
(AGENPARL) – mer 13 settembre 2023 APOCALISSE A BOBOLI
VISIONI DAL LIBRO DI GIOVANNI
introduzione
firenze, giardino di boboli
27 — 30 settembre 2023
eike schmidt
26 settembre: prova generale aperta al pubblico.
Accogliendo le fantasmagoriche visioni del Libro dell’Apocalisse di Giovanni, fonte di
Da un’idea di Eike Schmidt
Regia di Riccardo Massai
ispirazione per artisti e scrittori di ogni tempo e nutrimento dell’immaginario col-
lettivo, il Giardino di Boboli, in linea con una tradizione plurisecolare, torna a essere
ambientazione ideale per uno spettacolo ad alto impatto emotivo e visivo.
Inizio spettacolo ore 14.00.
Si consiglia di programmare l’ingresso a Boboli in tempo utile per raggiungere la prima stazione
scenica, presso il piazzale della Meridiana.
Apocalisse è etimologicamente “ciò che si sottrae al mistero”: un evento atteso, nel
La fruizione dello spettacolo è inclusa nel regolare biglietto d’ingresso al Giardino di Boboli.
Il biglietto pertanto segue la regolamentazione ordinaria dei biglietti dei musei delle Gallerie
degli Uffizi e quindi non è cedibile, né trasferibile, né rimborsabile.
del Bene e del Bello assoluti sono necessariamente preceduti da cataclismi e visioni
Per info e acquisto dei biglietti http://www.uffizi.it/giardino-boboli
credo cristiano, con gioia e trepidazione, ma allo stesso tempo con un senso di profonda inquietudine, poiché il ristabilimento dell’ordine e della giustizia, lo svelamento
sublimi del Male. Questa natura fondamentalmente ossimorica del testo biblico è il
fulcro della direzione artistica di Riccardo Massai nelle scelte registiche e scenografi-
che e il filo rosso che accompagna lo spettatore nel percorso che si dipana circolarmente, di stazione in stazione, lungo l’intero complesso di Boboli. Le figure del caos, della
distruzione e del sublime terribile che animano il Libro sono cioè inscritte, contenute
e ricomprese nel paradigma dell’ordine, della simmetria e del Bello, tipici del Giardino
rinascimentale di cui Boboli è massima espressione.
È vietato effettuare riprese video e
fotografiche dello spettacolo.
In un variegato gioco di contrasti e visioni sovrapposte, dove teatro, musica, danza e
arti acrobatiche si fondono in contaminazioni fra generi declinati in chiave contem-
Si avverte il pubblico che lo spettacolo
prevede scene di nudo integrale.
Riguardo l’accessibilità dello spettacolo,
si ricorda che si tratta di un percorso
itinerante sui livelli naturali del
Giardino, soprattutto ghiaioso, che
prevede salite e discese per una
pendenza max tra l’8% e il 9% e in
particolare una salita con pendenza
max del 20%.
Si raccomanda quindi di valutare
preventivamente la fattibilità del
percorso in base alle proprie capacità
poranea, l’immenso patrimonio artistico e botanico del Giardino, dopo il suggestivo
evento dedicato alla Commedia dantesca nel 2021, offre al suo visitatore/spettatore un
motorie e in ogni caso, per chiunque
utilizzi una sedia a rotelle (anche
motorizzata) o altro ausilio per la
mobilità, si rende comunque necessaria
la presenza di un accompagnatore.
Il personale all’ingresso del portone
centrale di Palazzo Pitti sarà a
disposizione per dare tutte le
indicazioni necessarie all’ingresso di
persone provviste di ausili o con ridotte
capacità motorie.
nuovo viaggio di caduta e ascesa che certamente non mancherà di stupire.
presentazione dell’opera
riccardo massai
Apocalisse è l’ultimo libro de La Bibbia: libro della Parola di Dio. Apocalisse significa
“rivelazione”, è dunque spazio di contrasto, di bellezza e crudeltà, caos della terra e ordine
del cielo. Apocalisse è un ossimoro, una solitudine piena di gente, una tensione eterna.
