
(AGENPARL) – gio 24 agosto 2023 *Nando Orsi, *allenatore ed opinionista Sky*,* è intervenuto nel corso di
Forza Napoli Sempre, condotta da Dario Sarnataro, in onda su *Radio Marte*:
*“Caso Veiga, mercato del Napoli deludente? È un mercato mirato ad
integrare alcuni giocatori: Natan secondo me è bravo, Cajuste ha alcune
caratteristiche sovrapponibili a quelle di Anguissa, pur essendo meno
forte, però penso che possa giocare alcune partite. Ad oggi il Napoli per
me parte sempre favorito. Servirebbero rinforzi di maggiore peso? I tifosi
parlano di rinforzarsi, ma in che reparto? Kim e Kvaratskhelia l’anno
scorso non godevano della fiducia dei tifosi, poi hanno dimostrato sul
campo chi sono. Non si può non giudicarli all’altezza solo perché non li si
conosce, magari saranno utili nel momento giusto. Non penso che il Napoli
potesse ambire ad acquistare il centrale del Real Madrid. Natan imposta, è
veloce: sarà il campo a decidere quel che sarà. In caso di addio di Gaetano
e Demme? Servirebbe un altro centrocampista. Serve a mio parere più un vice
Lobotka, che potrebbe aver bisogno di rifiatare in alcuni momenti della
stagione, più di un alter ego di Veiga sfumato”.*
*Fabio Bazzani* è intervenuto nel corso di Forza Napoli Sempre, condotta da
Dario Sarnataro, in onda su *Radio Marte*: *“Napoli-Sassuolo domenica? Ho
visto la squadra di Dionisi contro l’Atalanta, è ancora in rodaggio come le
altre squadre, ci sono anche le dinamiche di mercato. I valori iniziano
comunque a vedersi, l’Atalanta ha faticato un po’ ma alla fine ha portato a
casa la partita grazie ad una qualità maggiore. Il Sassuolo ha fatto la sua
partita ma era condizionato dalla situazione di Berardi, che non ha
giocato, Per domenica invece dovrebbe esserci, visto che è tornato ad
allenarsi con la squadra.* *Garcia fa bene a cambiare qualcosa? È normale
che qualche idea sua la dovrà mettere ma lo spartito del Napoli è talmente
marcato che non si può andare a stravolgerlo, soprattutto in considerazione
delle caratteristiche tecniche dei giocatori in rosa. Non credo che Garcia
voglia però cambiar pelle al Napoli, al di là degli accorgimenti che
ciascun allenatore deve necessariamente inserire nella propria
squadra. Andare e recuperare palla 10-15 metri più dietro ci può stare ma
percorrere una strada completamente diversa sarebbe sconsiderato, ma non
penso che lo farà. Qualche conoscenza tattica differente può far bene anche
per inserire novità e motivare il gruppo, ma senza esagerare. Il Napoli con
Sassuolo farà verticalizzazioni lasciando il possesso agli avversari? Di
certo il Sassuolo vuole palleggiare, è molto più efficace quando ha la
palla rispetto a quando non ne è in possesso, ma mi attendo un Napoli che
prende il pallino del gioco, è la prima al Maradona, da campioni d’Italia,
e vorrà fare la partita. Anzi, rispetto a Frosinone, mi aspetto che “faccia
la partita” e non il contrario, credo che sarà dominante in casa. *
*Veiga in Saudi Pro League? È difficile giudicare queste scelte, non ho
vissuto quella situazione. Certo siamo più abituati a vedere giocatori
andare in Arabia a 30 anni, piuttosto che a 21. Ma si tratta di scelte
personali, impossibile giudicarle”.*
Il direttore *Enrico Fedele *è intervenuto nel corso di Marte Sport Live,
condotta da Emanuela Castelli, in onda su *Radio Marte*: *“Arabia brava a
soffiare Veiga al Napoli o Napoli troppo lento a chiudere la trattativa? Se
c’è un dato negativo tra i tanti positivi è questo tentennare: il calcio è
fatto di anticipo, ridevo essere immediato nella trattativa se hai scelto
di prendere quel calciatore. Quando vai per le lunghe puoi essere beffato.
Se Veiga, giocatore di grande tecnica, era importante per il Napoli non
bisognava attendere; se si mira a risparmiare pochi milioni, allora accade
quello che è accaduto nelle scorse ore. Il Napoli era arrivato a 36 milioni
rispetto ai 40 della clausola: c’era discrepanza su percentuale di
rivendita e commissioni da pagare. Responsabilità degli agenti nella
mancata chiusura delle trattative? Difficilmente un agente va in contrasto
con le Società: un procuratore esperto sa quando non deve tirare la corda:
ci sono regole e percentuali precise, che l’esperienza del procuratore
tiene in conto. La decisione è sempre del calciatore: l’agente propone, il
calciatore dispone. Al procuratore spetta una percentuale che credo di
aggiri attorno al 3%. Può essere che il Napoli sia andato per le lunghe
perché Veiga, dopo la conferma di Zielinski, non serviva più con urgenza?
