
(AGENPARL) – gio 07 marzo 2024 Piano straordinario a sostegno dei
Giovani per l’accesso al lavoro e la
promozione del fare impresa
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
La ricchezza di un territorio
? Le persone, soprattutto giovani, sono la prima
ricchezza di un territorio.
? Le dinamiche della popolazione influenzano
innanzitutto gli aspetti sociali di una comunità, ma
hanno molteplici riflessi anche economici: capacità di
crescita, sostenibilità del debito pubblico e dei sistemi
previdenziali, produttività, tasso di risparmio, conti
con l’estero, solo per citarne alcuni.
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Il contesto
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Declino demografico
Siamo dinanzi alla più grande transizione demogra?ca di tutti i tempi
Guardando agli ultimi 20 anni, la popolazione residente in Italia ha mostrato prima una fase di crescita
dal 2002 al 2013, seguita poi da un calo ininterrotto e ulteriormente aggravato dalle conseguenze, dirette e
indirette, dell’epidemia da Covid-19 (drammatico eccesso di mortalità, forte contrazione dei movimenti
migratori e, infine, anche effetti sulle decisioni di fare figli). In 8 anni la popolazione residente in Italia è
Ravenna
Ferrara
Al 1° gennaio 2023 la popolazione residente nelle province di
Ferrara e Ravenna era pari a 725.642 unità (ossia l’1,2% di
quella nazionale). Anche qui si è osservata una fase di crescita
della popolazione fino al 2014, seguita poi da un lento declino tra
2015 e 2021. Negli ultimi due anni pare invece essersi stabilizzata
su livelli comunque inferiori a quelli registrati nel primo decennio
del nuovo millennio.
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Declino demografico, Ferrara-Ravenna:
in aumento l’indice di vecchiaia
Tra il 1° gennaio 2011 e il 1° gennaio 2023, nelle province di Ferrara e
Ravenna, la popolazione fino ai 14 anni è diminuita del -8,4%, quella
attiva (15-64 anni) del -5,1%, mentre la popolazione over 65 è cresciuta
del +7,5%.
Cambia la composizione per fasce d’età: la popolazione dai 65 anni in su, che al 1° gennaio 2011
rappresentava il 25% di quella complessiva, al 1° gennaio 2023 è salita al 27%; la popolazione
attiva (15-64 anni) è scesa dal 63% della popolazione complessiva al 62%; la popolazione fino ai
14 anni è passata dal 12% all’11%.
Indice di vecchiaia:
Ferrara 273,5
Ravenna 217,4I
L’indice di vecchiaia per il territorio di Ferrara-Ravenna, ovvero il rapporto
percentuale tra il numero degli ultrasessantacinquenni ed il numero dei giovani
fino ai 14 anni, è aumentato passando dal 206% del 1° gennaio 2011 al
242% del 1° gennaio 2023
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Declino demografico, Ferrara-Ravenna:
in aumento l’indice di dipendenza strutturale
Queste dinamiche hanno, inoltre, avuto un impatto anche
sull’indice di dipendenza strutturale, ovvero il rapporto
percentuale tra popolazione in età non attiva (0-14 anni e
65 anni e più) e la popolazione in età attiva (15-64 anni).
L’indice di dipendenza strutturale fornisce indirettamente una misura della
sostenibilità della struttura di una popolazione, in quanto il
denominatore rappresenta la fascia di popolazione che dovrebbe provvedere
al sostentamento della fascia indicata al numeratore: tale indice, per il
territorio di Ferrara-Ravenna è passato dal 57,9% al 1° gennaio del 2011 al
62,4% al 1° gennaio del 2023.
Indice di dipendenza
strutturale:
Ferrara 64,5
Ravenna 60,7
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Le criticità del mercato del lavoro
Tasso di occupazione
Negli ultimi anni il trend del tasso di occupazione è
stato in generale positivo, anche per la classe di
popolazione più giovane (15-24 anni), ma il divario di
genere rimane elevato (un differenziale di 10 punti
percentuali), pur in presenza di una scolarizzazione più
elevata per la componente femminile
Tasso di disoccupazione
Differenza
appare
preoccupante se riferita al tasso di
disoccupazione, con
valore
inerente le giovani donne che sfiora il
25%, una su quattro.
