naturalistici
Punto Informazioni Monumenti Aperti, Piazza d’Italia
Imago Mundi OdV
Monumenti Aperti Sassari
Itinerari
thàMUS
SASSArI MUSEALE E CULtUrALE
Il nome Thàmus nasce dall’incontro tra il toponimo medievale della città di Thatari e il circuito museale, racchiudendo in sei lettere l’identità, la cultura e la storia
di Sassari.
Il marchio riproduce la decorazione del soffitto dell’atrio di ingresso al teatro del Palazzo di Città, sede del
Museo della Città. Fa inoltre parte del Museo la sezione
“Le Stanze e le Cantine del Duca a Palazzo Ducale”. La
rete culturale Thàmus suggerisce al visitatore un itinerario che coinvolge, oltre al Museo della Città, il Palazzo
Ducale, il Palazzo dell’Insinuazione, il Palazzo d’Usini, il
Palazzo dell’Infermeria San Pietro, la Fontana di Rosello
e, in territorio extraurbano, l’area archeologica di Monte d’Accoddi.
I siti interessati dall’itinerario sono i seguenti:
MUSEo dELLA CIttà
1A Le Stanze del Duca
1B Le Cantine del Duca
8 Palazzo di Città
rEtE CULtUrALE
Museo della Città (1A, 1B, 8)
1 Palazzo Ducale
7 Palazzo dell’Insinuazione
10 Palazzo Infermeria San Pietro
12 Fontana di Rosello
14 Palazzo d’Usini – Biblioteca Comunale
40 Santuario prenuragico di Monte d’Accoddi
Statua del vecchio dormiente,
che rappresenta simbolicamente
Imago
Mundi
OdV Monumenti Aperti Sassari
l’inverno
– Fontana
di Rosello
Monumenti Aperti Sassari
ItINErArIo dELLE VILLE LIBErtY
NEL QUArtIErE CAPPUCCINI
Com’era Sassari ai primi del XX secolo? Dopo la nascita delle prime appendici che si estesero ordinatamente
intorno alla regale piazza d’Italia, una classe di professionisti e borghesi iniziò a guardare al vicino colle di
Cappuccini come luogo ideale dove andare a vivere,
per godere di più luce e di aria pura. E così, in quel momento economico particolarmente prospero che vide
Sassari al centro di scambi commerciali con la Francia
e con gli Stati Uniti, nacque il quartiere di Cappuccini.
famiglie che lì hanno vissuto. Ad esempio, si scopriranno le vicende di un calzolaio molto talentuoso che qui
abitò e lavorò, ma anche la storia di una famiglia che
tanto apprezzò l’aria pulita del nuovo quartiere da immortalarlo con un’iscrizione in latino sulla facciata della
propria casa.
Sabato 4 maggio
Visite guidate alle ore 17–18–19
Domenica 5 maggio
Visite guidate alle ore 10–11–12–15–16–17–18–19
Partenza da viale Caprera 31 angolo viale Trento e conclusione in viale Mameli angolo via Alagon
Visite guidate a cura dell’Istituto Comprensivo Pertini – Biasi
I SENtIErI rUrALI
S. V. Cabbu d’Ispiga, Chiesa campestre di San Francesco, Monte Furru, Viadotto Ferroviario, Valle di Logulentu, Riu Gabaru, Badde Tolta, Filigheddu, S.V. Luna e
Sole, Via del Mirto, Chiesa campestre di San Francesco.
Tra i promotori del Piano di ampliamento del Fosso della Noce del 1916 ci fu l’ingegnere emiliano Teofilo Crovetti che, conquistato dalla bellezza di un’isola ancora
selvaggia, decise di trasferirsi a Sassari con la moglie e
i due figli nella villa che, ancora oggi, per la sua felice
posizione all’angolo tra viale Trento e viale Caprera, dà
il benvenuto nel quartiere.
Nel frattempo in Europa si viveva la Belle Epoque, periodo che si identificò nell’espressione artistica e decorativa dello stile liberty, l’art nouveau parigino, uno stile
che dalla natura e dai fiori traeva ispirazione e che diede origine a forme artigianali e decorative di gran gusto
estetico quali porte in legno, ringhiere in ferro battuto,
pavimentazioni in cementine e vetrate colorate che, a
distanza di un secolo, possiamo trovare a Cappuccini,
quartiere che accoglie la più alta concentrazione di ville
liberty della nostra città.
