
(AGENPARL) – mer 04 ottobre 2023 Prot. n.______ Federico Marini
PNRR – La preoccupazione degli artigiani sardi per il taglio ai fondi del
Piano di Ripresa e Resilienza nell’Isola. Maria Amelia Lai (Presidente
Confartigianato Sardegna): “Necessarie risorse alternative o sostitutive
rispetto a quelle che non arriveranno nell’Isola”.
E’ forte la preoccupazione delle imprese sarde, soprattutto quelle
artigiane, per l’annunciato taglio ai fondi provenienti dal PNRR.
Per questo la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna,
Maria Amelia Lai, chiede al Governo risorse alternative o sostitutive
rispetto a quelle che non arriveranno nell’Isola.
Associazioni “Il 27 luglio scorso il Governo comunicava ai Comuni italiani un taglio
Territoriali ai fondi del PNR da 13 miliardi di euro. Risorse preziose per gli enti locali.
Sud Sardegna Chiaramente questa rimodulazione colpirà principalmente quei progetti che
Cagliari
Via Riva Villasanta 241 spesso sono stati già avviati, che sono destinati a rigenerazione urbana,
all’efficienza energetica, nonché alla mitigazione e adattamento al
Oristano
Via Campanelli, 41
cambiamento climatico – commenta la Presidente – ci eravamo resi conto
Nuoro gennaio a maggio”. “L’Italia, infatti, ha speso solo 1,2 dei 33,8 miliardi di
Via Brig.Sassari, 37
Sassari
italiano ha individuato 144 misure da modificare del tutto o in parte e
Via Alghero, 30 riteniamo che la proposta del Governo di cambiare il PNR riproponendo
questi tagli da quasi 16 miliardi e con la promessa di rifinanziare con altri
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 fondi, non ci lascia veramente sereni”.
“Le altre fonti di finanziamento potrebbero essere senz’altro i fondi
strutturali europei quali il Fondo di sviluppo e coesione, quello nazionale
complementare, che è poi è quello che affianca il PNRR – sottolinea la
Presidente Lai – diciamo che le intenzioni dell’Esecutivo sui progetti sono
note, mentre mancano completamente i dettagli su come realizzarli”.
“Siamo molto preoccupati come Associazione perché in questo
momento non abbiamo risposte da dare al sistema produttivo, sia come
imprese singole che con gli appalti europei lavorano e come cittadini,
perché la cancellazione di questi fondi potrebbe rappresentare una brusca
frenata verso lo sviluppo concreto dell’isola e che sia al passo con i tempi –
rimarca – senza questi fondi c’è il serio rischio che si blocchino cantieri, che
moltissime opere, sia grandi e piccole, non possano mai vedere alla luce o
Confartigianato Imprese Sardegna
nel peggiore dei casi, che restino incompiute”.
“Ne abbiamo viste già tante cattedrali nel deserto e scheletri di
cemento e le nostre periferie e le nostre campagne devono avere risposte –
prosegue – noi dobbiamo fare di tutto affinché questa cosa non accada. Tutti
i finanziamenti europei nell’Isola, nonostante le varie vicissitudini, hanno
sempre svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo economico, sociale e
ambientale dell’intero territorio”.
Poi il messaggio a Governo, Regione e Istituzioni: “E’ assolutamente
necessario riconsiderare qualsiasi decisione che porterebbe a un taglio dei
finanziamenti e a un arretramento della Sardegna che viene già penalizzata
all’inverosimile. Chiediamo il sostegno continuo ai nostri sforzi di crescita e
prosperità affinché la Sardegna possa continuare a contribuire al
patrimonio culturale, economico e ambientale dell’Unione Europea”. “Per
questo sono necessarie quelle risorse alternative o sostitutive rispetto a
quelle che non arriveranno nell’isola – conclude la Presidente – perché si
rischia in questo modo di bloccare quelle procedure per la realizzazione di
opere pubbliche come i nuovi servizi, le opere di rigenerazione urbana e di
riqualificazione, che sono quegli interventi per l’assetto del territorio in
contrasto al cambiamento climatico”.
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT