
(AGENPARL) – mer 07 febbraio 2024 Rieti 7 febbraio 2023
*Sanità reatina. Civica e Paolucci (Uil): “Nessuna certezza sul nuovo
Ospedale. Più ombre che luci nella programmazione della rete ospedaliera
regionale”*
“Nella programmazione della rete ospedaliera regionale dei prossimi anni,
Rieti guadagna qualche posto letto. L’aumento è di fatto conseguente
all’apertura dell’ospedale di Amatrice, attualmente in fase di
ricostruzione. Ma comunque il documento triennale non esplicita quali
prestazioni saranno svolte in questa nuova struttura ospedaliera. E noi
vorremmo vederci chiaro perché la grave carenza organica, il particolare
disagio geografico della zona, renderebbero ad oggi difficoltosa anche
l’attività di primo soccorso”. Inizia così la riflessione di Alberto Civica
e Alberto Paolucci, rispettivamente Segretario generale della Uil del Lazio
e Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana, sul
documento approvato dalla giunta lo scorso dicembre 2023.
“Luci e ombre avvolgono il documento regionale – aggiungono Civica e
Paolucci – Siamo preoccupati perché il lieve aumento di posti letto avviene
comunque a svantaggio di quelli per i pazienti acuti, che in tutto il Lazio
vengono infatti ridotti di 256 unità e in particolare nella provincia di
Rieti di 33 unità. Ciò significa che il Presidente Rocca ha deciso
scientificamente di privilegiare il setting assistenziale della cronicità a
basso costo depotenziando invece l’assistenza e la cura delle patologie
acute che, si sa, hanno un costo più elevato. A nostro parere, vista la
particolare conformazione geografica della provincia e la distanza dalla
Capitale, andrebbero comunque potenziati i posti letto in tutte le
discipline per acuti nell’Ogp de Lellis di Rieti. Cosi come non andrebbero
ridotti i posti letto in pediatria e neonatologia per gli ospedali con meno
di 400 parti annui, come previsto dalla delibera regionale”.
“Sempre sul De Lellis – aggiungono i sindacalisti della Uil – non c’è
chiarezza circa la configurazione dell’atto aziendale. Nonostante gli
intenti inizialmente dichiarati di massima apertura e partecipazione, la
bozza fino ad oggi non è stata condivisa né coi sindacati né con gli
operatori sanitari del reatino, che sono la spina dorsale del sistema
sanitario locale. Auspichiamo un rapido cambio di rotta della direzione
aziendale sull’atto, per verificare fino in fondo che sia redatto
nell’esclusivo interesse della funzionalità e del miglioramento
dell’offerta sanitaria reatina”.
“Ultimo capitolo – concludono Civica e Paolucci – il nuovo ospedale della
città. Sebbene siano previste ingenti risorse per la ristrutturazione del
De Lellis realizzato negli anni sessanta dello scorso secolo e interessato
dal sisma del 2016, del nuovo nosocomio invece non c’è ancora traccia: non
esiste un progetto, né tantomeno è stata affidata la progettazione, non
sappiamo neanche dove potrà essere costruito. Tutta questa incertezza ci
preoccupa, perché Rieti è una zona a elevata sismicità. A questa
complessità deve essere data risposta e tempi certi affinché non rimanga
una pura enunciazione teorica”.