Nella passeggiata si potranno ammirare gli esterni di
alcune delle più belle ville e si racconterà la storia delle
Imago Mundi OdV
L’Amministrazione comunale di Sassari ha restituito alla cittadinanza una significativa parte del proprio
territorio grazie agli interventi di recupero di alcuni
sentieri abitualmente utilizzati nel passato e che, col
tempo, sono stati completamente dimenticati anche a
causa della fitta vegetazione che li ha ricoperti, rendendoli non più percorribili. I sentieri collegavano diverse
località tra le quali Logulentu, Badde Tolta, Eba Giara,
Filigheddu, Luna e Sole. Paesaggi e sentieri oggi facilmente fruibili, che conservano ancora testimonianze
storiche e passati usi di un territorio ricco di fascino e
ancora poco conosciuto. Gli itinerari, segnalati con la
simbologia del Club Alpino Italiano e numerati grazie
alla collaborazione della sezione di Sassari, permettono
I sentieri rurali
Monumenti Aperti Sassari
inoltre ai visitatori di conoscere agevolmente un’area di
notevole interesse naturalistico. Durante i lavori di ripristino, sono state riscoperte alcune delle antiche opere
di canalizzazione delle acque sorgive. L’area della fonte
Barca nel passato fungeva da asse principale di collegamento tra l’area di Monte Bianchinu e Logulentu. Lì
sono visibili diversi mulini ad acqua, importanti testimonianze di archeologia industriale molitoria ed idraulica:
la valle di Logulentu viene infatti chiamata la “Valle dei
Mulini” ed è da sempre caratterizzata dall’abbondanza
d’acqua e da una lussureggiante vegetazione. Le litologie affioranti in questo settore sono rappresentate da
rocce calcaree del Miocene (da 23,03 a 5,332 milioni
di anni fa). Le campagne di Logulentu erano rinomate
e menzionate dai viaggiatori dell’Ottocento, fra i quali
il Valery che così le descriveva: “La parte più piacevole
dei d’intorni di Sassari è la valle di Logulentu, ridente,
fertile, ricca d’acqua, coltivata ad aranci, ulivi, pioppi e
anche palme le cui tonalità di verde, mescolate addensate, offrono mille gradevoli sfumature”.
orArI dELLE VISItE gUIdAtE (SU PrENotAZIoNE)
Sabato 4 maggio: ore 15
Domenica 5 maggio
Mattina: ore 9.30 – Pomeriggio: ore 15.00
Visite guidate per massimo 50 persone.
Punto di incontro: Chiesa campestre di San Francesco
(Piazzale).
I SENtIErI NAtUrALIStICI
Lago di Baratz
Unico bacino naturale della Sardegna, il Lago di Baratz
è incluso in un’area Z.S.C. (Zona Speciale di Conservazione) e comprende un’area di alto interesse naturalistico e ambientale. L’escursione farà apprezzare le diverse
particolarità di questo territorio, dalla sua storia geologica alle diverse specie vegetali e faunistiche testimoni
della ricchezza in biodiversità di questo luogo speciale.
Sarà inoltre possibile visitare il CEAS Lago Baratz (Centro per l’Educazione Ambientale e la Sostenibilità), punto di riferimento nel territorio per le tematiche relative
all’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile.
domenica 5 maggio 2024
Visite guidate su prenotazione
Visite guidate per massimo 30 persone per gruppo
Durata escursione: 2 ore e 30 minuti circa
Difficoltà: escursione turistica, adatta a tutti
Punto di incontro: CEAS Lago Baratz, Via dei Fenicotteri
25 – Località Baratz
Orario escursioni: mattina ore 10.30; pomeriggio ore 16.00
Prenotazione obbligatoria:
Importante: i partecipanti che intendono portare in
escursione i loro amici a quattro zampe potranno farlo
solo conducendoli al guinzaglio per evitare di disturbare
la fauna selvatica.
Fotografate il QR Code
per prenotare la visita.
Lago di Baratz
Imago Mundi OdV
Monumenti Aperti Sassari
I SItI
Sala consiliare nota anche come Sala Sciuti,
Palazzo della Provincia.
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
Palazzo ducale
Le Stanze del duca
Museo della Città
Piazza del Comune
17.00
21.00
10.00
21.00
Palazzo Ducale
Il Palazzo Ducale fu fatto costruire tra il 1775 e il 1804
da don Antonio Manca, Marchese di Mores e signore di Usini, all’indomani della sua investitura a Duca
dell’Asinara. La residenza fu realizzata abbattendo un
precedente palazzo di famiglia e inglobando nel progetto alcune “case alte” di privati confinanti. Il palazzo dal 1860 al 1878 fu sede della Prefettura prima e
dell’Amministrazione provinciale poi. Dal 1878 divenne
sede del Municipio di Sassari che l’acquistò nel 1900.
L’edificio si sviluppa su tre piani. La facciata presenta
finestre di diversa foggia e le aperture dell’ultimo piano
sono incorniciate da un originale motivo di gusto rococò. Dal portone principale si accede al grande androne
con volte complesse e scalone a tenaglia che portano al
piano nobile, dove si possono ammirare le diverse sale.
Tra queste, l’antica cappella e la sala consiliare, originariamente la sala da ballo e di ricevimento del Duca. L’attuale cortile era un giardino con alberi di aranci e limoni,
con un pozzo di forma circolare sul quale faceva mostra
di sé una statuetta di Bacco circondato da quattro busti
di marmo rappresentanti il sole, la luna, la stella e la
cometa. Oggi queste sculture sono esposte nelle sale
museali de “Le Stanze del Duca” poste al piano terra,
alla sinistra nell’androne del palazzo.
