
(AGENPARL) – gio 28 settembre 2023 “Il menu in vigore presso le mense scolastiche è redatto dal Servizio
Ristorazione dell’Asl di Piacenza. Il Comune non ha fornito alcuna
indicazione di ‘razionalizzare al massimo’ il quantitativo di cibo da
fornire agli alunni, e non vi è alcuna correlazione tra gli arretrati nei
pagamenti e la qualità del servizio mensa erogato, anche rispetto alla
quantità di cibo”. E’ la precisazione dell’assessore alle Politiche
educative del Comune di Piacenza Mario Dadati con riferimento alla
segnalazione che la mamma di un’alunna della scuola primaria di
Borgotrebbia ha affidato al quotidiano online ilPiacenza. Una precisazione
doverosa, sostiene l’assessore, “perché sia ben chiaro che la qualità e la
quantità del cibo che mangiano i nostri bambini non dipende certo dai
crediti che il Comune può avere nei confronti delle famiglie che non pagano
il servizio mensa. Un’ipotesi del genere non è pensabile, e ci tengo a
sottolinearlo”.
“Per quanto riguarda le eventuali richieste di “bis” da parte degli alunni
– spiega l’assessore – non vi è alcun divieto alla sua somministrazione da
parte del Comune. Anche se, sotto il profilo nutrizionistico, le
indicazioni degli specialisti, che non sono certo obblighi, vanno nella
direzione di rispettare i quantitativi individuati come idonei. Come del
resto è ovvio che sia, anche per educare i più giovani a mangiare ‘il
giusto’”.
Sul tema si esprime anche la dietista Monica Maj di Underwriters
Laboratories che per il Comune si occupa del controllo qualità del Servizio
ristorazione. “Il riferimento che sta alla base della stesura dei menù –
spiega – è la dieta mediterranea, ricca di micronutrienti e fibra derivanti
da verdura e frutta di tutti i colori, nonché dai legumi che sono da
considerarsi anche validi sostituti di alimenti di origine animale quali la
carne, pesce, uova e latticini; come condimento è da prediligere l’olio
extravergine di oliva”.
“Il menù – prosegue la specialista – è unico per Piacenza e provincia e per
le scuole di ogni ordine e grado (con qualche specifico adattamento per gli
asili nido e le scuole d’infanzia) ed è impostato su 4 settimane e
diversificato in autunno-inverno e primavera-estate. Nella nuova redazione
si è cercato anche di tenere conto del prezioso contributo di bambini,
ragazzi, insegnanti, genitori, commissioni mensa e aziende di ristorazione
scolastica, delle amministrazioni comunali, partendo dalle loro
segnalazioni riguardo a pietanze più o meno gradite e recependo
osservazioni derivate dai recenti incontri di presentazione dei menù.
Infatti alcuni piatti sono stati tolti dal menu perché non graditi”.
E ancora: “E’ stato predisposto anche un ricettario, per facilitare la
preparazione dei piatti e garantire una più omogenea offerta sul
territorio, allegato al menù insieme ai consueti e aggiornati criteri
igienico sanitari e indicazioni per le variazioni”.
“Il gruppo di Ristorazione Scolastica – conclude Monica Maj – in
collaborazione con il controllo qualità del Comune di Piacenza, provvede a
monitorare l’andamento del gradimento delle proposte gastronomiche per
future modifiche. Rimane sempre e comunque fondamentale che le scuole, le
famiglie e le amministrazioni sostengano gli alunni in un percorso che
porti la comunità nella direzione di un graduale maggiore adattamento del
gusto verso alimenti salutari”.
Andrea Pasquali
Portavoce del Sindaco
Comune di Piacenza