
(AGENPARL) – ven 18 agosto 2023 *«Sto valutando la possibilità di presentare un esposto alla Procura di
Caltanissetta e uno all’Ordine dei Giornalisti, perché si accerti se vi sia
una violazione del segreto istruttorio e una violazione del Manifesto di
Venezia e del codice deontologico dei giornalisti, per quanto sta accadendo
in queste ore con la diffusione e la pubblicazione di ampi stralci degli
atti d’indagine che riguardano la vicenda della violenza compiuta da alcuni
ragazzi contro una giovane donna a Palermo. Ancora una volta, per
l’ennesima volta, siamo di fronte a ciò che rischia di essere una violenza
nella violenza; ancora una volta, in una settimana in cui abbiamo assistito
alle tragiche conseguenze della mancata applicazione del Codice Rosso a
tutela delle donne che denunciano le violenze subite, si corre il rischio,
volontario o involontario ha poca importanza, di spostare l’attenzione
dalla colpa dei 7 stupratori ai 7 “shot” alcolici bevuti dalla vittima.
Ancora una volta, per l’ennesima volta, si conferma che in Italia c’è una
emergenza gravissima, figlia di una cultura patriarcale, di
oggettificazione e mercificazione delle donne e dei loro corpi.Una cultura
che purtroppo, al di là delle parole di circostanza che in questi casi
arrivano a fiumi, trova la sua perfetta espressione pratica negli atti
amministrativi e nelle scelte politiche delle Istituzioni che, a tutti i
livelli, dal nazionale al locale, tagliano i fondi per le attività di
prevenzione e sensibilizzazione, oltre che per i centri antiviolenza,
attività non ritenute prioritarie nei fatti.Una cultura che purtroppo,
anche oggi, sembra trapelare dai comportamenti di chi dovrebbe innanzitutto
tutelare la vittima di questa violenza».*
Lo dichiara la consigliera comunale Mariangela Di Gangi.
Giovanni Gaudesi
Ufficio Stampa
Comune di Palermo