(AGENPARL) – sab 23 marzo 2024 *GAETANO FONTANA A RADIO MARTE: “Acerbi va squalificato. Il Napoli è
tornato sui suoi binari: se vince con l’Atalanta tutto può succedere”*
“Di fronte a certe cose non si può evitare di prendere posizione, è il
rispetto che viene meno, e se pensi di offendere qualcuno per il colore
della pelle, è semplicemente allucinante. Cade poi, nella fattispecie
Acerbi, il significato del gesto che il giocatore fa, prima di ogni gara,
di pregare verso il cielo. Credo fortemente che si sia trattato di un
momento di foga agonistica ma bisogna dare un segnale forte, Acerbi va
squalificato altrimenti non ne usciamo più. Solo poco tempo fa abbiamo
parlato di scommesse illecite, ora il razzismo. Il Napoli? Finalmente si è
vista una squadra che se l’è giocata alla pari, contro la formazione più
forte del campionato. I ragazzi devono ritrovarsi, credo sia stata fatta un
po’ di confusione: nel momento in cui arriva Garcia, deve entrare in un
gruppo vincente e ha voluto imprimere il suo modo di fare senza attecchire;
poi c’è stata una rivisitazione del progetto iniziale, si è passato a
Mazzarri ma è stata una scelta di cuore pur sapendo che il Napoli ha nelle
corde un determinato tipo di calcio. Calzona ha tutto questo. La
prestazione di San Siro è positiva per riprendere il trend dello scorso
anno. La rincorsa Champions? Difficile, bisogna lavorare tanto, il Napoli
deve crederci, se tutto l’ambiente squadra lo fa, con la nuova metodologia
di lavoro tutto è possibile. Magari vinci con l’Atalanta e l’appetito vien
mangiando”.
*GAETANO FEDELE A RADIO MARTE*: “Il nuovo allenatore del Napoli? Non credo
venga riconfermato Calzona, prenderei Maurizio Sarri”
“Il caso Acerbi? Quando ci si rende conto di aver fatto una cavolata, a
volte si vuole rimediare ma la toppa è peggio del buco. Non credo proprio
che Juan Jesus si sia inventato una cosa del genere, sono episodi da
censurare al massimo. Troppo semplice poi dire “sono cose di campo”, certo
è vero che l’adrenalina ti fa dire di tutto, ma da professionista dovresti
anche essere in grado di reggere la pressione e non cadere in provocazioni
inutili o peggio ancora dire certe cose. Il razzismo va sconfitto e mi
riferisco pure alla discriminazione territoriale. Champions? Con il quinto
posto utile, il Napoli potrebbe ancora farcela, tutto dipende dalla gara
con l’Atalanta. Prossimo tecnico? Non credo sia Calzona, ci vorrebbe uno
che conosca bene le dinamiche di De Laurentiis, per cui, pur non amando le
minestre riscaldate o i cavalli di ritorno, prenderei Sarri”.
*MIMMO MORENA A RADIO MARTE:* “Credo alla versione di Juan Jesus. Nel
basket il razzismo non esiste”
“Il caso Acerbi? Argomento spinoso, diventa sempre più importante perché
vediamo spesso i calciatori mettere la mano davanti alla bocca per evitare
che si leggano i loro labiali a volte compromettenti. Nell’agonismo c’è
sempre stato il battibecco, non sappiamo cosa Acerbi abbia detto a Juan
Jesus ma sicuramente il brasiliano non si è inventato nulla. Del resto
conosciamo tutti il valore dell’uomo Juan Jesus. Certo, questo tema è molto
sentito, un professionista che peraltro gioca nella Nazionale, in un grande
club, ha il compito di sapersi comportare non solo a livello di prestazioni
sportive, ma anche a livello di dialettica. Razzismo nel basket? In 35 anni
di carriera da giocatore non ho mai avuto squadre solo “caucasiche”, ho
sempre giocato con compagni di ogni colore, estrazione sociale e nazionale.
Sul parquet non mi è mai capitato di sentire offese razziste, certo sfottò
tra compagni di squadra, ma mai offese per il colore della pelle. Del
resto, afroamericani, serbi, croati, lituani, italiani, il basket è sempre
stato multietnico fin dalle sue origini. Al di là, poi, dell’imbecille di
turno che dagli spalti ti urla “terrone” o altre cose, a me personalmente
subire certe offese mi caricava terribilmente”.
*DARIO CANOVI A RADIO MARTE*: “Mi auguro che De Laurentiis non commetterà
gli stessi errori: è una persona molto intelligente”
“Rivoluzione Napoli in estate? Tutto dipenderà dalle decisioni di De
Laurentiis e da chi il patron azzurro sceglierà come collaboratori ed
eventuali dirigenti. Gli addii certi al momento sono quelli di Zielinski ed
Osimhen, un bel patrimonio tecnico di cui il Napoli si priverà e che
andranno adeguatamente sostituiti. Il patron del club azzurro ha il dono
dell’originalità, in tanti anni di carriera non ho mai incontrato un
presidente che avesse le sue caratteristiche. L’ho conosciuto prima che
acquistasse il Napoli ed è rimasto come allora. De Laurentiis è uomo
estremamente intelligente, e non commetterà gli stessi errori commessi in
questa stagione, anzi mi auguro ne faccia tesoro per costruire un futuro
roseo per il Napoli, club al quale sono affettivamente legato da anni:
basti pensare che ai tempi dei due scudetti con Maradona, avevo la procura
di 6 o 7 calciatori che militavano nella squadra azzurra”.
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