
(AGENPARL) – mer 24 aprile 2024 SICCITA’. IL MINISTRO NELLO MUSUMECI A “GIU’ LA MASCHERA”
(RADIO 1 RAI): “LA SICCITA’ E’ UNA PRIORITA’ CHE VA
AFFRONTATA CON UNA PROGRAMMAZIONE SANA, SERIA E
COSTRUTTIVA”
Roma, 24 aprile 2024
“La siccità è una priorità che va affrontata non in termini di emergenza, ma con una
programmazione sana, seria, concreta e costruttiva”. Lo ha affermato il Ministro per
la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, nel corso della
trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da Marcello Foa
e dedicata al tema “Incubo siccità: manca l’acqua o la sprechiamo?”.
“Quando sono stato eletto presidente della Regione Sicilia”, ha esordito il Ministro
Nello Musumeci, “l’autorità di bacino non era stata ancora istituita. Questo dà l’idea
di quale sia stato l’approccio nel passato con il problema acqua. Ben 18 delle 25
dighe dell’Isola non erano mai state collaudate ne liberate dai fanghi che si
consolidano. Questa è in generale la situazione che ha caratterizzato la situazione
delle dighe in Sicilia, ma anche in Italia, colpa anche di un certo ambientalismo
fanatico”.
Secondo Musumeci “vediamo l’acqua scorrere verso il mare, invece di accumularla e
utilizzarla quando l’acqua manca. Riqualificare le reti idriche è una delle priorità. In
passato certa politica ha preferito fare le cose per le quali si tagliava il nastro, mentre
riqualificare una rete idrica non presupponeva il taglio del nastro. Questo Governo
appena insediato ha istituito la cabina di regia della crisi idrica. Dire che se è solo
colpa del cambiamento climatico è una scusa non plausibile e credibile. Bisogna
cercare di capire quali sono le infrastrutture idriche necessarie dal nord al sud.
Dobbiamo cominciare da 50 infrastrutture. Questo ha deciso la cabina di regia di cui
faccio parte. Si tratta di infrastrutture complesse che richiedono 5 / 6 anni di tempo
per essere realizzate. Stiamo individuando quali risorse individuare. Poi dobbiamo
chiedere alle regioni quali sono le priorità. Serve una sensibilizzazione a livello
locale. Il paradosso è che prima c’erano le risorse e non i progetti. Oggi invece
mancano i progetti e non le risorse. Molte risorse messe a disposizione non vengono
utilizzate”.