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(AGENPARL) – gio 07 dicembre 2023 (ACON) Trieste, 7 dic – “Fulminati sulla via di Pechino, molti
avevano visto nella Via della Seta l’alba di una nuova stagione
di crescita, progresso, sviluppo per Trieste e per il Friuli
Venezia Giulia. Secondo alcuni rilevanti esponenti istituzionali
sia locali che nazionali, la bella addormentata nel porto si era
destata e poteva volgere lo sguardo a Oriente con fiducia e
serenit?. L’ombra del drago cinese si ? realmente allungata sul
nostro porto. Se oggi l’Italia d? finalmente l’addio alla Via
della Seta, con una nota consegnata a Pechino nei giorni scorsi
dal Governo, Forza Italia pu? rivendicare una primogenitura
politica”.
Lo sostiene in una nota Andrea Cabibbo, capogruppo forzista in
Consiglio regionale, evidenziando come “Forza Italia, all’inizio
sicuramente in solitaria, ha da subito compreso l’importanza
della difesa del porto e della propria collocazione in Europa,
anche a fianco degli Stati Uniti d’America, intraprendendo una
battaglia politica finalizzata ad evitare che il destino di
Trieste fosse quello di tramutarsi in un nuovo Pireo”.
“Trieste poteva realmente diventare satellite di Pechino, con il
benestare di Roma e di alcuni visionari locali. C’? voluta una
crisi sanitaria, sociale ed economica devastante – evidenzia il
consigliere – per riaprire gli occhi a tutti, per interrogarsi
rispetto all’opportunit? di spalancare le porte a chi proviene da
culture diverse e interpreta l’economia e il welfare in modo
molto distante da noi”.
“L’intesa vigente – conclude Cabibbo – scade a marzo 2024.
Sottoscriviamo pienamente quanto gi? comunicato dal ministro
degli Esteri e vicepresidente Antonio Tajani, ovvero che accanto
alla scelta di non estendere la durata del memorandum sulla Via
della Seta, resta l’intenzione di coltivare il partenariato
strategico tra Italia e Cina. Questo per evidenziare che i
rapporti restano, pur in uno schema che vede l’Italia
convintamente schierata con i Paesi del G7 e in un contesto di
Patto Atlantico”.
ACON/COM/rcm
071707 DIC 23