
(AGENPARL) – ven 15 dicembre 2023 Un’analisi del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne e Unioncamere sulle stime
2022 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, misura la
capacità di spesa della popolazione residente in Italia. il Mezzogiorno ha
allungato il passo più del resto del paese nel post Covid, mettendo a segno
nel periodo considerato un incremento del reddito familiare in termini
monetari- al lordo degli effetti inflativi – del 9,1%, contro il +8,3%
dell’Italia nord-occidentale, il +7,7% del Nord-Est e il +7,3% dell’Italia
centrale. Tuttavia, se si guarda al reddito pro-capite delle famiglie è
ancora Milano con 32.855 euro per abitante in cima alla graduatoria delle
province italiane, seguita da Bolzano (27.966 euro) e da Monza e della
Brianza (27.520 euro). Mentre sul fronte opposto gli
ultimi posti sono tutti occupati da province meridionali con Enna che
chiude la classifica con 13.701 euro, preceduta da Agrigento (13.725 euro)
e Caserta (13.923 euro). Ma complessivamente il reddito disponibile
pro-capite al Sud ha recuperato terreno, anche per effetto delle politiche
redistributive: se i 14.432 euro del 2019 rappresentavano il 74,9% del
valore medio italiano, i 16.046
euro del 2022 ne costituiscono il 76,0%.
“I dati negativi che fanno riferimento alla provincia di Agrigento –
sottolinea il Commissario straordinario della Camera di commercio Giuseppe
Termine –
confermano che, il tema vero resta quello della crescita della base
produttiva per assicurare una occupazione di maggiore qualità e una più
elevata consistenza del reddito delle famiglie. In questa direzione occorre
venire fuori dalle situazioni di precarietà oggi più diffuse in territori a
ritardo di sviluppo come il nostro”.
Agrigento 15 dicembre 2023