
(AGENPARL) – gio 15 febbraio 2024 Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Pietro Bartolo (S&D), Elisabetta Gualmini (S&D), Patrizia Toia (S&D), Brando Benifei (S&D),
Camilla Laureti (S&D), Alessandra Moretti (S&D), Daniela Rondinelli (S&D), Massimiliano
Smeriglio (S&D), Giuliano Pisapia (S&D), Pina Picierno (S&D), Achille Variati (S&D), Mercedes
Bresso (S&D), Beatrice Covassi (S&D), Paolo De Castro (S&D), Irene Tinagli (S&D), Franco
Roberti (S&D)
Oggetto:
Il caso di Filippo Mosca e le condizioni di detenzione in Romania
Filippo Mosca, cittadino italiano 29enne, è detenuto in Romania nell’ istituto penitenziario di Porta
Alba di Costanza, considerato uno dei peggiori in Europa, ed oggetto di condanna da parte della
CEDU per trattamenti inumani. Filippo ha ricevuto una condanna in primo grado a otto anni e sei mesi
di carcere per traffico internazionale di stupefacenti. Stando alle dichiarazioni dell’avvocato difensore
di Filippo, “nel processo risulterebbero incongruenze, sarebbero state utilizzate delle intercettazioni
che non erano autorizzate e il cui contenuto è stato completamente alterato.” Oltre alla vicenda
processuale opaca, la famiglia di Filippo si è vista respingere la richiesta di affidarlo ai domiciliari, così
come è stata respinta la documentazione che attesta i suoi problemi sanitari o il tentativo di fargli
avere i suoi medicinali. Le sue attuali condizioni di detenzione sono al limite della dignità umana ed in
via di deterioramento, vi è enorme preoccupazione per il suo stato di salute psico-fisica che potrebbe
sfociare nel rischio concreto di azioni estreme.
Alla luce di quanto riportato, si chiede se la Commissione:
1. È a conoscenza del caso in questione?
2. Può richiamare uno Stato membro al rispetto delle norme sulle condizioni carcerarie stabilite dal
Consiglio d’Europa e dalla CEDU?