Visite guidate a cura di:
Liceo Statale “Margherita di Castelvì”
Imago Mundi OdV
17.00
21.00
10.00
21.00
La sezione museale “Le Stanze del Duca” a Palazzo
ducale si propone di completare e arricchire la visita
dell’edificio, di illustrare la storia della più importante residenza civile di Sassari e della vita che si svolgeva al suo
interno nella prima metà dell’Ottocento. L’allestimento
si sviluppa su tre stanze collegate tra loro, con ingresso
dall’atrio del palazzo: un percorso suggestivo e scenografico che vuole rievocare l’organizzazione e le funzioni
degli ambienti al tempo del Duca. Il primo vano è dedicato alla storia dell’area nella quale si trova il palazzo: gli
scavi nell’adiacente piazza Santa Caterina hanno infatti
portato alla luce i resti di abitazioni di XV-XVI secolo. Tra
i reperti esposti si ricordano diversi recipienti di maiolica
sassarese e altre maioliche policrome italiane coeve. Le
ultime due stanze sono invece dedicate alle residenze
della famiglia Manca, dal Palazzo d’Usini al Palazzo Ducale, con oggetti che
ne illustrano la vita
quotidiana:
servizi
da mensa di varia
produzione, pentole
e tegami per la cucina, recipienti da dispensa, da farmacia
e per l’igiene personale, ma anche oggetti particolari quali
due pistole. I reperti
prefigurano anche le
relazioni culturali e
commerciali dell’epoca con ceramiche di provenienza
italiana, soprattutto
ligure e napoletana,
provenzale, svizzera
e inglese.
Visite guidate a cura di:
Liceo Statale “Margherita di Castelvì”
Monumenti Aperti Sassari
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
Le Cantine del duca
Cattedrale di San Nicola
Museo della Città
Piazza Duomo
Palazzo Ducale
17.00
21.00
10.00
21.00
Nel corso degli
ultimi decenni, il
Palazzo ducale è
stato oggetto di
diversi interventi
di restauro e valorizzazione, durante
i quali sono state
condotte due campagne di indagini archeologiche,
1985 e 2006, negli
ambienti al piano
terreno distribuiti intorno al cortile centrale. Gli scavi
hanno portato alla luce cinque vani scantinati al di sotto dei piani pavimentali, probabilmente pertinenti ad
abitazioni cinquecentesche abbattute per far posto alla
costruzione del primo palazzo nobiliare dei Manca e,
successivamente, riutilizzate all’interno del nuovo palazzo costruito dal Duca dell’Asinara. “Le Cantine del
Duca” aprono al pubblico una finestra inedita su Palazzo Ducale, sede istituzionale dell’Amministrazione Comunale. Il percorso si snoda lungo una passerella sospesa sulle cantine del palazzo la cui architettura singolare
rende il luogo suggestivo e capace di suscitare grande
emozione. Tra cisterne, pozzi e pozzi neri, attraversa gli
ambienti sotterranei ed è arricchito da pannelli, disegni
e dall’esposizione di una selezione di oggetti recuperati
durante gli scavi archeologici.
Si avvisa che la sezione “Le Cantine del Duca”, per sua
natura, presenta un percorso accidentato (irregolare) e angusto.
Si invitano pertanto i visitatori ad attenersi alla massima cautela
e alle istruzioni sotto indicate, in quanto la visita avviene sotto la
diretta responsabilità dei partecipanti:
• transitare solo nel percorso indicato e secondo le modalità prescritte
• i bambini al di sotto dei 12 anni possono entrare solo se accompagnati
• usare scarpe chiuse e basse
Visite guidate ogni 45 minuti per max 20 persone a cura di:
Liceo Statale “Margherita di Castelvì”
Imago Mundi OdV
17.00
21.00
10.00
21.00
La prima notizia di una chiesa dedicata a “Sanctu Nicola
de Thatari” si trova nel Condaghe di San Pietro di Silki
risalente ai primi del secolo XII. Dopo la metà del XIII
venne edificato un tempio di stile romanico-pisano, del
quale rimangono la parte inferiore del campanile e un
tratto di muro nella sagrestia aragonese. La traslazione
canonica della sede metropolitana da Turris a Sassari
avvenuta giuridicamente nel 1441 pose il problema di
una nuova cattedrale. Il progetto di riedificazione andò
in porto solo nel 1480. L’edificio romanico, del quale
resta soltanto il campanile, venne abbattuto quasi per
intero e al suo posto venne edificato l’attuale in stile
gotico catalano. Il complesso si presenta innalzato su
pianta ad unica navata e divisa in due campate maggiori e una minore. All’incrocio col transetto si erge la cupola. Nel retro dell’altare in un ambiente in parte coevo
alla costruzione e in parte tardivo (XVIII sec.) si trova il
coro, pregevole opera lignea di ebanisti sassaresi della
seconda metà del secolo XVII. Lungo la navata si aprono quattro cappelle per parte. Originariamente avevano volte a crociera ed erano collegate con apertura ad
arco a sesto acuto. L’imponente facciata barocca, di notevole impatto ornamentale, venne innalzata i primi del
XVIII secolo e sostituì quella gotica a capanna con rosone e tre aperture ad archi a sesto acuto, una centrale e
due minori laterali. Il complesso ospita la sezione “Ori,
Argenti e Paramenti” del Museo Diocesano di Sassari,
mentre all’interno della chiesa si
ammirano la tavola trecentesca
della Madonna
col Bambino, il
coro ligneo e il
mausoleo funebre neoclassico
del Conte di Moriana.
