
(AGENPARL) – gio 01 febbraio 2024 Contro l?autonomia differenziata, a difesa dell?unità del Paese. Appello di
Cgil e Uil Puglia: lavoratori, cittadini, associazioni, movimenti e partiti
in piazza con noi il 9 febbraio a Bari
Contro l?autonomia differenziata. A difesa dell?unità d?Italia. Cgil e Uil
di Puglia, condividendo un?analisi fortemente critica del Ddl Calderoli
approvato in prima lettura al Senato, chiamano alla mobilitazione nella
nostra regione lavoratori e lavoratrici, forze sociali e politiche, tutti i
cittadini e le cittadine. Chiediamo di aderire ai sindaci, a ogni
rappresentante istituzionale della Puglia, che siano di destra, di centro,
di sinistra, devono già oggi fare i conti con bilanci ridotti all?osso che
si traducono in impossibilità di garantire risposte ai bisogni delle
popolazioni in termini di servizi.
Il Ddl Calderoli è un provvedimento che avrà ricadute gravi sul Mezzogiorno
ma il cui costo lo pagherà tutta la nazione, anche spingendo sulla
contrapposizione tra pubblico e privato. Aumenteranno i divari tra Nord e
Sud, alla competizione sociale si sommerà quella territoriale, cresceranno
le disuguaglianze. Mentre l?Europa è impegnata a finanziare interventi
infrastrutturali e sociali per favorire la coesione sociale, con il progetto
di autonomia differenziata il Governo sceglie di spaccare il Paese.
Una riforma che intacca l?architettura istituzionale e il modello sociale e
di sviluppo, che immagina di delegare alla regioni tutte le deleghe che
fanno capo allo Stato e che rappresentano quella garanzia di uguaglianza
sostanziale tra le persone a prescindere da dove si nasce o di scegliere di
vivere, in termini di qualità dei servizi e di tutele, tradendo in questo
modo il dettato costituzionale.
Non ci stiamo a un modello di scuola regionalizzato, pericoloso per l’unità
e l’identità culturale dell’Italia. Non ci stiamo a un welfare differente da
Nord a Sud, così come a un mercato del lavoro regolato da norme non
universali: si cela sotto questo disegno – di fatto secessionista – la
volontà di mettere in discussione il Contratto collettivo nazionale di
lavoro, a un disegno di disintermediazione che ignora soggetti della
rappresentanza sociale di rilevanza costituzionale. Non ci stiamo a un
arretramento delle tutele sociali, che sarà la naturale conseguenza della
sottrazione di risorse allo Stato centrale da parte delle regioni più
ricche, che si sceglie di lasciare sui territori, il cosiddetto residuo
fiscale che le regioni potranno trattenere. Servirebbe ? con il Paese è
chiamato ad affrontare sfide fondamentali legate alle transizioni ? un solo
disegno di politica industriale, ambientale, energetica. Servirebbero più
risorse ai territori che soffrono di un gap storico per colmare divari di
sviluppo e risolvere le tante crisi produttive ? a partire da quella dell?ex
Ilva – così come per affrontare le povertà emergenti.
Contro un disegno di legge sbagliato e controproducente chiamiamo alla
mobilitazione sapendo che, in virtù di quanto descritto, non saranno i soli
Lep ? semmai definiti e soprattutto finanziati ? a farci cambiare idea
sull?autonomia differenziata. Ci siamo battuti fin dall?inizio e vogliamo
continuare a farlo, opponendoci con gli strumenti che la democrazia ci mette
a disposizione, per difendere l?unità del Paese e costruire un modello di
società che guardi al benessere collettivo e alla coesione.
A rappresentanti istituzionali, associazioni, movimenti politici e partiti,
cittadini, chiediamo di aderire e essere presenti alla manifestazione che
Cgil e Uil hanno organizzato per venerdì 9 febbraio e che si terrà a Bari,
in Piazza San Ferdinando, a partire dalle ore 17. Scendiamo in piazza per
dire NO all?autonomia differenziata e a difesa del Paese.
Gigia Bucci, Segretaria generale Cgil Puglia – Gianni Ricci, Segretario
generale Uil Puglia