
(AGENPARL) – mer 20 settembre 2023 *COMUNICATO STAMPA*
*Cagliari, 20 settembre 2023* – “La nostra posizione sulla gestione della
Peste suina africana (PSA) da parte della Regione è sempre stata chiara:
non si deve allentare la presa nei controlli in Sardegna, nelle merci e
negli animali vivi in entrata nei nostri porti e aeroporti, a maggior
ragione da oggi in avanti dopo l’individuazione del focolaio a Dorgali”.
Non fa giri di parole il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo
Mele, nel mettere in evidenza l’estrema preoccupazione per il riaffacciarsi
sull’Isola del terribile virus dei suini: una malattia che dalle campagne
sarde era scomparsa nel 2018 nei suini domestici e da inizio 2019 nei
cinghiali. “In attesa di capire, a conclusione delle analisi di laboratorio
in corso in queste ore, se si tratta del genotipo 1 della PSA, la variante
storicamente presente sull’Isola, o del genotipo 2 quella diffusa nel resto
d’Italia e in buona parte dell’Europa orientale e dell’Asia – ha proseguito
Mele – i servizi competenti regionali, in collaborazione con il ministero
della Salute e i soggetti di gestione di sanità animale presenti sulla
penisola, devono subito mettere in campo tutti gli uomini, le energie e le
risorse per limitare la possibile diffusione del virus. La gestione
ottimale della biosicurezza sarà la chiave di volta indispensabile per
arginare il contagio con successo. Le notizie che nelle ultime settimane
arrivano dalla Lombardia, dove si trovano il 50% degli allevamenti
suinicoli d’Italia, ci raccontano di un quadro sanitario davvero critico e
delle forti difficoltà che ogni giorno emergono per far fronte alla Peste
suina africana, non più nei selvatici, ma anche all’interno di stabilimenti
dove si trovano decine di migliaia di capi. Come Confagricoltura Sardegna
ci mettiamo a disposizione delle istituzioni e degli allevatori, in tutte
le forme necessarie, per favorire la buona riuscita delle azioni di
contrasto ed eradicazione”, ha concluso Paolo Mele.
Ufficio Stampa