
(AGENPARL) – gio 07 dicembre 2023 Martinelli (Assosuini): “Non si parli di carne arificiale, ma di truffa
integrale”
“Come ci ricorda il prof. Pulina, luminare fra i più autorevoli delle
scienze zootecniche, l’80% delle migliaia di metaboliti nutrizionalmente
rilevanti che compongono gli hamburger vegetali sono diversi da quelli
di carne vera. Quando notiamo una discrepanza di questo genere tra due
alimenti (latte vero contro soia, ad esempio), la seconda per legge non
può usare il nome della prima. Serve per evitare di avere un cliente
distratto che compra una cosa diversa da quello che vorrebbe. Per
qualche motivo quando il prodotto è di carne queste regole non si
applicano. L’hamburger può essere pure di soia e scarafaggi, ma il
legislatore non dovrebbe vietarlo, secondo i produttori e le
associazioni da loro finanziate.
Assosuini si è sempre battuta per i diritti del consumatore. E quello
alla chiarezza è il primo. Il secondo è il principio di precauzione. E
precauzione vuol dire che se esiste un prodotto che funziona non si
devono usare i consumatori come cavie per far giocare qualcuno al
piccolo chimico con la salute pubblica. Troppe volte ci si è scottati
per la fretta e la disattenzione. Di fronte a un prodotto di
ultranicchia, costosissimo e superfluo bene fa lo Stato a privilegiare
il noto all’ignoto.
In conclusione, condividiamo anche noi il punto di vista di Carni
Sostenibili: “Dire no ai cibi artificiali non è una battaglia di
retroguardia, non è di destra né di sinistra, ma è un impegno per il
progresso delle scienze e tecnologie agricole e zootecniche al servizio
degli interessi dell’umanità e non di capitali di ventura travestiti da
benefattori.””
Lo scrive in una nota Elio Martinelli, presidente di Assosuini.