
(AGENPARL) – mer 17 gennaio 2024 None [1] Servizio stampa ** Parlamento europeo **
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Comunicato stampa 17-01-2024 Tornata CULT None [16] Streaming musicale: l’UE deve tutelare gli artisti con compensi equi
• Le entrate provenienti dal mercato dello streaming musicale dell’UE non sono distribuite in modo equo
• Rendere trasparenti e gli algoritmi di raccomandazione
• Possibilità di imporre quote per le produzioni musicali europee
Mercoledì, il Parlamento ha adottato una serie di proposte per garantire che il settore dello streaming musicale sia equo e sostenibile e per promuovere la diversità culturale.
In una risoluzione [17] non vincolante approvata con 532 voti favorevoli, 61 contrari e 33 astensioni, i deputati chiedono di affrontare lo squilibrio esistente nell’assegnazione dei ricavi nel mercato dello streaming musicale, che lascia alla maggioranza degli autori [18], degli interpreti e degli esecutori un compenso molto basso. Vogliono un nuovo quadro giuridico dell’UE per regolamentare il settore, settore al quale attualmente non si applicano norme comunitarie anche se i servizi di streaming sono divenuti il principale strumento di fruizione della musica.
Compenso equo per gli autori *
I “canoni di royalty pre-digitali” attualmente applicati devono essere rivisti, dicono i deputati, che criticano “i regimi di payola [19] ”, che costringono gli autori ad accettare entrate inferiori o inesistenti in cambio di una maggiore visibilità.
Visibilità delle opere musicali europee*
L’intervento dell’UE è necessario per garantire la visibilità e l’accessibilità delle produzioni musicali europee, in considerazione dell’”enorme volume” di contenuti, in costante aumento, sulle piattaforme di streaming musicale, si afferma nel testo adottato. I deputati propongono anche di “riflettere sulla possibilità” di imporre misure concrete, come quote per le opere europee.
Trasparenza delle tecnologie basate sull’IA*
Una futura legge comunitaria dovrebbe obbligare le piattaforme a rendere trasparenti gli algoritmi e gli strumenti di raccomandazione di ascolto, al fine di prevenire pratiche sleali, come la manipolazione delle cifre relative allo streaming, presumibilmente utilizzate per ridurre le entrate degli artisti.
I deputati suggeriscono di introdurre un’etichetta per informare il pubblico quando le canzoni che ascoltano sono state generate dall’intelligenza artificiale e sollecitano ad affrontare la questione dei /deepfake/ sulle piattaforme di streaming musicale (che utilizzano identità, voci e sembianze degli autori, senza il loro consenso).
Le norme dovrebbero inoltre obbligare le piattaforme di streaming a identificare i titolari dei diritti, assegnando correttamente i metadati, per rendere più visibili le loro opere.
Sostegno alla diversità musicale*
Infine, i deputati segnalano studi che indicano che i ricavi nel mercato dello streaming vanno principalmente alle principali etichette e ad alcuni artisti più popolari, mentre gli stili meno popolari e le lingue meno comuni sono proposti meno frequentemente. Nella legislazione dell’UE si dovrebbero pertanto includere indicatori specifici di diversità per valutare la gamma di generi e lingue disponibili e la presenza di autori indipendenti, mentre una strategia industriale europea per la musica dovrebbe promuovere la diversità del settore, stimolando gli attori più piccoli.
Citazione *
La relatrice Ibán García Del Blanco [20] (S&D, Spagna) ha affermato: “Il Parlamento dà voce alle preoccupazioni dei creatori europei, che sono al centro del mercato dello streaming musicale. La diversità culturale, e la garanzia che gli autori siano accreditati e retribuiti equamente, è sempre stata la nostra priorità; per questo chiediamo norme che garantiscano che gli algoritmi e gli strumenti di raccomandazione utilizzati dai servizi di streaming musicale siano trasparenti e nell’uso degli strumenti di IA, ponendo al centro gli autori europei.”
Guarda la registrazione della conferenza stampa tenutasi prima della votazione qui [21] .
Contesto*
Le piattaforme di musica digitale e i servizi di condivisione musicale offrono attualmente accesso a fino a 100 milioni di brani, sia gratuitamente che a un costo di abbonamento mensile relativamente basso. Lo streaming rappresenta il 67 % delle entrate globali del settore musicale, con un fatturato annuo di 22,6 miliardi di dollari.
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[1] https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room
[17] https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-9-2023-0388_IT.html
[18] https://authorsocieties.eu/content/uploads/2022/09/music-streaming-study-28-9-2022.pdf
[19] https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2023/747252/IPOL_BRI(2023)747252_EN.pdf
[20] https://www.europarl.europa.eu/meps/IT/197717/IBAN_GARCIA+DEL+BLANCO/home
[22] https://www.europarl.europa.eu/plenary/IT/texts-adopted.html
[23] https://oeil.secure.europarl.europa.eu/oeil/popups/ficheprocedure.do?lang=en&reference=2023/2054(INI)
[24] https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2023/747252/IPOL_BRI(2023)747252_EN.pdf
[28] https://epspfo.europarl.europa.eu/epspfo/it
[29] https://epspfo.europarl.europa.eu/epspfo/it
[30] http://www.europarl.europa.eu/portal/it/legal-notice