
(AGENPARL) – mer 06 dicembre 2023 Trattamento acque reflue, presentato a Potenza progetto “Reteat”
Ricercare nuove tecnologie che possano essere implementate nel trattamento
delle acque reflue. È la finalità del progetto “Retreat: New technologies
based on natuRal matErials for the TREatment and reuse of wAste water” i
cui risultati sono stati presentati a Potenza nella sede dell’Egrib, l’Ente
di Governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata . Il
progetto, durato due anni, è stato selezionato nell’ambito del POR FESR
Basilicata 2014-2020. “L’iniziativa nasce dall’attività proprio dell’Egrib,
che oltre a essere quella di programmazione e pianificazione – ha spiegato
Donato Larocca, dirigente ad Interim Servizio Amministrativo di Egrib – è
anche di ricerca e innovazione con gli istituti della nostra regione, tra
cui l’Università. In questo caso è stato utilizzato un filtro realizzato
con componenti biologici, in particolare insetti, che possa ridurre
notevolmente la presenza di metalli all’interno del refluo e restituire
all’ambiente un’acqua che sia più pura e riutilizzabile”.Il progetto ha
visto la stretta collaborazione di 7 partner nazionali e internazionali tra
cui l’Egrib, (capofila), il Comune di Potenza, l’Università degli Studi
della Basilicata, la Regione delle Isole Ioniche (Grecia), l’Università di
Novisad (Serbia), Università di agricoltura, scienze e medicina veterinaria
di Cluj (Romania), e il Comune di Capusu Mare (Romania). Il progetto punta
a testare soluzioni pionieristiche per il trattamento delle acque reflue,
con l’obiettivo di aumentare l’accettabilità per le fonti non convenzionali
di approvvigionamento idrico. Ma qual è la sua reale applicazione? “Può
essere applicato direttamente all’interno dei nostri impianti di
depurazione – ha aggiunto Larocca – abbiamo una fase di sperimentazione
fatta proprio sull’impianto di depurazione di Potenza”. Rispetto
all’utilizzo dei soli depuratori convenzionali il progetto mira a risultati
di miglioramento radicale in grado di purezza percentuale delle acque
rispetto alle sostanze organiche che non vengono rimosse o distrutte nei
depuratori, e che potrebbero essere eliminate fino al 99%. Alla
presentazione dei risultati del lavoro sono intervenuti Antonio Bernardo,
dirigente Regione Basilicata Autorità di Gestione, che ha espresso
soddisfazione per la riuscita del progetto, Rosanna Salvia, ricercatrice
dell’ateneo lucano e il geologo Roberto Buccione che hanno caratterizzato
l’area del comune di Potenza dal punto di vista geologico e idrogeologico e
contribuito alla prototipazione. A conclusione delle attività, il progetto
Retreat metterà a disposizione delle comunità interessate, tra le altre
cose, un prototipo di impianto pilota pioneristico e prototipale per la
ricarica delle acque sotterranee mediante depurazione su stratificazioni
naturali o semi-artificiali di effluenti secondari e verifica continua
della ricarica e della qualità dell’acqua e sistemi altamente innovativi
per la decontaminazione dell’acqua e delle tubazioni da parte di
microrganismi e dei biofilm da essi prodotto.