
(AGENPARL) – lun 12 febbraio 2024 Ufficio Stampa Segreteria Nazionale
Via Giovanni da Procida, 20 – 00162 Roma
Comunicato stampa.
CALLMAT Matera
A seguito delle comunicazioni informali anticipate nel corso della settimana precedente, circa il
calo di volumi comunicato da Tim per la sede materana di CallMat, oggi si è svolto incontro tra i
rappresentanti aziendali di Gruppo Distribuzione le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil,
Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, le RSU, per avere maggiori dettagli del calo di
attività comunicato su CallMat e le intenzioni societarie su come affrontare il tema. CallMat
dichiara una riduzione di volumi, a partire da subito, che si aggira tra il 25% ed il 30% delle attività
legate al servizio 119, per arrivare al 40% entro fine 2024. Il calo annunciato genera una eccedenza
iniziale di oltre 100 addetti su 420 complessivamente operanti sul sito produttivo di Matera, che
arriverebbe a circa 170 entro fine anno qualora il piano di decalage annunciato trovasse conferma.
Azienda ha già avviato un piano di smaltimento istituti per gestire gli impatti nell’immediato,
anticipando la richiesta di apertura dell’istanza di cassa in deroga presso il Ministero del Lavoro per
gestire le eccedenze derivanti dal calo di volumi annunciato dalla committenza. Le Segreterie
nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni nel prendere atto con
profonda preoccupazione della comunicazione odierna di CallMat, considerato che il calo di volumi
lineari interessa tutte le aziende operanti in appalto sulle attività di Tim, proclamano fin da subito lo
stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sito produttivo materano di CallMat. Nelle
prossime ore saranno avviate tutte le iniziative sindacali a sostegno dell’occupazione, attraverso il
coinvolgimento dei Ministeri e della committenza, per poi valutare a seguito delle risultanze, quali
iniziative di mobilitazione avviare. Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl
Telecomunicazioni considerano totalmente irresponsabile il comportamento di TIM che, nell’ottica
di generare qualche piccolo risparmio, decide di non gestire milioni di clienti, generando eccedenze
tra le lavoratrici ed i lavoratori operanti sugli appalti di customer care. Nelle operazioni societarie
scellerate che Tim ha avviato, c’è un importante coinvolgimento dello Stato. Il governo che ha
avallato e legittimato lo smembramento industriale della più grande committenza nel comparto delle
telecomunicazioni, non potrà stare alla finestra, a guardare gli effetti di operazioni finanziarie sulle
lavoratrici ed i lavoratori dell’indotto di TIM.
Roma, 12 febbraio 2024
Le Segreterie Nazionali
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni