![Logo](https://i0.wp.com/agenparl.eu/wp-content/plugins/Plugin%20Logo/Agenparl.png?w=788&ssl=1)
(AGENPARL) – mar 23 gennaio 2024 *Indagine FOOD 2023 – La ricerca di Edenred sulle abitudini in pausa pranzo*
Nonostante sia crescente la preoccupazione per l’inflazione, continua ad
aumentare l’attenzione nei confronti di un’alimentazione sana e di qualità.
Milano (23/01/2023) – Ritorna l’appuntamento annuale con l’*Indagine
FOOD *(*Fighting
Obesity through Offer and Demand*), la ricerca realizzata da Edenred –
gruppo leader nel settore degli employee benefit – insieme a Università e
partner pubblici, che affronta e approfondisce i temi connessi
all’alimentazione e alla pausa pranzo, mettendo in evidenza dati e tendenze
nelle abitudini delle persone e dei ristoratori, con l’obiettivo di
promuovere una dieta sana ed equilibrata.
*L’edizione 2023* ha visto la partecipazione *47.327 lavoratori e 1.672
operatori della ristorazione*, distribuiti in *19 paesi nel mondo, inclusa
l’Italia*. Anche quest’anno sono state evidenziate alcune tendenze
principali:
· gli effetti dell’inflazione su consumi e scelte, soprattutto
quelle inerenti all’alimentazione,
· il ruolo ricoperto dai buoni pasto come supporto economico in
grado di sostenere le spese alimentari delle famiglie anche – e soprattutto
– in un periodo caratterizzato da un aumento diffuso dei prezzi;
· cresce, inoltre, l’attenzione su argomenti come digitalizzazione e
sostenibilità, declinata quest’ultima come contrasto allo spreco di cibo.
Per quanto riguarda il *capitolo italiano della ricerca*, dall’attuale
contesto socioeconomico, sul quale affonda le basi lo studio condotto da
Edenred, emerge quanto i lavoratori italiani si aspettino nuovi aumenti dei
prezzi dei beni di prima necessità legati alle spese quotidiane delle
famiglie, come il cibo (92%), l’energia (91%) e trasporti (93%). Tuttavia
il cibo è la prima voce soggetta a riduzione di budget (con maggiore
elasticità) e in questo quadro *il buono pasto viene considerato come uno
strumento fondamentale in grado di offrire un supporto economico effettivo
e sostanziale*, utile a mitigare gli effetti del caro-vita e garantire
l’accesso al cibo. Per il *73% degli utilizzatori rappresenta un supporto
essenziale che aumenta il potere di acquisto* e *aiuta le persone nella
scelta di alimenti più sani e di qualità*, che altrimenti sarebbero meno
accessibili a causa dell’inflazione.
Inoltre gli utilizzatori scelgono il ristorante in cui pranzare soprattutto
in base alla *vicinanza rispetto al luogo in cui lavorano (79%)* e alla
presenza di *un’offerta sana (68%)*.
In caso di* raddoppio del valore del buono pasto, il 75% degli intervistati
ne approfitterebbe per aumentare la qualità dei propri pasti*. Un dato che
tende ad essere confermato dalla *crescente attenzione nei confronti di
un’alimentazione sana e di una dieta equilibrata che accomuna l’86% degli
intervistati.* Dall’analisi è emerso che* l’80% degli utilizzatori di buoni
pasto cerca una proposta più salutare da parte ristoranti*. Per il 93%
degli intervistati non si tratta di una semplice tendenza passeggera, ma di
una reale percezione dell’importanza di avere abitudini alimentari corrette
per la salute.
Anche i *ristoratori italiani *registrano tale tendenza, e l’*89% di loro
conferma di promuovere un’alimentazione sana attraverso i propri piatti*.