La questione Zielinski resta un mistero: un giocatore di quella qualità non
credo abbia rinnovato a cifre inferiori, poi andremo a vedere cosa
succederà. Certo, Veiga avrebbe dovuto giocarsela con Zielinski: la
responsabilità del mancato arrivo del centrocampista è da attribuire alla
lentezza del Napoli. Il Napoli ha soldi in cassa da spendere e li sta
investendo sul rinnovo di Osimhen: l’anno scorso il monte ingaggi toccava i
70 milioni di euro, oggi – se non va via Lozano – si supera quella soglia
di 6-7 milioni. Trasferimento del ventunenne Veiga in Arabia, come sta
cambiando la geopolitica del calcio? Quando ci sono cifre da capogiro, è
difficile resistere: l’Arabia non è il fenomeno di Cina, USA e Turchia.
Loro investono sul calcio con il triplice del prossimo mondiale, delle
Olimpiadi e di costituire una Champions League di respiro mondiale. Gli
Arabi stanno agendo mossi da liquidità economica importante e da
un’organizzazione razionale, mirata. Il Napoli si è indebolito? No, anche
perché sono certo che prenderà un difensore forte: resta il favorito con la
conferma di Osimhen e di Zielinski. Otto giorni alla chiusura del mercato,
cosa manca al Napoli? Il Napoli ha bisogno di un difensore di grande
spessore e di un vice Lobotka. Samardzic e Veiga sono ottimi giocatori ma
in un ruolo che è coperto. Manca un metronomo, un metodista: Cajuste non
può fare il regista, ha fisicità e fa legna. Capitolo Natan, non ho fiducia
nel difensore perché lui è un terzino sinistro prestato al ruolo di
difensore centrale. Per fare il marcatore servono altre caratteristiche.
Inoltre, Natan tende ad entrare spesso in scivolata, il che lo rende
pericoloso. È arrivato al Napoli non da prima scelta: è un giocatore di
prospettiva, magari frutto di algoritmi che poi andrebbero
approfonditi. Come vice Lobotka mi piacerebbe Ricci, come giovane, o
l’usato sicuro Amrabat. Come difensore vedrei bene Milenkovic della
Fiorentina. Ecco, spenderei per entrambi i ruoli in casa Viola. Superlega
serviva a contrastare l’emergere dell’Arabia? No, la superlega era
iniziativa commerciale di grande prospettiva futura, credo che poi gli
Arabi si sarebbero inseriti in questo progetto, dal grande ritorno
economico per il grande indotto economico che avrebbe generato. Elmas fuori
dal mercato? Elmas è di natura un vice-Zielinski, ma il polacco è un’altra
cosa: se arrivasse davvero una proposta da 30 milioni, partirebbe senza
dubbio”*.
L’analista finanziario *Alessandro Giudice* è intervenuto nel corso di
Marte Sport Live, condotta da Emanuela Castelli, in onda su *Radio Marte*:
*“Fenomeno arabo, necessario arginarlo o allearsi al ‘nemico’ sportivo?
Bisogna arginare il fenomeno e creare un sistema di regole a cui anche i
club sauditi debbano attenersi: esempio lampante la chiusura del mercato
arabo venti giorni dopo la chiusura del mercato europeo. Le regole devono
valere per tutti. Io sono favorevole all’ingresso dei club arabi nella
Champions League, perché in questo modo sarebbero costretti a rispettare
regole valide per tutti gli altri club. Le società arabe sostengono costi
molto elevati, coperti da fonti di ricavo (biglietti, diritti televisivi,
premi UEFA e sponsorizzazioni) difficili da immaginare: lo fa con risorse
provenienti dai fondi statali. In questo modo è il governo Saudita a
finanziare il calcio. Come arginare questo fenomeno? Riportando gli stati
sauditi al rispetto di norme comuni, come accaduto con il
Lussemburgo. Champions League mondiale tra gli obiettivi dell’Arabia?
Questo tentativo si andrà ad inserire nella rivalità tra UEFA e FIFA: la
Fifa non ha mai sopportato che la Champions League si gestita dalla UEFA,
per i suoi indotti economici straordinari. Ha cercato in vari modi di
organizzare il mondiale per club per contrastare lo stradominio della
Champions ma sono stati tentativi vani, perché la Champions League mantiene
un primato incontrastato finora mai in discussione. Ora bisognerà capire se
i Sauditi saranno inglobati da FIFA o UEFA. L’Arabia Saudita è sotto la
giurisdizione FIFA, esterna all’UEFA. La FIFA potrebbe vederci un modo di
sottrarre forza alla UEFA. Può prospettarsi un futuro in cui i giovani
talenti vanno in Arabia per guadagnare tanto per poi tornare in Europa
nella piena maturità calcistica? Ci sarà il tentativo di normalizzare la
presenza del campionato Saudita all’interno dei grandi campionati mondiali:
finora è stato un campionato marginale, poi sono stati portati lì grandi
campioni a fine carriera per esercitare un richiamo mediatico, ora si avvia
la fase 2 in cui si proverà a costruire e rendere competitivo un vero e
proprio campionato con giocatori di tutte le età o nazionalità, come gli
altri campionato europei. È un fenomeno che non si esaurirà con i mondiali
del 2030: l’Arabia sta cercando di entrare stabilmente nel grande circuito
del calcio internazionale”.*