Visite guidate a cura di:
Liceo Scientifico Statale “Giovanni Spano”
(visite sospese durante le funzioni religiose)
Monumenti Aperti Sassari
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
Museo diocesano
Chiesa di San Michele
Piazza Duomo
Piazza Duomo
17.00
21.00
10.00 16.00
13.00 21.00
17.00
21.00
10.00 16.00
13.00 21.00
Il Museo Diocesano di Sassari
consta di tre sezioni. La sezione Ori, argenti
e paramenti è
ospitata
nella
Cattedrale
San Nicola presso la sagrestia
aragonese
dei Beneficiati,
nell’aula capitolare e nei locali
dell’antico archivio capitolare. In
questa sezione
sono esposti antichi paramenti
liturgici, preziosi
oggetti storicamente appartenenti al Duomo
e ciò che resta dei gioielli dell’Assunta, acquisiti in un
arco di tempo che va dal XVI al XX secolo. Le altre due
sezioni del Museo sono ospitate nella Chiesa di San Michele, che accoglie dipinti dal XVI al XVIII secolo e sculture lapidee dal XVII al XIX secolo. Al centro dell’aula
è collocato il letto della Vergine Assunta nella figurazione della Dormitio Virginis. Nella cripta è ospitata la
cosiddetta sezione archeologica e della pietà popolare,
che presenta elementi architettonici della fase romanica
gotica, lapidi tombali e reperti ceramici, vitrei e metallici, oggetti devozionali ed elementi di abbigliamento
recuperati durante gli scavi archeologici effettuati tra il
1984 e il 1991.
Eretta nel Settecento, la chiesa si trova di fronte alla
Cattedrale di San Nicola. Anticamente era intitolata a
San Gavino, poiché in essa ebbe sede la confraternita
dei Bainzini (Bainzu è il nome di Gavino in dialetto logudorese), istituita nel 1616 in seguito al ritrovamento
dei corpi dei martiri Gavino, Proto e Gianuario durante
gli scavi del 1614 nella Basilica di San Gavino in Porto
Torres voluti dall’arcivescovo Manca Cedrelles. All’interno lo stemma austriaco con aquila bicipite e il motto
«quis ut Deus», situato nel lato destro della navata, attesta che la chiesa attuale è stata costruita tra il 1708 e il
1717. La chiesa è a un’unica navata coperta con volta a
botte e con abside semicircolare. Ai lati vi sono due cappelle. Il retablo ligneo è collocato nella prima cappella a
sinistra ed è composto da quattro nicchie: San Michele
(in alto) mentre affronta Satana; in basso San Gavino (al
centro), San Gianuario (a sinistra) e San Proto (a destra).
Da questa cappella si accede alla cripta che si estende a corridoio per
tutta la lunghezza
della chiesa. La sua
costruzione risale al
1600 e imita chiaramente la cripta
coeva
esistente
nella Basilica di San
Gavino a Porto Torres dove sono custodite le reliquie
dei martiri turritani.
Ospita la quadreria
e la sezione nota
come archeologica
e della pietà popolare del Museo Diocesano di Sassari.
Visite guidate a cura di:
Liceo Scientifico e Linguistico Statale “Guglielmo Marconi”
Visite guidate a cura di:
Liceo Scientifico e Linguistico Statale “Guglielmo Marconi”
e Cooperativa Aretè
Imago Mundi OdV
Monumenti Aperti Sassari
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
Archivio Storico
diocesano
Chiesa di San giacomo
Piazza Duomo
Piazza Duomo
17.00
21.00
10.00 16.00
13.00 21.00
17.00
21.00
10.00
21.00
L’Archivio Storico Diocesano è stato istituito
dall’arcivescovo mons.
Salvatore Isgrò il 21 giugno 1984. È confluito
in esso il materiale delle parrocchie storiche
della Diocesi (Fondo
Quinque Libri), quello
della Curia Arcivescovile
(Fondo Arcivescovile),
quello dell’Archivio del
Capitolo (Fondo Capitolare), quello delle
cause (Fondo Tribunale)
e una pregiata raccolta
di circa 300 pergamene,
per lo più documenti
pontifici che vanno dal 1441 al 1950. Il versamento più
notevole per numero e valore storico-culturale è stato
quello dei Quinque Libri, ovvero le registrazioni di atti
di battesimo, matrimoni, morti, cresime e stati delle anime effettuate dai parroci a partire dalla fine del ‘500
fino ai primi del ‘900 delle 33 parrocchie storiche della
Diocesi. L’esigenza primaria è stata quella del riordino,
inventariazione, tutela e valorizzazione del materiale in
modo da renderlo fruibile dagli studiosi e utenti. Per
preservare gli originali è stato necessario in un primo
momento microfilmarli e successivamente digitarli. Il
risultato di tale operazione sono 1.107 bobine per un
totale di 167.527 fotogrammi, 52.976 dei quali riguardano le cinque parrocchie di Sassari.
La digitalizzazione ha interessato i Quinque Libri e attualmente alcune serie consistenti del Fondo Capitolare
ed Arcivescovile. Essi possono essere consultati su due
lettori di microfilm e dodici postazioni informatiche nella sede in piazza Duomo n. 3.
