
(AGENPARL) – ven 24 novembre 2023 Giornata contro la violenza sulle donne: Donne in Campo-Cia, ospitiamo
nelle nostre aziende donne vittime
Donne in Campo-Cia in occasione della Giornata internazionale contro la
violenza sulle donne rilancia la proposta di ospitare nelle aziende
impegnate nell’agricoltura sociale le donne vittime di violenza, costrette
a fuggire da casa, spesso con i figli. “Accoglierle in azienda – è il
messaggio della presidente nazionale di Donne in Campo, Pina Terenzi,
condiviso dalla presidente regionale Concetta Larocca, imprendrice di
Colobraro – per ridare loro quel benessere psico-fisico fatto di natura,
paesaggio, cura, ospitalità”.
Per le titolari di aziende associate alla Cia al centro dell’iniziativa per
la Giornata: incoraggiare e sostenere il lavoro e l’impresa femminile come
fattore chiave per emancipare le donne dalla dipendenza economica e come
fondamento per contrastare la violenza di genere. “Non c’è più tempo da
perdere. Servono nuove politiche pubbliche, leggi più severe, interventi
educativi -sottolinea Donne in Campo. Soprattutto, bisogna investire di più
e meglio sul tema occupazionale. Lavorare per promuovere l’imprenditoria
rosa, infatti, è una questione economica e una risposta concreta per
contrastare la violenza di genere. Non si tratta solo di posti di lavoro e
d’indipendenza finanziaria, ma di empowerment, di valorizzazione delle
donne come leader, che agisce come catalizzatore per un cambiamento
culturale più ampio”. Allo stesso tempo, continua la presidente Terenzi,
“promuovere un ambiente di lavoro sano, rispettoso, inclusivo è un primo
passo essenziale per creare una società libera dalla violenza di genere. Le
imprese possono svolgere un ruolo attivo adottando politiche aziendali che
proteggono i diritti delle donne, garantendo pari opportunità e rifiutando
qualsiasi forma di discriminazione”. In questo senso, l’agricoltura è in
prima linea, con le sue oltre 200.000 imprenditrici che conducono il 30%
del totale delle imprese del settore. “L’affermarsi delle donne nel
comparto -ricorda Donne in Campo- è stato accompagnato dallo sviluppo di
agriturismi, vendita diretta, fattorie didattiche e sociali. Sono state
loro ad aprire i cancelli delle imprese agricole alle scuole e alle fasce
deboli della popolazione, dagli anziani ai disabili, creando welfare e
comunità. C’è bisogno, però, di più visibilità e maggiore sostegno
istituzionale in questa battaglia”.