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Le previsioni di assunzione Excelsior
Le entrate previste dalle imprese per il 2023 sul territorio aggregato di
Ferrara e Ravenna sono circa 71 mila, tra le quali poco meno di 22 mila
saranno destinate a giovani under 30, pari al 30,6% delle entrate
complessive, quota stabile nel tempo, ma nella metà dei casi la selezione
è più difficile del previsto. Il mismatch tra domanda e offerta diventa più
elevato per i giovani con alcuni titoli di studio come gli ITS (in questo
caso per 9 casi su 10 le entrate sono state dichiarate difficili).
Assunzioni previste under 30 per
tipologia di rapporto
L’entrata di un solo giovane ogni tre
rappresenterà una sostituzione (30,9)
La quota di entrate che riguarderà giovani
stranieri si ferma al 16,8% di poco inferiore alla
percentuale riferita al totale delle entrate (18,9%)
Se nel complesso appena
un’entrata su 5 riguarderà
una figura femminile,
tra gli under 30, la quota
sale al 23%
Tra le 71 mila entrate, 60 mila saranno assunzioni
regolarizzate da un rapporto di lavoro dipendente
(86,9%), ma di queste solo 1 su tre interesserà un under
30. Tra i circa 19mila giovani assunti, solo l’11% avrà un
rapporto a tempo indeterminato
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Le imprese giovanili
seguono la dinamica demografica
Le imprese giovanili, che nel territorio sono più di 4.500,
seguono la dinamica demogra?ca: esse, infatti,
diminuiscono mentre aumentano quelle guidate da
imprenditori più anziani.
A Ferrara e Ravenna, le imprese giovanili sono calate di
1.330 unità in dieci anni (pari al 23% in meno) soprattutto
nei settori più tradizionali: Costruzioni, Commercio,
Turismo e Manifattura perdono da soli circa il 30% della
presenza giovanile in azienda, mentre resta stabile la quota
giovane in Agricoltura.
Negli ultimi 10 anni, cresce la presenza di imprese giovanili
nelle Attività professionali, scienti?che e tecniche (+58%),
nei Servizi alle imprese (+41), nei Servizi ICT (+28%), e
nelle attività ?nanziarie, assicurative ed immobiliari.
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Le cariche nelle
imprese giovanili
A Ferrara e Ravenna, anche il bilancio della presenza di persone con cariche dai 18-29 anni nelle imprese,
mostra una sensibile riduzione: -19% in dieci anni.
Le imprese che negli ultimi anni hanno impiegato più giovani, lavorano nei Servizi ICT (+47,3%) e nei Servizi alle
imprese (+41,8%) e nelle Attività professionali, scienti?che e tecniche (+17,6%). In misura più modesta, questa
componente cresce anche nell’Istruzione, nelle Attività ?nanziarie ed assicurative, nelle Attività
socio-assistenziali, nelle Immobiliari e in Agricoltura.
Gli over 70, invece, che oggi occupano 14.100 cariche (quasi 2.000 in più del 2013), così
come gli over 50 (quasi 4.500 in più), aumentano in tutti i settori con incrementi quasi
sempre a due cifre. I dati più elevati sono però quelli dei Servizi di supporto alle imprese
(+40,7% la variazione per gli over 50 in 10 anni, quasi il 50% in più per gli over 70),
dell’Istruzione (+36,5%) e della Sanità (+55,3%).
Il crollo dei 30-49enni – questa fascia perde oltre 17.000 persone in dieci anni – è deciso in
tutti i settori: nei Trasporti si registra la variazione più negativa (-49,6%), seguita a ruota
dalla Manifattura (-44,5%).
Fasce di età
nelle cariche Nel Commercio, invece, la riduzione maggiore in valore assoluto (-4.200 cariche in 10 anni).
delle imprese
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Uno sguardo
nuovo sul mondo
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Le giovani generazioni:
uno sguardo nuovo sul mondo
Assistiamo oggi al paradosso di un’occupazione ancora sotto il livello
pre-crisi mentre molti sono gli imprenditori ferraresi e ravennati che
segnalano difficoltà nel reperire i profili di cui hanno bisogno.
Non è solo, però, una questione quantitativa: alla base del mondo
che cambia, infatti, sta il rinnovo generazionale. Le nuove generazioni
non vengono a sostituire quantitativamente quelle precedenti, ma a
portare il loro sguardo nuovo sul mondo. Uno sguardo che, in tensione
con le sfide del proprio tempo, incentiva a sperimentare soluzioni nuove,
in coerenza anche con nuove priorità, nuove preferenze, nuovi significati
e nuove modalità di vivere e generare benessere.
