
[lid] Quest’anno parteciperanno più di 300 personaggi pubblici, tra cui più di 60 capi di stato e di governo.
Il World Economic Forum (WEF) si riunirà a Davos, in Svizzera, dal 15 al 19 gennaio con il tema Rebuilding Trust, riunendo più di 2.800 delegati provenienti da 120 paesi.
Il WEF ha affermato in una dichiarazione che l’incontro guiderà il dialogo, la cooperazione e i partenariati su imperativi globali, tra cui la crescita economica, l’azione per il clima e la natura, la sicurezza energetica, la governance tecnologica e lo sviluppo umano.
“Ci troviamo di fronte a un mondo fratturato e a crescenti divisioni sociali, che portano a un’incertezza e un pessimismo pervasivi”, ha affermato Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del WEF.
“Dobbiamo ricostruire la fiducia nel nostro futuro andando oltre la gestione delle crisi, esaminando le cause profonde dei problemi attuali e costruendo insieme un futuro più promettente”, ha aggiunto Schwab.
L’incontro affronterà gli ultimi sviluppi globali e cercherà di fornire soluzioni pratiche e innovative per rivitalizzare e reimmaginare la cooperazione necessaria per promuovere la resilienza e la sicurezza.
La Svizzera è il paese ospitante dell’incontro e quest’anno parteciperanno più di 300 personalità pubbliche, tra cui più di 60 capi di Stato e di governo.
Tra i partecipanti ci saranno Antonio Guterres, segretario generale dell’ONU; Kristalina Georgieva, a capo del Fondo monetario internazionale; Ajay S. Banga, presidente del Gruppo della Banca Mondiale; Ngozi Okonjo-Iweala, capo dell’Organizzazione mondiale del commercio; e Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO.
I principali leader politici che partecipano includono Li Qiang, il premier cinese; il presidente francese Emmanuel Macron; Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea; Javier Milei, il presidente dell’Argentina; Pedro Sanchez, primo ministro spagnolo; Volodymyr Zelenskyy, presidente dell’Ucraina; Gustavo Francisco Petro Urrego, presidente della Colombia; il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis; Mohammed Shyaa Al Sudani, primo ministro iracheno e altri.
Al forum parteciperanno anche il segretario di Stato americano Antony Blinken e il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.
Si prevede che parteciperanno al forum anche circa 1.600 leader aziendali, tra cui oltre 800 tra i più importanti amministratori delegati del mondo.