Ed è chiaro che gli stereotipi associati a una dieta equilibrata stanno
iniziando a svanire. Preparare cibi sani, infatti, non è “più difficile”
(75% in Italia vs 38% nel mondo) e non richiede tempi più lunghi (54% in
Italia vs 29% nel mondo) rispetto a ricette meno salutari. Percentuali
differenti da quelle del resto del mondo, che confermano una percezione
peculiare degli operatori italiani. I ristoratori italiani confermano il
loro impegno a garantire un’offerta sana ed equilibrata, con l’intento di
attirare una clientela sempre più esigente. Quest’ultima, nel 61% dei casi,
apprezza gli sforzi compiuti dai ristoratori per offrire scelte più
salutari, confermando un senso di resilienza anche in un periodo di
contrazione dei consumi dovuta all’inflazione.
Un altro tema emerso dall’indagine FOOD 2023 riguarda il *giudizio
sull’introduzione di soluzioni innovative come il buono pasto digitale* che
ha riscontrato *apprezzamento da parte degli utilizzatori italiani nel 95%
dei casi*; valutazione positiva condivisa dai *ristoratori nel 69% dei casi*.
Percentuali che confermano il successo dell’introduzione sul mercato
italiani di card e app che rendono lo strumento più comodo, sicuro e
sostenibile, dal momento che contribuisce a ridurre l’utilizzo di carta.
Una parte importante della ricerca è stata infine dedicata alla
sostenibilità e, in particolare, alla *lotta allo spreco alimentare*, in
quanto *tema che tocca la quasi totalità degli intervistati (91%)*. Nel *79%
dei casi *gli utilizzatori di buoni pasto *sono interessati alle misure
prese dai ristoranti* al riguardo, la cui implementazione diventa un
fattore in grado influenzare la scelta. Consapevoli di ciò e condividendo
una maggiore sensibilità sul tema rispetto al passato, *l’85% dei
ristoratori italiani dichiara di aver adottato misure per ridurre lo spreco*
che vanno dall’utilizzo di doggy bag, all’affiliazione a piattaforme e app
sviluppate con quel fine, al riuso degli ingredienti per specifiche
ricette, ad una maggiore attenzione nella scelta di fornitori che
rispettino criteri di sostenibilità.
*”Come viene evidenziato dall’edizione 2023 dell’Indagine FOOD, il ruolo
del buono pasto diventa sempre più centrale e strategico nel bilancio
quotidiano delle famiglie, soprattutto in un periodo come questo,
caratterizzato da una forte inflazione “, *ha dichiarato *Agnieszka
Piszczek, **Head of Partnership di Edenred Italia* -* “Dalle risposte
emerge la forte percezione del buono pasto sia come elemento in grado di
aumentare il potere d’acquisto delle persone, sia di incrementare il giro
di affari dei ristoranti e favorire l’economia di prossimità. Contribuisce,
inoltre, a promuovere uno stile di vita salutare supportato da
un’alimentazione sana ed equilibrata e allo stesso tempo ad aumentare la
consapevolezza nei confronti della lotta agli sprechi alimentari, temi su
cui sia utilizzatori che ristoratori sono sempre più sensibili”.*
*Lorenzo Dell’Angelo*
Media Relations Advisor
http://www.in-rete.net – http://www.linkedin.com/inrete-s-r-l
*Inrete – Relazioni Istituzionali e Comunicazione*
Via Fara 35, 20124 Milano
*Questo messaggio ed i suoi eventuali allegati contengono informazioni
confidenziali rivolte esclusivamente ai destinatari sopra indicati e
protette da copyright. È vietato l’uso, la diffusione, distribuzione o
riproduzione da parte di ogni altra persona. Nel caso aveste ricevuto
questo messaggio per errore, siete pregati di segnalarlo immediatamente al
mittente e distruggere quanto ricevuto (compresi i file allegati) senza
farne copia. La sua illecita diffusione verrà perseguita a norma di legge.
Si rammenta, infine, che, ai sensi del D.Lgs. 196/2003 (Codice in materia
di protezione dei dati personali), il titolare del trattamento è Inrete
srl, via Fara 35, 20124 Milano
.*