
(AGENPARL) – dom 29 ottobre 2023 Le strutture ricettive si stanno preparando per il ponte di Ognissanti, con
qualche sicurezza in meno rispetto allo scorso anno. Tra le altre cose c’è
l’incertezza del meteo che frena le prenotazioni e il calendario non
proprio favorevole.
*Amedeo Vasellini*, presidente provinciale di Assohotel afferma: «Direi che
un calo, leggero, è fisiologico anche perché il ponte di Ognissanti
quest’anno praticamente non c’è mentre l’anno scorso invece sì; comunque si
confermano trend, se non estremamente positivi, sicuramente ottimistici
che, speriamo, ci possono portare a sfruttare positivamente il periodo
delle ferie di Natale e capodanno. Periodo che, a sua volta, sarà il
segnale per la scadenza successiva che è quella di Pasqua che a sua volta è
quella indicativa per l’estate».
«Complessivamente possiamo dire che in Toscana c’è un andamento
moderatamente positivo, con evidenti sfumature di ottimismo, che ci fanno
pensare di far attestare le nuove strategie dell’offerta turistica su
parametri e numeri nuovi che forzatamente si discostano dalle tradizionali
trend pre Covid, ma che, aldilà delle situazioni temporanee, possono
produrre flussi positivi nel futuro a medio lungo termine» conclude
Vasellini.
Secondo le stime di Assoturismo, il tasso medio di occupazione rispetto
all’offerta disponibile si attesta attorno al 67%, stiamo parlando di un
tipo di turismo che preferisce le città, i borghi, le zone rurali o
collinari; meno le coste e il mare: qui siamo attorno al 50% di
saturazione.
«Il ponte di Ognissanti è un’occasione perfetta per esplorare località
minori e scoprire i tesori nascosti del nostro territorio – afferma *Giancarlo
Dell’Orco* presidente di Aigo Confesercenti, l’Associazione italiana
gestori ospitalità e ricettività diffusa -. Le città d’arte saranno le
destinazioni più gettonate in termini di presenze e arrivi. Attrarre questi
flussi turistici dalle città d’arte all’entroterra richiede pianificazione,
collaborazione (anche con tour operator) e una strategia di marketing ben
definita. Concentrandosi su esperienze autentiche e uniche, è possibile
stimolare l’interesse dei viaggiatori e incoraggiarli a esplorare oltre le
città d’arte. Sono molto richiesti itinerari tematici: un itinerario
enogastronomico potrebbe includere visite a vigneti o cantine» afferma .
«Vanno coinvolte le comunità locali nell’accoglienza dei turisti e nella
promozione delle attrazioni dato che l’autunno spesso è il periodo delle
principali iniziative che riguardano le nostre tradizioni: dalla raccolta
delle olive, alle castagne, ai funghi. Questo può creare un’esperienza più
autentica e accogliente per i visitatori, e allungare la stagione estiva».
Nonostante le incertezze anche questo ponte sembra confermare la vitalità