[lid] La magistratura turca ha deciso di arrestare 15 persone su 34 sospettate in un caso relativo allo spionaggio su stranieri residenti in Turchia per conto dell’agenzia di intelligence israeliana dell’occupazione Mossad.
Il Tribunale penale di pace di Istanbul ha arrestato 15 persone e ne ha rilasciate 11 sotto controllo giudiziario, mentre ha deferito otto dei sospettati alla Direzione dell’Immigrazione per l’espulsione dalla Turchia. La decisione giudiziaria fa seguito alla richiesta del pubblico ministero di trattenere 26 dei 34 individui con l’accusa di “spionaggio politico o militare”, secondo fonti giudiziarie citate .
Per quanto riguarda i dettagli di questo caso è stato riferito che, “Nell’ambito delle indagini della sezione antiterrorismo di Istanbul e dell’intelligence turca, sono state ottenute informazioni che indicavano che il Mossad intendeva condurre attività come monitoraggio, localizzazione, aggressione e rapimento contro cittadini stranieri residenti in Turchia per motivi umanitari”.
L’agenzia di intelligence ha riferito che “gli arresti sono stati effettuati nel corso di un’operazione di sicurezza in otto province, nel quadro delle indagini avviate dall’Ufficio per il terrorismo e la criminalità organizzata presso la Procura di Istanbul contro 46 sospettati”.
Le autorità di sicurezza turche hanno scoperto che gli agenti del Mossad comunicavano con i sospettati attraverso account sui social media. Successivamente è stata lanciata un’operazione per arrestarli, secondo fonti ben informate.
Il 2 gennaio, le forze di sicurezza hanno condotto un’operazione coordinata, prendendo di mira 57 località in 15 distretti di Istanbul, nonché nelle province di Ankara, Kocaeli, Hatay, Mersin, Izmir, Van e Diyarbakir.