La chiesa di San Giacomo è di fondazione duecentesca,
come attesta la lapide che ricorda lavori promossi nel
1269 dal Pievano D. Pietro Fata, ora esposta al Museo
Archeologico Nazionale “G. A. Sanna” di Sassari. Dal
1568 è sede della Confraternita della Orazione e Morte
che, costituita da Cavalieri, si dedicava all’assistenza agli
infermi e a opere di misericordia quali il seppellimento
dei morti. La chiesa, esternamente contraffortata e dalla facciata semplice, si presenta internamente ad aula
unica coperta con volta a botte. Quest’ultima, realizzata nei primissimi del Seicento, unitamente alla maggior
parte del corpo della fabbrica, rappresentò all’epoca un
modello costruttivo che, nonostante il crollo e la pronta
ricostruzione della volta, venne applicato in successive
realizzazioni di chiese presenti in città. Alle pareti laterali dell’aula sono visibili i primi due altari settecenteschi dedicati a San
Maurizio e alla Santa
Croce, quest’ultimo
proveniente
dalla
distrutta Chiesa di S.
Elisabetta, mentre
più avanti, intorno
al 1780, furono realizzati da stuccatori
piemontesi i due
altari in stile barocchetto di gusto rocaille, raro esempio
di questo tipo in
città. Esternamente,
di lato alla facciata,
si trova la cosiddetta
“Casa del Rettore”,
edificio dalla fronte
architettonica classicista.
Visite guidate ogni ora (max 15 persone) a cura di:
Liceo Scientifico e Linguistico Statale “Guglielmo Marconi”
Visite guidate a cura di:
Convitto Nazionale Canopoleno – Licei
Imago Mundi OdV
Monumenti Aperti Sassari
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
Palazzo dell’Insinuazione
Palazzo di Città
Archivio storico comunale “Enrico Costa”
Museo della Città
Via Insinuazione, 31/33
Corso Vittorio Emanuele II
17.00
21.00
10.00
21.00
Col Regio Editto del 15 maggio 1738 le Città Regie,
insieme a pochi centri dell’Isola, divennero sede delle
cosiddette Tappe di Insinuazione. Gli uffici e gli archivi
dell’Insinuazione presiedevano alla registrazione e alla
conservazione delle copie degli atti rogati dai notai
operanti nell’ambito di una determinata circoscrizione
territoriale. A Sassari, l’archivio dell’Insinuazione venne
ospitato nella stessa Casa Comunale sino al 1755, quando si deliberò di creare un archivio esclusivo per questa
documentazione e di riadattare e sopraelevare i locali
di un antico deposito del grano di proprietà del nobile
Esgrecho. Nel 1874 si diede il via alle consistenti opere
di ampliamento e riattamento delle strutture seicentesche, che portarono il palazzo dell’Insinuazione alle
forme attuali. Nel 1885
l’edificio venne ceduto
dall’Amministrazione
Comunale al Consiglio
Notarile, per ospitare
l’Archivio Notarile, funzione che assolse sino
1985. In tale data fu riacquistato dall’Amministrazione Comunale per
farne la sede dell’Archivio Storico Comunale.
L’archivio fu successivamente dedicato alla
celebre figura del letterato e giornalista Enrico
Costa che fu custode e
responsabile del complesso tra il 1894 al
1909, anno in cui morì
all’età di 68 anni.
17.00
21.00
10.00
21.00
Il Palazzo di Città venne ricostruito tra il 1826 e il 1829
su progetto dell’architetto piemontese Giuseppe Cominotti. La facciata sul Corso Vittorio Emanuele II si
caratterizza per il purismo neoclassico delle forme. Le
sale del Palazzo di Città offrono al visitatore un percorso
espositivo museale che dona un’immediata rappresentazione dei luoghi, della memoria e dell’identità cittadina. Dall’ingresso principale, attraverso il foyer, si accede
allo storico Teatro Civico, ispirato al Teatro Carignano di
Torino. In occasione di Monumenti Aperti l’associazione
Quiteria accompagnerà il pubblico in un viaggio nella
vita di Giuseppe Cominotti, raccontando fatti e aneddoti aventi lo stesso filo conduttore: “Amor ch’al cor
gentil: storia di una passione contrastata all’ombra del
Palazzo di Città”.
Inoltre il Gremio dei Massai racconterà l’indissolubile
legame con il Palazzo che vede il suo culmine in occasione della Discesa dei Candelieri con il brindisi “a
zent’anni” del 14 agosto.
Visite guidate ogni ora (max 20 persone) a cura di:
Istituto Tecnico Industriale “G.M. Angioy”
e Associazione Quiteria in collaborazione con il Gremio
dei Massai.
Per prenotare la visita inquadra il QR Code:
Visite guidate a cura di:
Liceo Scientifico Statale “Giovanni Spano”
Imago Mundi OdV
Monumenti Aperti Sassari
NEL CUorE dEL CENtro StorICo
dENtro LE MUrA
Scuola primaria
“San donato”
Palazzo Infermeria
San Pietro
Largo Infermeria San Pietro
Via Alessio Fontana
21.00
23.00
10.00 15.00
13.00 21.00
L’edificio scolastico di San Donato, costruito tra il 1913
e il 1922, è stato progettato dall’ingegner Silvio Sanna, risultato vincitore di un concorso bandito nel 1905
dall’amministrazione comunale dell’epoca. Il complesso
si caratterizza per il suo aspetto monumentale rispetto
alle costruzioni circostanti. L’edificio si sviluppa su un
modello planimetrico a U, con lo stile aulico tipico degli
edifici scolastici del tempo. Il corpo, compatto su tre
livelli, presenta un’ampia facciata, conclusa da un cornicione aggettante e messa in evidenza dalle aperture
dove si ripetono gli archi ribassati, che diventano tre
nella parte centrale.
