
Carissimi lettori,
è con grande soddisfazione che diamo voce a una recente ordinanza emessa dal Tribunale di Roma, Collegio del Reclamo, in data venerdì 5 aprile 2024, che respinge l’impugnazione avanzata dal Grande Oriente d’Italia contro una precedente decisione del Tribunale stesso. Tale decisione, datata 30 novembre 2023, aveva sospeso l’efficacia di una sentenza definitiva della Corte Centrale, emanata il 24 marzo 2023, che prevedeva sanzioni nei confronti di Antonino Salsone, già Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili e Vigilanti della Lombardia dal 2016 al 2022.
Il motivo apparente di questa condanna risaliva alla pubblicazione su Facebook, avvenuta il 30 gennaio 2022, di un post firmato sia dallo stesso Salsone che dal Prof. Claudio Bonvecchio, nel quale venivano espresse osservazioni critiche sul sistema partitico italiano per non aver trovato un successore al Presidente uscente Sergio Mattarella. Tuttavia, secondo quanto riportato nell’articolo in oggetto, la vera ragione di tale condanna sembrava essere il tentativo di escludere Salsone dalla competizione elettorale per il rinnovo della massoneria per il quinquennio 2024-2029, per timore delle sue idee e della sua influenza.
L’ordinanza del Tribunale di Roma ha ribadito la piena legittimità della libera manifestazione del pensiero politico anche per i membri dell’associazione massonica, affermando che tale diritto non può essere limitato al solo contesto logico, ma si estende anche ai social network e ad altri canali di comunicazione, pur a titolo strettamente personale. Inoltre, ha respinto le argomentazioni del Grande Oriente d’Italia, sottolineando la necessità di differenziare tra l’espressione di un singolo membro e l’adesione dell’intera associazione a determinate idee politiche.
Questa decisione del Tribunale di Roma non solo riafferma il diritto fondamentale alla libertà di pensiero e di espressione, ma sottolinea anche l’importanza di difendere tali principi anche all’interno delle istituzioni e delle organizzazioni, come nel caso della massoneria. È un richiamo alla responsabilità di garantire un ambiente dove le opinioni possono essere espresse senza timore di ritorsioni o sanzioni, promuovendo così un dialogo aperto e costruttivo.
In conclusione, celebriamo questa decisione come una vittoria per la libertà di pensiero e di parola, non solo per Antonino Salsone, ma per tutti coloro che credono nell’importanza di difendere questi valori fondamentali. La libera manifestazione del pensiero è la linfa vitale di una società democratica e pluralista, e dobbiamo impegnarci costantemente a preservarla.
Firmato