
(AGENPARL) – mar 23 aprile 2024 *Legge 194, a difesa del diritto e della libertà*
Il diritto all’aborto, soprattutto nel 2024, dovrebbe essere un tema già
definito, assimilato ed accettato; invece, vi sono ancora dibattiti che
sollevano questioni che ormai consideravamo capite e risolte in seguito
alla legge numero 194, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 22 maggio del
1978.
Tale legge, di cui tanto si sente parlare ultimamente, nacque per diversi
motivi ma uno dei principali è stato il riconoscimento del diritto delle
donne di avere il controllo sul proprio corpo; dunque non si tratta di
questioni di opinioni personali ma di una questione di autonomia
individuale e libertà per le donne, donne che vivono in una societá che
dovrebbe promuovere l’uguaglianza di genere, che deve e dovrà continuare ad
essere un pilastro fondamentale, poiché sostenere tale diritto significa
riconoscere la complessità delle situazioni in cui le donne potrebbero
trovarsi.
Ci sono molte ragioni per cui una donna può scegliere di interrompere una
gravidanza tra cui problemi di salute, violenza sessuale, instabilità
finanziaria o semplicemente il desiderio di non diventare madre in quel
momento della propria vita. Sarebbe inammissibile e irragionevole togliere
a migliaia di donne la possibilità di scelta, la possibilità di potersi
recare in centri sicuri e specializzati senza dover affrontare ostacoli
legali o sociali per accedere a un servizio sicuro e legale.
Prima dell’approvazione delle leggi sull’aborto, molte donne affrontavano
gravi rischi per la salute e la vita, cercando aborti illegali e non
sicuri; garantendo l’accesso all’aborto, dunque, si riduce
significativamente il tasso di mortalità materna e si previene alle
complicazioni gravi a cui andrebbe incontro.
É importante sottolineare che il diritto all’aborto non significa
promuovere o incoraggiare l’aborto stesso ma, ripeto, lasciare libertà di
scelta ad una donna che ha già constatato e sentito da esperti quali
potrebbero essere i rischi a cui potrebbe andare incontro qualora dovesse
decidere di proseguire con questa procedura. Diremmo quindi una donna
informata e capace di intendere e volere sul tema.
La posizione dei Giovani Democratici e del Partito Democratico
sull’argomento è stata definita dalla Segretaria Elly Schlein dicendo che
“l’aborto è un diritto fondamentale, ancora troppo negato in questo paese
nonostante ci sia la legge 194″ e ribadendo che “bisogna riuscire a
garantire in ogni struttura una percentuale di medici che non siano
obiettori”.
I Giovani Democratici e il partito si impegneranno a perseguire questo phil
rouge attivamente, con ulteriori campagne di sensibilizzazione e
informazione a difesa del diritto di aborto e della libertà di coscienza
per tutte e tutti.
*Alessia ColluraGiovani Democratici Taranto*