(AGENPARL) - ROMA, 31 Agosto 2023 - “L’incidente di questa notte e i molti altri che si verificano quotidianamente non possono essere considerati come un bollettino di guerra che elenca le morti sul lavoro come tragiche fatalità”. Questo il commento, sull’incidente ferroviario accaduto la notte scorsa nella tratta ferroviaria tra Brandizzo e Chivasso nel quale sono morti cinque operai e due sono rimasti feriti, del segretario generale FAST-Confsal, Pietro Serbassi, che esprime il suo “profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime” e gli “auguri di pronta guarigione agli altri lavoratori rimasti coinvolti”.
“Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli, Giuseppe Sorvillo, 43 anni, di Brandizzo, Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni, di Vercelli, Giuseppe Aversa, 49 anni, di Chivasso, e Kevin Laganà, 22 anni, di Vercelli – prosegue Serbassi – non potranno più ricongiungersi alle loro famiglie. Si tratta di una vicenda drammatica che richiede un’immediata e accurata indagine per capire cosa sia accaduto e individuare i responsabili”.
“Ma la tragedia – aggiunge il sindacalista – impone anche una urgente riflessione sui protocolli di assegnazione di appalti e subappalti che tendono a privilegiare le offerte al ribasso rispetto alle norme di sicurezza. È fondamentale che i protocolli di sicurezza definiti dal Gruppo FSI e dall’INAIL vengano implementati senza indugio e applicati a tutta la filiera del settore, perché solo uno sforzo collaborativo tra tutti i soggetti coinvolti nella sicurezza – compresa ANSFISA – può garantire l’utilizzo della tecnologia per ridurre il potenziale di errore umano e compensare le eventuali lacune dovute alle attività di routine. Credo – conclude Serbassi – che la necessità della sicurezza sul posto di lavoro debba essere una priorità per il governo”.
“Quanto accaduto a Torino – dice Vincenzo Multari, Segretario Nazionale SLM FAST-Confsal, nel porgere le proprie condoglianze e il proprio sostegno alle famiglie e ai colleghi dei cinque lavoratori deceduti – non è una semplice coincidenza, ma qualcosa di più complesso, legato ai protocolli di manutenzione e all’esigenza di garantire il servizio ferroviario quando il personale lavora sul sistema e sull’infrastruttura ferroviaria”.
“Per questo – prosegue Multari – insieme alle altre organizzazioni sindacali abbiamo chiesto un incontro con Rfi per affrontare il tema della sicurezza sul lavoro e la compatibilità delle misure a tutela dei lavoratori con la necessità di garantire il servizio e la manutenzione dell’infrastruttura.
Sarebbe opportuno implementare un processo di insourcing per alcune attività di manutenzione, ed è imperativo riconoscere tempestivamente gli eventi che si sono verificati per determinare eventuali errori nelle procedure e impedire che si ripetano”.