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Dalla crescita della
quantità alla qualità della crescita
La novità di questo secolo è il passaggio dalla crescita della
quantità alla qualità della crescita. Per farsi attori di questo
mutamento i giovani non possono essere considerati solo portatori di
competenze tecniche avanzate, devono essere culturalmente abilitati
a rinnovare valore e senso nei processi che arricchiscono il loro
essere e fare nel mondo..
Stipendio e carriera, così come tipo di contratto e possibilità di smart
working, sono aspetti che contano, ma non fanno di per sé la
differenza. Soprattutto c’è il desiderio di essere riconosciuti nella
propria specificità.
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Partenariato
territoriale
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
…dal Patto per il
Lavoro e per il Clima
I territori di Ferrara e Ravenna, attraverso le Province, i Comuni, la Camera di commercio, le forze
economiche e sociali e le rappresentanze di categoria, hanno aderito al Patto per il Lavoro e per il
Clima promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Con la sottoscrizione del Patto, la Regione ha
delineato e condiviso con il partenariato istituzionale, economico e sociale un progetto di rilancio e
sviluppo dell’Emilia-Romagna volto a generare benessere diffuso e nuovo lavoro di qualità,
accompagnare l’Emilia-Romagna nella transizione ecologica e digitale, ridurre le fratture economiche,
sociali, ambientali e territoriali e raggiungere la piena parità di genere.
La qualità delle relazioni, il reciproco riconoscimento del ruolo che ciascuno dei soggetti firmatari
svolge nella società, la condivisione di obiettivi strategici e la conseguente assunzione di
responsabilità sono, infatti, alla base del metodo utilizzato, che conferma la piena consapevolezza
che sia giunto il momento, non più procrastinabile, di affrontare sfide enormi: la crisi demografica,
l’emergenza climatica, la transizione digitale, il sostegno alle giovani generazioni, il contrasto alle
diseguaglianze.
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
? …al Patto “Focus Ferrara”
? …alla “Rete Territoriale per lo
Sviluppo e la Ripartenza di Ravenna”
In tale prospettiva, il presente documento si pone in coerenza con i principi, gli
obiettivi e le linee strategiche, in particolare, del “Patto per il Lavoro e per il
Clima, Focus Ferrara”, e della “Rete Territoriale per lo Sviluppo e la
Ripartenza inclusiva e sostenibile della provincia di Ravenna”:
alimentando l’importante e consolidata esperienza di collaborazione per lo
sviluppo di una strategia condivisa in grado di rispondere efficacemente alle
esigenze del sistema imprenditoriale ed economico nel suo insieme;
consolidando un percorso il cui valore è nel continuo adattamento alla realtà
economica e sociale attraverso progettualità nuove e inedite;
identificando filiere prioritarie di sviluppo.
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Gli obiettivi
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Gli obiettivi
INNOVAZIONE
Accorciare la distanza
tra giovani, impresa e
lavoro, condizione
indispensabile di
sviluppo, benessere
diffuso e sostenibilità
per l’intera comunità
ferrarese e ravennate
Ripensare nuovi prodotti e processi,
creare nuovi modelli di business
CRESCITA
MERCATI
ESTERI
Cogliere nuove opportunità
sviluppo e diventare grandi
Aumentare la competitività dell’export
e raggiungere nuovi mercati
Conferenza stampa (7 marzo 2024)
Ripartendo dagli ITS
Leva concreta di attrattività per il territorio, occasione di rilancio e riscatto per giovani in cerca di una
collocazione nel mondo del lavoro, opportunità di impiego e di contatto diretto con le imprese. I
percorsi post-diploma degli Istituti Tecnologici Superiori rappresentano questo e molto altro.
Esiti occupazionali: oltre il 90% di chi frequenta un corso di questo tipo, trova un posto di lavoro,
coerente con il proprio percorso di studi, ad un anno dal diploma (Unioncamere).
In che modo gli ITS possono diventare un elemento attrattivo per il territorio? Cosa cercano i ragazzi
negli ITS? Cosa fanno gli ITS per attrarre giovani? Obiettivo del progetto, fare il punto, tra dati
occupazionali da record e concrete opportunità di crescita, sugli Istituti che formano super esperti