Essa contiene in sé il tema del giudizio: è qui e ora, dentro ogni uomo credente o no: infatti
il giudizio è la vita che stiamo vivendo, si può sperare nella misericordiosa giustificazione
di Dio oppure avere in noi stessi la propria ricompensa o pena. Quindi diventa preghiera
collettiva per attori contemplanti e per un pubblico come assemblea/umanità che ascolta;
una grande sacra rappresentazione dove sacro e profano si mescolano, dove si vede
la parola e si ascolta la visione. Contemplante è colui che contempla e profetizza la
rivelazione, cioè Giovanni, la cui figura viene qui divisa per sei attori in sei stazioni.
Questo rito contemporaneo rivela un cammino di salvazione: infatti anche se tutti
dobbiamo morire, Apocalisse dice a ciascuno di noi: “io non cancellerò il suo nome dal libro della vita,
ma il suo nome riconoscerò davanti a mio Padre e davanti ai suoi angeli!”
Quindi chi di noi non ha vissuto?
Apocalisse è anche un libro storico e politico: l’anno di scrittura si presume sia nel
decennio del 90 d.C., nel pieno della dominazione romana; si prospetta una fine di
questo dominio con il trionfo del regno cristiano.
Il testo è integrale ed è stato da me curato per la scena mettendo a confronto varie
traduzioni, dalla canonica CEI a quella curata da Enzo Bianchi, all’interconfessionale, a
quelle di altri traduttori.
L’evento performativo è pensato per offrire una vera e propria immersione nelle visioni
di Giovanni, scandite in unità narrative chiamate settenari; ma lo spettatore è invitato
a immergersi in ciò che vede e ascolta, senza voler necessariamente comprendere
ogni passaggio se non attraverso la propria sensibilità: non esiste in alcune parti
un’interpretazione oggettiva.
rivelazione di gesù cristo
prologo
ingresso del giardino
le sette chiese
prima stazione
ore 14.00 — piazzale della meridiana
la corte celeste e i sette sigilli
seconda stazione
ore 14.30 — prato delle colonne
Visione (svelamento/rivelazione)
Preliminari del “Grande Giorno” di Dio
Lettura del I settenario (Apocalisse 1 – 3)
Lettura del II settenario (Apocalisse 4 – 8.6)
La Maestà di Dio manda epistole alle sette chiese in terra.
Dio affida all’Agnello i destini del mondo. L’Agnello spezza i sette sigilli.
Giovanni, sull’isola di Patmos nel giorno del Signore, afferrato dallo Spirito,
Il contemplante descrive l’imponente visione di Colui che siede in trono e
chiese del medio oriente: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a
sette sigilli che chiudono un rotolo: l’Agnello, “il Leone della tribù di Giuda”,
scrive le sette epistole per mandarle attraverso i sette angeli alle sette
Filadelfia e a Laodicea.
Ciascuna lettera risponde alle seguenti sezioni: chi detta la lettera si
presenta come il Signore; riconosce i meriti e i demeriti delle proprie chiese
e le rimprovera per essersi allontanate dal proprio insegnamento; promette
la vittoria per chi adempirà al proprio compito.
L’umanità tutta in ascolto è quella di allora, come la presente.
dell’Agnello, attorniati dalla Corte celeste che fa da sfondo all’apertura dei
è l’unico che può dissigillarli.
I primi quattro sigilli corrispondono all’ingresso dei quattro cavalieri; segue
l’apertura dei successivi con l’ingresso delle moltitudini, prima dei martiri e
poi degli “inescusabili”. La Stazione termina, prima con la costituzione del
popolo del Dio vivente, i centoquarantaquattromila, e infine con l’apertura
del settimo sigillo e l’ingresso dei sette angeli pronti a suonare le sette
trombe. Dio ascolta in silenzio il salire delle preghiere al cielo.
