
(AGENPARL) – mar 12 dicembre 2023 Cari colleghi,
ancora buon martedì e buon lavoro.
Vi invio un comunicato su una giornata prevista sabato 16 dicembre a
Oristano e dedicata alla prevenzione dello scompenso cardiaco.
Vi chiedo, come sempre, di dare risalto all’iniziativa nelle vostre
testate e vi ringrazio per l’attenzione e la collaborazione.
Antonio Pintori ufficio stampa Asl 5 Oristano
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COMUNICATO STAMPA
L’iniziativa all’Hostel Rodia voluta dall’Associazione Italiana
Scompensi Cardiaci
Sabato a Oristano una giornata per prevenire lo scompenso cardiaco
Impegnato lo staff della Stuttura Complessa di Cardiologia del San
Martino
ORISTANO, 12 DICEMBRE 2023 – Diffondere la conoscenza dello scompenso
cardiaco e la prevenzione delle malattie cardiovascolari. E’ l’obiettivo
della giornata organizzata sabato 16 dicembre nella sala congressi
dell’Hostel Rodia, ad Oristano, dall’Associazione Italiana Scompensi
Cardiaci in collaborazione con l’ambulatorio scompenso cardiaco dell’
Ospedale San Martino. Un momento di dibattito tra pazienti, caregivers e
i professionisti sanitari. L’iniziativa prenderà il via alle 10 e si
concluderà alle 16. L’associazione nazionale diffonderà materiale
informativo sullo scompenso cardiaco e la sua gestione assieme al
direttore della Struttura Complessa di Cardiologia dell’ospedale di
Oristano, il dottor Francesco Dettori, la responsabile dell’ambulatorio
dello scompenso cardiaco, la dottoressa Laura Sanna, il coordinatore
infermieristico, il dottor Simone Schirru e l’equipe medica e
infermieristica dell’ambulatorio.
SCOMPENSO CARDIACO Secondo i dati più recenti 14 milioni di persone in
Europa e più di 1 milione in Italia convivono oggi con lo scompenso
cardiaco, patologia che registra ogni anno nuovi casi – indicativamente
20 ogni 1000 individui tra 65 e 69 anni – che aumentano ampiamente nella
popolazione over-85. Lo scompenso cardiaco rappresenta la causa più
comune di ricovero tra gli ultra 65enni e rappresenterà la terza causa
di decessi in tutto il mondo.
LA GIORNATA Tanti i temi affrontati durante la giornata: dalle terapie
più innovative per la gestione ottimale dello scompenso cardiaco, sia
farmacologiche che elettriche, e di telemedicina all’importanza
dell’aderenza alla terapia per massimizzare gli outcome terapeutici.
Vista la grande complessità della patologia “scompenso cardiaco” spesso
accompagnata da comorbilità come diabete ipercolesterolemia, un focus
particolare sarà dedicato alla difficoltà di gestione della politerapia.
Inoltre verrà data voce ai pazienti e ai loro caregivers. Interverranno
specialisti ospedalieri ed ambulatoriali, medici di medicina generale ed
infermieri della Struttura Complessa di Cardiologia del San Martino. Due
le sessioni dei lavori: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16.
LA MISSION “Vogliamo promuovere una maggiore conoscenza nella
popolazione di questa patologia per intercettare la malattia nella sua
fase iniziale e migliorarne la prognosi”, ha sottolineato il professor
Salvatore Di Somma, direttore del comitato scientifico AISC,
“l’attenzione ai sintomi, l’aderenza alla terapia, uno stile di vita
corretto, l’informazione sull’evoluzione della patologia devono essere
un patrimonio dei pazienti e di tutti coloro, che di loro si prendono
cura per evitare situazioni di emergenza e quindi di ospedalizzazione”.
Ancora: “La telemedicina è uno strumento efficace per una migliore presa
in carico del paziente cronico e in particolare con scompenso cardiaco.
Quella tra medici, infermieri e volontari è una collaborazione
necessaria in previsione del 2026 quando dovrà completarsi la presa in
carico domiciliare di almeno il 10 per cento dei pazienti over 65 con
scompenso. Le associazioni di pazienti saranno fondamentali per rendere
la popolazione ancora più sensibile alla conoscenza e prevenzione delle
malattie cardiovascolari nell’implementazione della telemedicina”. Lo ha
seguito la dottoressa Laura Sanna: ““Come reparto abbiamo aderito con
entusiasmo all’iniziativa tesa ad aumentare la consapevolezza da parte
del paziente e del caregiver dell’importanza dell’aderenza alla terapia,
degli sviluppi della ricerca scientifica in un momento di incontro
aperto all’esigenza di conoscenza da parte del paziente, quale valore
aggiunto anche nel dialogo medico/paziente”.