
(AGENPARL) – mer 22 novembre 2023 Il G20 celebra in modo singolare il decennale della “rivoluzione
democratica” in Ucraina, riaccogliendo nuovamente al tavolo (seppur in
modalità virtuale) Vladimir Putin, sul quale pende dal 17 marzo 2023 un
mandato di arresto internazionale per il reato di “deportazione di bambini
ucraini” (art. 8 Statuto CPI).
E Putin coglie la palla al balzo: il lupo russo si trasforma per l’ennesima
volta in agnello, dichiarando che “occorre mettere fine alla tragedia della
guerra in Ucraina”, guerra che lui ha iniziato 636 giorni fa e che continua
senza tregua ad alimentare, giorno e notte.
Avere offerto un nuovo palcoscenico a un ricercato dalla giustizia
Internazionale rappresenta una profonda lesione alla credibilità e al
lavoro della Corte Penale Internazionale (CPI).
Radicali Italiani ha manifestato il 7 ottobre (compleanno di Putin e
anniversario dell’omicidio di Anna Politkovskaja) davanti alla sede della
CPI, all’Aja, richiedendo che la stessa proceda a nuove incriminazioni di
Putin e della catena di comando russa per crimini di guerra e contro
l’umanità da loro compiuti dal 24 febbraio 2022 in Ucraina.
Radicali Italiani ha consegnato il 4 ottobre al capo di gabinetto del
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio la petizione per la revoca
dell’onorificenza della Repubblica Italiana concessa il 4 ottobre 2017 a