
(AGENPARL) – sab 16 settembre 2023 RAPPORTO MENSILE ABI 1 – Settembre 2023
(principali evidenze)
I più recenti dati, relativi agli andamenti dell’economia dell’area dell’euro e di quella
italiana, indicano che gli effetti della politica monetaria restrittiva avviata dalla BCE
da oltre un anno si stanno manifestando (ad es. variazione negativa del Pil italiano
nel secondo trimestre, riduzione della produzione industriale). Gli effetti possono
cogliersi anche nel mercato bancario in Italia.
TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA
1. Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati
di deposito e depositi vincolati) in agosto 2023 è cresciuto al 3,36% dallo
0,29% di giugno 2022 (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE), con un
incremento di 307 punti base. A luglio 2023 tale tasso era il 3,28% in
Italia, superiore a quello medio dell’area dell’euro (3,15%).
2. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni a tasso fisso in
agosto 2023 è il 4,63%, (1,31% in giugno 2022), con un incremento di 332
punti base.
3. In agosto 2023 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito,
depositi a risparmio e conti correnti), è aumentato allo 0,80% (0,32% a giugno
2022).
4. Il tasso sui soli depositi in conto corrente è cresciuto allo 0,40%, tenendo
conto che il conto corrente permette di utilizzare una moltitudine di servizi e non
ha la funzione di investimento (cfr. Tabella 1).
TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI
5. Tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento in agosto 2023:
il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato
il 4,29%;
il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è
stato del 5,03%;
il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 4,48%, (cfr. Tabella 2).
MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA
6. Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi
prestiti e la nuova raccolta) famiglie e società non finanziarie, in agosto 2023,
risulta di 157 punti base.
Il rapporto mensile dell’Abi rende disponibili una serie di informazioni quantitative che sono in anticipo rispetto
ad ogni altra rilevazione in proposito. Tale possibilità è determinata dal fatto che le banche sono i produttori
stessi di queste informazioni.
RACCOLTA DA CLIENTELA
7. La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche,
presenta un incremento di quasi 227 miliardi tra luglio 2022 e luglio 2023,
(133,1 miliardi famiglie, 27,3 imprese e il restante agli altri settori, imprese
finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).
8. In agosto 2023 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni,
è cresciuta rispetto ad un anno prima (+16,7%), in accelerazione rispetto
a luglio 2023 (+15,9%).
9. I soli depositi, nelle varie forme, sono quindi scesi ad agosto 2023 del
5,5% rispetto ad agosto 2022, registrando un rallentamento della
riduzione (-6,5% a luglio 2023).
10.La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni)
è risultata in agosto 2023 in calo del 3,4% su base annua, (-4,3% a luglio
2023) (cfr. Tabella 3).
PRESTITI BANCARI E INVESTIMENTI IN TITOLI DI STATO
11.In agosto 2023, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 3,3% rispetto
a un anno prima, mentre a luglio 2023 avevano registrato un calo del 2,2%,
quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 4,0% e quelli alle
famiglie dello 0,3% (cfr. Tabella 4). Il calo dei volumi di credito è coerente con
il rallentamento della crescita economica, che deprime la domanda di prestiti.
12.A luglio le banche operanti in Italia detenevano titoli di stato italiani per
375 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 372,8 miliardi detenuti a fine
2022.
SOFFERENZE
13.Le sofferenze nette (cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati
dalle banche con proprie risorse) in luglio 2023 sono state 16,5 miliardi di euro,
in aumento di circa 2,2 miliardi rispetto a dicembre 2022. Se confrontato con il
livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto nel novembre 2015 (88,8
miliardi), il calo è di 72,4 miliardi.
14.Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è in aumento allo 0,97%
in luglio 2023 rispetto allo 0,81% di dicembre 2022; era al 4,89% a novembre
2015 (cfr. Tabella 5).
Tabella 1
Italia: tassi d’interesse per gli investitori (medie mensili – valori %)
Tassi d’interesse bancari: famiglie e società non finanziarie
Rendimenti lordi dei titoli di Stato sul
mercato secondario
(statistiche armonizzate del SEBC)
Depositi in
Depositi in c/c Pronti contro
in euro
termine
Raccolta
Depositi con
Obbligazioni (depositi, pct e
durata
obbligazioni)1 prestabilita
(consistenze)
Tassi d’interesse raccolta postale
Buoni serie ordinaria
Obbligazioni
Raccolta2
(nuove operazioni)
Depositi in c/c
Rend. medio
Rend. Medio
in euro
lordo annuo al 1° lordo annuo al 5°
ago-18
ago-19
ago-20
ago-21
-0,20
-0,30
-0,60
-0,26
ago-22
set-22
ott-22
nov-22
dic-22
gen-23
feb-23
mar-23
apr-23
mag-23
giu-23
lug-23
ago-23
Nota: per i tassi bancari ultimo mese disponibile stime SI-ABI.
1 Tasso medio ponderato. 2 include i depositi in c/c, depositi a durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso, pct, obbligazioni
Fonte: Elaborazione Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d’Italia e SI-ABI
Tabella 2
Italia: tassi d’interesse bancari sugli impieghi e rendimenti guida (medie mensili – valori %)
Tassi d’interesse bancari sui prestiti in euro a famiglie e
società non finanziarie in Italia
Tassi interbancari
Tasso di riferim.
Totale1 (consistenze)
di cui: alle società non di cui: alle famiglie per
finanziarie (nuove
acquisto di abitazioni
operazioni)
(nuove operazioni)
Area euro
Giappone
Euribor a 3 mesi
IRS a 10 anni
a 3 mesi
a 3 mesi
a 3 mesi
ago-18
ago-19
ago-20
ago-21
-0,32
-0,41
-0,48
-0,55
-0,20
-0,19
-0,09
-0,07
-0,07
ago-22
set-22
ott-22
nov-22
dic-22
gen-23
feb-23
mar-23
apr-23
mag-23
giu-23
lug-23
ago-23
-0,02
-0,01
-0,02
-0,02
-0,01
-0,01
-0,01
-0,02
Note: per i tassi bancari ultimo mese stime SI-ABI.
1 Tasso medio ponderato.
2 Dato di fine periodo