BIGLIETTERIA
SERVIZI
ACCESSIBILI
ITINERARIO
DELLO SPETTACOLO
ACQUA
POTABILE
SERVIZI
IGIENICI
ITINERARIO ALTERNATIVO, SUGGERITO
IN CASO DI DIFFICOLTÀ MOTORIE
FORTE
BELVEDERE
VASCA
NETTUNO
PRATO
VIALE
CIPRESSI
CASTAGNI
PRATO
DELLE
COLONNE
VASCA DELL’ISOL A
ANFITEATRO
PEGASO
PAL AZZINA
DELL A
MERIDIANA
PAL AZZO PITTI
L’ingresso/uscita accessibile è sul lato
sinistro del cortile interno del palazzo
ingresso/uscita
PALAZZO PITTI
prologo
INGRESSO DEL GIARDINO
INGRESSO / USCITA
ore 14.00
ore 14.30
ore 15.00
ore 15.40
ore 16.15
ore 17.00
PIAZZALE DELLA MERIDIANA
PRATO DELLE COLONNE
VASCA DELL’ISOLA
PRATO DEL CASTAGNI
VASCA DEL NETTUNO
ANFITEATRO
Le Sette Chiese
La Corte Celeste
e i Sette Sigilli
Le Sette Trombe
Il Messaggio dell’Evangelo
e i Sette Segni
Le Sette Coppe
e le Ultime Visioni
La Gerusalemme
Celeste
le sette trombe
terza stazione
ore 15.00 — vasca dell’isola
Il grande giorno dell’Ira
Il momento in cui si evidenzia il dramma della creazione
e il turbamento delle potenze per l’Incarnazione.
il messaggio dell’evangelo e i sette segni
quarta stazione
ore 15.40 — prato dei castagni
Incarnazione
Lettura del IV settenario (Apocalisse 12 – 15)
Lettura del III settenario (Apocalisse 8.7 – 11)
I sette angeli suonano ciascuno una tromba, in risposta al grido del settenario
Appaiono nel cielo i sette Segni: una donna (la Gerusalemme personificata),
diaboliche si possono qui leggere il passaggio delle legioni romane, e attraverso
serpente antico, che insidia la donna; il figlio maschio partorito dalla
precedente: “Fino a quando, Signore?”. Nelle invasioni delle potenze
i secoli in una visione moderna, l’arrivo dei musulmani, di nuove religioni,
ma anche il dilagare delle pandemie. L’ascolto delle sette trombe annuncia sì
il Giudizio ma, più che preparare catastrofi, predispone all’ascolto della Parola
di Dio. L’arrivo dell’angelo possente con il piccolo libro aperto che Giovanni
deve mangiare (come Ezechiele), ed ancor più la persecuzione e resurrezione
dei due testimoni, sono promesse di salvezza. La settima tromba che conclude
questa stazione inaugura il settenario successivo, lasciando allo spettatore,
come sempre, un senso di nuovo inizio e di sospensione.
la figlia di Sion che deve dare alla luce un maschio; un drago rosso, il
donna, in cui è racchiusa tutta la storia; l’angelo Michele che combatte
contro il drago; la prima bestia, il potere totalitario; la seconda bestia
che riveste le sembianze stesse dell’Agnello; l’immagine della bestia, la
propaganda del regime, intesa anche come superstizione.
A coloro che sono marchiati col segno della bestia, Giovanni oppone
il cantico nuovo, il canto della redenzione: la visione del raduno dei
centoquarantaquattromila. La stazione si chiude con l’arrivo dei sette
angeli e l’annuncio e la preparazione del giudizio.
le sette coppe e le ultime visioni
quinta stazione
ore 16.15 — vasca del nettuno
Creazione e Creatore
Le sette coppe della distruzione finale, la caduta di Babilonia,
il giudizio universale, la morte del male.
la gerusalemme celeste
sesta stazione
ore 17.00 — anfiteatro
La Gerusalemme celeste
Lettura della conclusione del VI settenario (Apocalisse 21 – 22.21)
Lettura del V settenario e prima parte del VI (Apocalisse 16 – 20)
Siamo alla fine dei tempi e al giudizio.
Il cielo e la terra non ci sono più.
e portano a compimento la storia della salvezza. La caduta di Babilonia
concludono l’opera.
Le sette coppe, cioè i sette ultimi flagelli, sono di ammonizione agli uomini
che sottende quella di Roma, diventa nella storia passata e futura simbolo
universale della caduta di ogni potere dominante.