La scuola più antica di Sassari racconta la vita del centro
storico, dal fascismo ai giorni nostri, attraverso ricordi
e documenti dei tanti insegnanti e bambini che sono
cresciuti all’interno delle sue accoglienti mura.
Visite guidate a cura di:
Istituto Comprensivo “San Donato”
Imago Mundi OdV
17.00
21.00
10.00
21.00
primo
nucleo
dell’Infermeria venne
edificato per volontà
e con il contributo
di donna Elena della Bronda verso la
metà del XVII secolo.
L’edificio, destinato
ad accogliere e assistere malati, poveri
e bisognosi, venne
affidato ai Frati Francescani Osservanti di
San Pietro di Silki. Il
complesso era inserito in un isolato a forte
concentrazione abitativa e commerciale,
localizzato in prossimità del primo nucleo
insediativo della Thatari medievale. Alla
fase secentesca sono
riferiti gli spazi della
mensa e della cappella; il complesso fu successivamente trasformato tra
il 1892 e il 1896. Nell’Ottocento l’Infermeria passò dal
governo dei conventuali di San Pietro ai padri Carmelitani. Nel 1866 il Comune decise di destinare l’edificio e
il giardino a sede di Asilo Infantile. Ubicato a pochi passi
dal convento delle Monache Cappuccine, nello slargo
che conduce alla vicina chiesa di Sant’Apollinare, il palazzo si eleva su tre piani ed è dotato di scantinati e di
giardino interno. L’edificio ha inglobato nel corso degli
anni edifici preesistenti che testimoniano il fervore delle
attività quotidiane e di commercio, a cui erano destinati
locali quali depositi, forni e cisterne.
Visite guidate a cura di:
FIDAPA Sezione di Sassari
International Inner Wheel Club di Sassari
Monumenti Aperti Sassari
dENtro LE MUrA
dENtro LE MUrA
Chiesa di Sant’Andrea
Fontana di rosello
Corso Vittorio Emanuele II
Corso Trinità
17.00
21.00
10.00
21.00
17.00
21.00
10.00
21.00
Lungo il Corso Vittorio
Emanuele II si incontra sul
lato destro la chiesa barocca di S. Andrea, sede
della Confraternita del
Santissimo
Sacramento.
La costruzione dell’edificio
venne patrocinata e finanziata dal medico di origine
corsa Vico Guidoni, che qui
vi venne sepolto nel 1647
e ricordato con una lapide
esposta nel presbiterio. La
chiesa venne edificata a
partire dal 1650 proprio di
fronte all’imbocco della Via
dei Corsi, strada nella quale risiedeva storicamente
una folta colonia di abitanti
di origine ligure provenienti dalla Corsica, per i quali
la chiesa e la Confraternita rappresentavano un punto
di riferimento. Esternamente la facciata venne conclusa entro il 1715 circa, secondo uno stile barocco tardo.
L’interno, voltato a botte, presenta sui lati due cappelle
per parte, all’interno delle quali sono inseriti altari in
stucco dipinti che si caratterizzano per le colonne tortili
nere che inquadrano, nella prima cappella detta della
S. Croce, il bellissimo Crocifisso seicentesco di scuola
napoletana, mentre nelle restanti sono esposte tele rispondenti alle esigenze celebrative della Confraternita.
Le opere pittoriche di scuola ligure rappresentano una
San Giorgio e il drago e la Vergine con i Santi Giovanni
Battista e Gerolamo; le altre due, invece, i Santi legati alle esigenze dottrinarie della Confraternita quali: S.
Rosalia, S. Rocco e S. Biagio. Dalla sagrestia, nella quale
spicca il seicentesco ritratto su tela del donatore Don
Vico Guidoni, si accede al piano superiore nel quale
sono custoditi importanti documenti e suppellettili.
Nominata nel Codice degli Statuti duecenteschi, la fontana di Gurusele o Gurusello è stata nel corso dei secoli
oggetto di particolari cure e attenzioni da parte della città di Sassari. Non si conosce la forma che dovette avere nel Cinquecento, ad eccezione del fatto che l’acqua
fuoriusciva attraverso dodici cantaros di bronzo. Tra il
1605 e il 1606 assunse il volto che in buona parte ancora
oggi conserva e che si può vedere raffigurato nel quadro
del pittore fiammingo Johan Bilevelt conservato nella
Chiesa di Santa Caterina. La fontana si configura come
un’allegoria del fluire del tempo espressa attraverso una
simbologia che richiama, con le sue quattro statue, le
stagioni, mentre le dodici bocche da cui fuoriesce l’acqua rappresentano i mesi. In seguito ai danneggiamenti
inferti al monumento durante i moti antifeudali del 1795,
furono distrutte tre delle quattro statue originarie. L’unica statua sopravvissuta, rappresentante
la Venere Bagnante, è
custodita a Palazzo di
Città, sede del Museo
della Città. Nel 1828
si fecero realizzare dal
marmoraro carrarese
Giuseppe Perugi le
statue delle stagioni
oggi visibili. Nell’Ottocento, in luogo della
struttura metallica che
sorreggeva la statua di
San Gavino, si costruirono le due arcate che
sorreggono una copia
della statua originale,
andata perduta nel
corso degli anni Quaranta.
