
(AGENPARL) – ven 01 settembre 2023 EMILIANO E PIEMONTESE: MOODY’S CONFERMA RATING Baa3 PER LA REGIONE PUGLIA
Moody’s conferma per la Regione Puglia il profilo creditizio Baa3, uno dei
più elevati fra le 20 regioni italiane. Le performance finanziarie sono
giudicate solide, nonostante le pressioni di spesa esercitate dal settore
sanitario, in parte dovute a inflazione e aumento dei costi energetici.
Ribadite le valutazioni positive sulle capacità di investimento dei fondi
europei e nazionali, da un lato, e sul basso livello di indebitamento e
sulla solida posizione di liquidità, dall’altro.
“Tutte le leve del governo regionale, dalle politiche di bilancio alle
politiche di investimento, dal prudente controllo delle spese alla fluida
gestione delle entrate, funzionano bene e questa è ormai una qualità
riconosciuta alla Regione Puglia con continuità sulla scena nazionale e
internazionale”, osserva il presidente della Regione Puglia, Michele
Emiliano, commentando l’aggiornamento dell’Opinione di Credito che
l’agenzia internazionale Moody’s ha diffuso la notte scorsa.
Secondo l’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione unitaria,
Raffaele Piemontese, “questa valutazione giunge in un momento molto
importante, quando stiamo per fare partire il settennio di programmazione
dei fondi europei 2021-2027 per imprimere una svolta incisiva sulle
debolezze del un tessuto sociale e economico, confermandoci il motore degli
investimenti che abbiamo saputo essere in questi ultimi, difficili anni”.
La fragilità del contesto sociale ed economico pugliese contrasta, secondo
le valutazioni di Moody’s, gli elementi positivi messi in campo con
«pratiche manageriali forti, da un quadro istituzionale maturo e stabile».
Pratiche e quadro che si propongono come una solida base a sostegno di una
sfida storica per la Regione Puglia, chiamata a realizzare un piano di
investimenti, considerato da Moody’s «uno dei più ampi in termini di
stanziamento tra le regioni italiane».
Sfida per il futuro che parte dagli ottimi risultati conseguiti finora. Fra
gli altri elementi giudicati positivamente, Moody’s rileva infatti la
certificazione di circa 10 miliardi e 200 milioni di spesa per
investimenti, che corrisponde a circa il 73% del totale della dotazione
finanziaria per il ciclo di programmazione dei fondi europei 2014-2020, che
hanno generato oltre 45 mila progetti, «dando prova dell’efficace
dispiegamento delle risorse UE da parte della Regione Puglia e della sua
forte governance».
L’agenzia di rating sottolinea che gli investimenti continueranno ad
aumentare in modo significativo da quest’anno 2023 in poi. La Puglia è
chiamata a governare 5 miliardi e 600 milioni del ciclo di programmazione
UE 2021-2027 per perseguire gli obiettivi di inclusione sociale,
digitalizzazione, transizione verde, trasporti e mobilità. Inoltre, il
territorio pugliese beneficerà di 9 miliardi di euro dal Piano Nazionale di
Ripresa e Resilienza e dal Piano nazionale complementare. Di questi oltre 2
miliardi e 300 milioni di euro sono destinati alla Regione Puglia e agli
enti sanitari regionali. Questi fondi supporteranno l’attuazione della
strategia d’investimento della Regione Puglia che pone particolare
attenzione a temi quali la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione in ambiti
legati a digitalizzazione, energie rinnovabili e produzione dell’idrogeno.
In linea con le altre Regioni italiane a statuto ordinario, la Puglia ha
una struttura della spesa corrente rigida e incentrata principalmente sulla
sanità che assorbe circa l’85 per cento delle spese correnti. Nel 2022,
l’inflazione elevata e l’aumento dei costi energetici, accompagnati dalle
maggiori spese per i rinnovi contrattuali e dai costi residui derivanti dal
COVID-19, hanno contribuito a un incremento delle spese, che è stato
coperto solo in parte dall’aumento delle risorse sanitarie assegnate alla
Regione. Il crescente squilibrio tra spese e entrate è stato coperto con
risorse regionali proprie che hanno permesso al settore sanitario di
registrare un risultato d’esercizio in equilibrio in linea con gli anni
precedenti.
“Questa sottolineatura da parte di Moody’s relativa alla manovra con cui
abbiamo messo in sicurezza il nostro sistema sanitario – rileva il
vicepresidente Piemontese – è forse la prova più evidente delle buone
politiche di bilancio attuate in questi anni perché, come accade in ogni
famiglia o impresa, è la capacità di poter far fronte a crisi improvvise
che misura la tenuta e l’affidabilità dei governi, che è poi il valore
politico di queste valutazioni delle agenzie di rating internazionali”.
«Ci aspettiamo che la regione continui a registrare risultati correnti
positivi, trainati da entrate sostenute e da un forte impegno a mantenere
il consolidamento fiscale e il controllo delle spese – si legge nella
Credit Opinion di Moody’s –. Il punteggio G-1 assegnato all’ente
(governance issuer profile score) indica la nostra valutazione di un
impatto positivo sul profilo creditizio della governance e delle pratiche
manageriali forti. La regione ha una comprovata esperienza nel
raggiungimento dell’obiettivo di equilibrio finanziario imposto dalla legge
nazionale e dalla Costituzione. La pianificazione finanziaria è accurata,
con previsioni triennali definite con un approccio prudenziale.
L’esecuzione del budget e il raggiungimento degli obiettivi vengono
monitorati e le previsioni vengono aggiornate durante l’anno».
Sul piano strettamente legato alle politiche di cassa, si conferma la
tendenza alla diminuzione dell’indebitamento e la solida posizione di
liquidità. Il debito diretto e indiretto netto della Regione Puglia è stato
di 1 miliardo e 300 milioni di euro nel 2022, in calo di 100 milioni di
euro rispetto al 2021. Nel 2022, la liquidità della Regione Puglia è
rimasta solida con una posizione di cassa a fine anno, e cioè la capacità
di poter incassare e spendere senza affanni, fondata su una base di 2
miliardi e 100 milioni di euro, 300 milioni di euro in più rispetto al
2021, 23 volte più grande dell’intero ammontare di interessi e capitale
dovuti per i mutui che la Regione Puglia contrae per realizzare opere
pubbliche o per sostenere altri investimenti.
Anche sul fronte ambientale, esaminato per assegnare il rating cosiddetto
ESG che misura sostenibilità e responsabilità verso le persone e il
pianeta, la Nota di Moody’s sottolinea «l’accurata gestione delle risorse
idriche» come fattore positivo che mitiga l’esposizione ai rischi
determinati dall’aumento eccessivo delle temperature, alle inondazioni e
alle precipitazioni estreme, nonché alla relativa scarsità di acqua.