
(AGENPARL) – gio 05 ottobre 2023 COMUNICATO STAMPA
L’On. Safina (PD): “Una storia di cui vergognarsi: la Regione Siciliana prende in giro i
pescatori”
Trapani, 5 ottobre 2023 – “La coerenza prima di tutto. Il presidente Schifani, da questo punto di
vista, è lodevole: non sta facendo altro, infatti, che proseguire l’azione scandalosa avviata dal suo
predecessore, il presidente Musumeci – attraverso l’allora assessore regionale Toni Scilla – nel
prendere in giro i pescatori siciliani in merito ai ristori dovuti per il blocco dell’esercizio delle attività
di pesca con utilizzo di reti a strascico. Non uno ma addirittura sono due i decreti scellerati con i
quali si sono procurati ingenti danni, per almeno sette milioni di euro, alla marineria siciliana”.
Lo afferma il deputato trapanese del PD, Dario Safina. Che continua: “Il Governo, imperterrito,
invece di porre rimedi agli errori palesi perpetrati nel corso della vecchia e dell’attuale legislatura,
che fa? Boccia l’emendamento presentato dal sottoscritto l’anno scorso e continua a fare
spallucce”.
“Ecco perché – prosegue Safina -, in attesa di riproporre formalmente, l’emendamento a favore dei
ristori per i pescatori siciliani, assieme ai colleghi deputati del gruppo PD Michele Catanzaro,
Giovanni Burtone, Valentina Chinnici, Antonello Cracolici, Emanuele Dipasquale, Mario Giambona,
Calogero Leanza, Ersilia Saverino, Tiziano Spada e Sebastiano Venezia, torniamo alla carica nei
confronti del Governo Regionale in merito ai mancati ristori per i pescatori siciliani che hanno
subito danni a causa dell’illegittimità del D.A. n. 26/GAB/2022 del 25 luglio 2022”.
“Con questa interpellanza – spiega l’onorevole trapanese – si chiede di sapere, in tempi brevissimi,
se questo governo intenda celermente provvedere a porre rimedio riconoscere gli adeguati ristori
ai pescatori – ovvero alle unità autorizzate all’esercizio delle attività di pesca con l’utilizzo di reti a
strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti – che hanno subito ingenti danni
economici a causa dell’illegittimità del D.A. n. 26/GAB/2022 del 25 luglio 2022”.
E conclude Safina: “Un atto dovuto, il nostro, che speriamo non rimanga “lettera morta” così come
“morta” rischia di essere lo status della marineria siciliana”.