Visite guidate a cura di:
Convitto Nazionale Canopoleno – Licei
Visite guidate a cura di:
Istituto comprensivo “Brigata Sassari”
Imago Mundi OdV
Monumenti Aperti Sassari
dENtro LE MUrA
dENtro LE MUrA
Palazzo Quesada
di San Sebastiano
Palazzo d’Usini
Via Mercato 1
Piazza Tola
17.00
20.30
10.00
21.00
Biblioteca Comunale
17.00
20.30
10.00
20.30
Costruito nella prima metà del XIX secolo da Don Carlo
Quesada Marchese di San Sebastiano, il palazzo sorge
in via Mercato e fronteggia il largo San Sebastiano. Il
palazzo era destinato al figlio secondogenito del Marchese, Don Ignazio Quesada Conte di San Pietro, che
nel 1852 ne divenne proprietario. Il progetto si deve a
illustri architetti operanti in città nella prima metà del
XIX secolo, quali Giuseppe Cominotti, allora occupato
alla riedificazione del teatro annesso al Palazzo Civico, il Frate Antonio Cano e il genovese Felice Orsolini. Successivi lavori di ampliamento furono conclusi nel
1911. La grande facciata su via Mercato presenta undici
aperture per piano e il piano terreno è caratterizzato
da listellature orizzontali parallele dove si aprono gli ingressi ad ampi magazzini. Al centro, in finta simmetria,
è il portone principale ricavato in quello che probabilmente
era l’accesso a una torre esterna all’antica cinta muraria della
città di Sassari, come si evince
dagli antichi cardini in pietra
ancora visibili all’interno dell’atrio. L’interno presenta un atrio
imponente caratterizzato dalle
belle decorazioni ottocentesche a finti stucchi dipinti e dal
bel pavimento in battuto veneziano novecentesco. La scala a
tenaglia ha i gradini in ardesia e
porta direttamente al piano nobile, quello di rappresentanza,
che ospita sin dal 1875 il Circolo Sassarese. Nel piano nobile
sono presenti le sale di rappresentanza con interessanti arredi
d’epoca quali mobili, lampadari,
vari salotti e una sala da ballo di
quasi 100 metri quadrati, la più
grande della città.
Il palazzo, che si
affaccia su piazza
Tola, fu riedificato
nel 1577 per conto di don Jayme
Manca su precedenti strutture tardo gotiche. Esso
rappresenta
Vico Mossa la massima espressione
di architettura civile sassarese del
XVI secolo. Palazzo d’Usini ha subito nel corso dei
secoli
numerose
modifiche che, oltre all’aggiunta del
terzo piano risalente al XVIII secolo, hanno riguardato anche le aperture
laterali al grande portale. La facciata presenta il portale
con architravi che includono l’iscrizione dedicatoria e la
serie delle finestre, di uguale foggia anche se differenti
per dimensioni, caratterizzate da mostre a bugnato e
a punte di diamante. Sull’architrave un’incisione riportante l’anno di costruzione, mentre ai lati del portale
sono visibili i due stemmi della nobile casata dei Manca,
uno scudo su cui spicca un braccio armato. Superato il
portale si accede all’androne a volta spezzata sul quale
si aprono gli archi a tutto sesto. Il palazzo venne acquisito dall’Amministrazione Comunale nel 1861 e divenne
sede della Casa Comunale del governo piemontese in
città dal 1879 al 1900. In seguito ospitò la Prefettura,
una scuola e uffici comunali. Attualmente è la sede della Biblioteca Comunale.