Concludono la stazione la visione del cavaliere con la spada, che è simbolo
della Parola di Dio, e per contrasto, la fine di Satana, simbolo della morte.
E’ importante sottolineare, come afferma Enzo Bianchi: Per gli uomini ci
sono tutt’al più ulcere, sofferenze e prove, cioè avvertimenti, richieste di conversione,
ma non l’annientamento, la condanna definitiva. Solo l’annientamento della bestia,
dell’antimessia, del dragone e della morte.
L’ingresso del popolo di Dio e della Gerusalemme celeste
Si chiude l’ultimo dei sette macarismi (beatitudini) che costellano l’intera
Apocalisse (e che ne costituiscono un ulteriore settenario):
sono tutti collegati a promesse di vittoria.
I 7 segni
Simona Fossi
La donna
Direttore
Eike Schmidt
Coordinamento
organizzativo
Area Strategie Digitali
Coordinatore
Francesca Sborgi
Andrea Biotti
Gabriella Brindani
Patrizia Naldini
Simone Rovida
Cristian Spadoni
Chiara Ulivi
con Lorenzo Cosentino
Tirocinanti
Flaminia Aversa
Carlotta Manfellotti
Direttore Amministrativo
Franca Berioli
Ufficio Ragioneria
Elena Cecconi
Silvio Daddioli
Ufficio legale
Francesco Cagnotto
Ufficio Risorse Umane
Francesca Leoni
Special Events Manager
Salvatore Vicario
Coord. Dip. Botanica
Bianca Maria Landi
Coord. Dip. Architettura
Paola Ruggieri
Coord. servizio di pulizia
Caterina Campana
Responsabili servizio
Giardino di Boboli
Vivian Saavedra
Silvana Abate
Supporto tecnico
Giardino di Boboli
Gianni Simonti
Segreteria di Direzione
Monica Alderotti
Alberica Barbolani da Montauto
Veruska Filipperi
Alejandra Micheli
Chiara Toti
Maria Zaffalon
Ufficio Stampa
Tommaso Galligani
Promozione e comunicazione
social e sito istituzionale
Area Strategie Digitali
Luca Perrotta
Il Drago
Marina Capezzone
Il bambino
Riccardo Perrotta
Arcangelo Michele
Vittoria Belvignati
La prima bestia
Filippo Bonacchi
La seconda bestia
Nore Pratesi
L’immagine della bestia
Sofia Agosta, Allegra Aragiusto,
Matilde Belli, Jessica Benvenuti,
Maria Caselli, Irene Cencetti,
Ariel Fedi, Dabia Garofalo,
Marta Mezzela, Francesca Poli,
Jasmine Ruby Thompson
Allieve Arpiste e riserve
Susan Pasanillo
Babilonia
Regia
Riccardo Massai
Costumi
Silvia Avigo
Musiche a cura di
Paolo Biribò
Danilo Nigrelli
IV stazione
Amerigo Fontani
V stazione
Francesca Ciocchetti
VI stazione
Danzatori
Personaggi
Daniele Del Bandecca
Lettori
Claudia Nuzzaci
Fabio Mascagni
Sara Campinoti
Stefano Braschi
II stazione
Marco Toloni
III stazione
Chiesa di Smirne e angelo dei confini
Michele Scappa
Chiesa di Efeso e angelo dell’aria
Figuranti
in ordine di apparizione
Sound designer
Andreas Froeba
I stazione
Barbara Carulli
in ordine di apparizione come angeli
Chiesa di Laodicea e angelo della terra
Chiesa di Pergamo e angelo del mare
Chiesa di Sardi e angelo acque dolci
Shezan
Uno simile al figlio dell’uomo
Giuliano Buccheri,
Edward William Watson Cheyne,
Nicola Franzoni,
Gabriele Malquori,
Vincenzo Palmeri,
Gregorio Savio
Sabina Cesaroni
Cavalieri e riserve
Luca Tomao
Un angelo possente
Chiesa di Filadelfia e angelo fuoco
Chiesa di Tiatira e angelo del trono del male
Leonardo Aglietti
Maria Cristiana Amendola,
Silvia Bazoli, Simone Bellucci,
Sara Bensi, Flavia Bocchino,
Manuela Bocchino,