Visite guidate a cura di:
Liceo Classico, Musicale e Coreutico “D.A. Azuni”
Visite guidate a cura di:
Liceo Statale “Margherita di Castelvì”
Imago Mundi OdV
Monumenti Aperti Sassari
VIALE KENNEDY
Vicol
Maria
INFERMERIA
SAN PIETRO
drato
Via Qua
Largo
VIA PIANDANNA
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Corso M
CHIESA
SANT’AGOSTINO
32 CRIPTA
Via Francesco M
BIBLIOTECA DIOCESANA
SEMINARIO
ARCIVESCOVILE TURRITANO
PALAZZO 17
PORTA NUOVA
PALAZZO
DELL’UNIVERSITÀ
UNIVERSITÀ
Via Sisini
di Savoia
Viale Pasqua
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TAVOLARA
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Costa
Viale
Via E
nrico
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Costa
di Savo
Via O
Via 4
Viale
VILLA
SANT’ELIA
Via R
Via M
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Elenco dei siti alle pagine 10-11
Piazza d’
Corso M
argheri
i Cav
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n so C
Via C
CUGURRA
PALAZZO SEGNI
SCUOLA ELEMENTARE
SAN GIUSEPPE
Via Quarto
Piazza d’
CHIESA DELLA MADONNA
DI MONTSERRAT
Via Francesco Muro
S.V CÀBBU D’ISPIGA – SAN FRANCESCO
Via R
PIAZZ
FIUM A
BIBLIOTECA
UNIVERSITARIA25
Via E
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FONDAZIONE
DI SARDEGNA
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SAN FRANCESCO
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DELLA
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BANCO
DI SARDEGNA
Viale
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Via C
PALAZZO
GIORDANO
APOSTOLI
Cas ZZA
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MUSEO STORICO
DELLA
BRIGATA SASSARI
Via Luigi Luzzatti
PIAZZA
AZUNI
Felice Cavallotti
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PALAZZO
Via dell’Insin DELL’INSINUAZIONE
CASA 15
TOMÈ
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Via Michel
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Vicolo Lombar
MUSEO MUNISS
CHIESA DI
SAN GIACOMO
Via Maddalenedda
Punto informazioni
Monumenti Aperti
Piazza d’Italia
Corso Vittorio Emanuele II
PIAZZA
PALAZZO
D’USINI
PALAZZO QUESADA
DI SAN SEBASTIANO
Tries
PALAZZO
MUSEO
1 DUCALE
Via Pazzola
DIOCESANO
itana
3 1a STANZE 1b CANTINE Via Turr
ARCHIVIO STORICO
DEL DUCA
DEL DUCA Capo d’Oro
rritana
DIOCESANO 5
PIAZZA DUOMO Via Tu
2 CATTEDRALE
SAN NICOLA
CHIESA
DI SAN
PIAZZA
MICHELE
Via M
Via Amsicora
l Merc
Via a
PALAZZO
DI CITTÀ
Piazza
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Via Alberto Lamarmora
CHIESA DI
SANT’ANDREA
POLO MUSEALE
SANTA MARIA DI BETLEM
Piazza Santa
l Fio
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Via San Carlo
Via delle Muraglie
FONTANA DI
ROSELLO
Corso della Trin
Via San Cristo
SAN DONATO 9
CHIESA DI
SAN GAVINO MARTIRE
IN BANCALI
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SCUOLA V ttor
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D’ACCODDI
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Via Aurel
SANTUARIO DI
N.S. DEL LATTE DOLCE
esco Cano
Corso
Via Pigozzi
Via San S
Vicolo Chiuso
llinare
t’Apo
MUSEO
MAS.EDU
Via Antonio Canopolo
VIALE SANT’ORSOLA
’Elisabetta
Via al Carmine
CHIESA
SANT’ORSOLA
Via dell’A
Vicolo Chiuso
Via dei Gre
Via 25 Aprile
Via Padre Zirano
Via C. Battisti
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Via San
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Via Infermeria
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San P
puccine
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Via al Rosello
Via C
Via U
Via Arborea
Via Arborea
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Via Se
Via delle C
aglia
Via C
Via Ramai
Vicolo Sassu
Via P
olite
Sassari
Via Brigata
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Via G
aglia
Via C
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Trento
Via Santa C erina
Viale
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Via Gavin
Via Ozi
tintin
Via S
Via Sebastiano Satta
Viale
Via Roland
Via Sedi
Via Eu
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volara
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Via Po
Via Brig
Viale Italia
Viale Italia
iusep
Via G
Via N
Via G
Via A
lio De
ffenu
Via At
iorgio
Aspro
Via G
Via A
Via G
iorgi
Via A
alilei
Ma aglia
lileo
Via G
dENtro LE MUrA
dENtro LE MUrA
Casa tomè
Palazzo dell’Università
Piazza Azuni, 13
Piazza Università
17.00
20.00
10.00 15.00
13.00 20.00
17.00
21.00
10.00
21.00
Posta alla confluenza della piazza Azuni con il Corso Vittorio Emanuele, Casa Tomè si eleva su quattro piani.
Al terreno si apre il portale centinato, inquadrato da
due lesene ioniche e un’aggettante cornice modanata;
segue il piano primo, libero da qualsiasi decorazione. Il
secondo piano e il terzo sono uniti da una paramento
a fasce bugnate orizzontali, scandito in quattro specchi da cinque lesene parimenti bugnate, con quattro
balconi con ringhiere in ferro battuto al piano secondo
e altrettanti poggioli dalle elaborate ringhiere in ferro
all’ultimo piano. Il secondo piano è occupato interamente dal grande appartamento padronale, con un’ala
di parata composto da galleria, studio e sala di ricevimento. Il restauro ha restituito agli interni le cromie e le
decorazioni a stucco d’epoca creando un’atmosfera da
“Belle Epoque”. L’immobile nella seconda metà dell’Ottocento appartenne al Barone Cesare Giordano Apostoli (Sassari 1832 –
Civitavecchia 1920)
e poi al fratello Andrea Giordano Apostoli (Sassari 1833
– Venezia 1924). A
metà Anni Venti del
Novecento fu acquistato dal Commendator Giuseppe
Tomè (Sassari 1890
– Bogliasco 1966),
commerciante e collezionista d’arte, che
alla morte nominò
suo erede il Comune di Sassari. Oggi
è sede della Scuola
Civica di Musica di
Sassari di recente
istituzione.